24: The Game
24: le ore di una giornata. Questo è il significato del nome di una delle serie televisive di maggior successo negli States, capace peraltro di aggiudicarsi un discreto consenso di pubblico anche qui da noi. Protagonista della produzione, marchiata 20th Century Fox è un tal Jack Bauer (interpretato da Kiefer Sutherland), un membro del CTU (Counter Terrorist Unit) di Los Angeles autore di vere e proprie azioni eroiche per la salvaguardia del destino della città (e talvolta della nazione). Le caratteristiche principali di questa produzione consistono nella tipica suddivisione delle puntate (di un'ora ciascuna, ricoprenti l'intero arco di una giornata particolarmente "calda"), nella frenesia dell'azione e nel particolare appeal visivo, caratterizzato da un ampio quanto sapiente utilizzo dello split screen. Date le premesse, il passaggio sugli schermi delle console sembrerebbe la cosa più naturale di questo mondo.
Quanto segue accade tra le 0:00 e le 24:00
Gli appassionati della serie ed in particolare quelli in possesso di una PS2, potranno essere piuttosto contenti visto che il gioco approderà in esclusiva sulla console marchiata Sony portandosi appresso ogni aspetto caratteristico degli episodi apparsi sul piccolo schermo. A testimoniare di come la qualità del prodotto finale stia a cuore agli sviluppatori ci pensa il lavoro condotto: oltre due anni a stretto contatto con gli ideatori della serie, con il diretto coinvolgimento degli stessi attori (e doppiatori). E a beneficiarne è proprio il coinvolgimento: l'aspetto visivo dei personaggi, le loro voci e le musiche di sottofondo, infatti, rispecchiano in tutto e per tutto quanto visto sul piccolo schermo.
Il gioco non ripercorre una delle giornate a cui abbiamo assistito come telespettatori, bensì si colloca in uno dei tanti giorni che separano la seconda serie dalla terza. E da qui risulta evidente l'importanza affidata al gioco: durante le 24 ore in cui sarete voi i protagonisti, infatti, scoprirete alcuni retroscena lasciati appositamente celati dal piccolo schermo, ad esempio il modo in cui Kim Bauer è entrata a far parte del CTU, come Chase e Jack hanno cominciato a lavorare assieme e, soprattutto, chi si celava dietro il tentativo di assassinio del presidente Palmer.
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Tra inseguimenti, sparatorie e controlli incrociati
Dal punto di vista del gameplay, ciò che più di ogni altra cosa salta all'occhio è la varietà d'azione: le diverse missioni (naturalmente suddivise nell'ambito delle 24 ore della giornata) vi vedranno impegnati nei panni di più personaggi con i quali dovrete ricoprire i ruoli più disparati. Giusto per fare alcuni esempi, non mancheranno furibonde sparatorie con Chase e Jack come protagonisti, spericolati inseguimenti in auto (sia nel ruolo di preda, sia in quello di predatore), sessioni di cecchinaggio, interrogatori di terroristi arrestati, senza dimenticare i puzzle di vario tipo che dovrete affrontare per fornire le giuste informazioni agli agenti operativi (cioè i combattenti sul campo). A giovarne, manco a dirlo, è l'assoluta mancanza di monotonia durante le varie missioni, coadiuvata anche dalla credibilità della trama, in tutto e per tutto coerente a quanto propostoci dalla serie televisiva.
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Ma esattamente come mostrato dal piccolo schermo, il tema ricorrente risulta essere la lotta di Jack contro il tempo, il quale spesso e volentieri farà comparsa in sovrimpressione, anche se difficilmente vi renderete conto di essere davvero a corto di secondi. Quello che non mancherà mai, invece, è il classico colpo di scena che stravolgerà la situazione al termine dell'ora, proprio quando sembrava che tutto dovesse volgere al lieto fine. Questa caratteristica è stata ereditata direttamente dalla produzione televisiva e ne rappresenta forse il cavallo di battaglia, in quanto capace di mantenere inalterato l'interesse verso la missione successiva.
Matrimonio felice?
Se dal punto di vista della trama non si più certo recriminare nulla, sotto il profilo della realizzazione tecnica le cose non sono altrettanto rosee: preso atto dell'assoluta somiglianza dei personaggi alle controparti reali e lo splendido impiego della tecnica dello split screen per focalizzare l'attenzione sui principali avvenimenti, ciò che lascia un tantino perplessi è il dettaglio generale delle ambientazioni, talvolta davvero scarno. Vi capiterà non di rado, infatti, di fare irruzione in stanze che sono quanto mai spoglie, senza arredo e prive della cura nei dettagli a cui ci hanno abituati le recenti produzioni, il tutto aggravato da sporadici rallentamenti del frame rate.
Anche le sessioni di guida non sono il massimo: la città appare poco frequentata (dove è finito il proverbiale caos cittadino di Los Angeles?), le vetture presenti sullo schermo si riducono appena a due o tre modelli, per non parlare del modello di guida, davvero poco convincente.
In conclusione, da qui alla data di commercializzazione del titolo c'è ancora tempo a disposizione e la speranza è quella di vedere corretti i difetti ad oggi riscontrati, che renderebbero questo 24: The Game un esempio di quanto di buono può nascere dal matrimonio tra il mondo videoludico e quello cinematografico.
Quanto segue accade tra le 0:00 e le 24:00
Gli appassionati della serie ed in particolare quelli in possesso di una PS2, potranno essere piuttosto contenti visto che il gioco approderà in esclusiva sulla console marchiata Sony portandosi appresso ogni aspetto caratteristico degli episodi apparsi sul piccolo schermo. A testimoniare di come la qualità del prodotto finale stia a cuore agli sviluppatori ci pensa il lavoro condotto: oltre due anni a stretto contatto con gli ideatori della serie, con il diretto coinvolgimento degli stessi attori (e doppiatori). E a beneficiarne è proprio il coinvolgimento: l'aspetto visivo dei personaggi, le loro voci e le musiche di sottofondo, infatti, rispecchiano in tutto e per tutto quanto visto sul piccolo schermo.
Il gioco non ripercorre una delle giornate a cui abbiamo assistito come telespettatori, bensì si colloca in uno dei tanti giorni che separano la seconda serie dalla terza. E da qui risulta evidente l'importanza affidata al gioco: durante le 24 ore in cui sarete voi i protagonisti, infatti, scoprirete alcuni retroscena lasciati appositamente celati dal piccolo schermo, ad esempio il modo in cui Kim Bauer è entrata a far parte del CTU, come Chase e Jack hanno cominciato a lavorare assieme e, soprattutto, chi si celava dietro il tentativo di assassinio del presidente Palmer.
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Tra inseguimenti, sparatorie e controlli incrociati
Dal punto di vista del gameplay, ciò che più di ogni altra cosa salta all'occhio è la varietà d'azione: le diverse missioni (naturalmente suddivise nell'ambito delle 24 ore della giornata) vi vedranno impegnati nei panni di più personaggi con i quali dovrete ricoprire i ruoli più disparati. Giusto per fare alcuni esempi, non mancheranno furibonde sparatorie con Chase e Jack come protagonisti, spericolati inseguimenti in auto (sia nel ruolo di preda, sia in quello di predatore), sessioni di cecchinaggio, interrogatori di terroristi arrestati, senza dimenticare i puzzle di vario tipo che dovrete affrontare per fornire le giuste informazioni agli agenti operativi (cioè i combattenti sul campo). A giovarne, manco a dirlo, è l'assoluta mancanza di monotonia durante le varie missioni, coadiuvata anche dalla credibilità della trama, in tutto e per tutto coerente a quanto propostoci dalla serie televisiva.
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Ma esattamente come mostrato dal piccolo schermo, il tema ricorrente risulta essere la lotta di Jack contro il tempo, il quale spesso e volentieri farà comparsa in sovrimpressione, anche se difficilmente vi renderete conto di essere davvero a corto di secondi. Quello che non mancherà mai, invece, è il classico colpo di scena che stravolgerà la situazione al termine dell'ora, proprio quando sembrava che tutto dovesse volgere al lieto fine. Questa caratteristica è stata ereditata direttamente dalla produzione televisiva e ne rappresenta forse il cavallo di battaglia, in quanto capace di mantenere inalterato l'interesse verso la missione successiva.
Matrimonio felice?
Se dal punto di vista della trama non si più certo recriminare nulla, sotto il profilo della realizzazione tecnica le cose non sono altrettanto rosee: preso atto dell'assoluta somiglianza dei personaggi alle controparti reali e lo splendido impiego della tecnica dello split screen per focalizzare l'attenzione sui principali avvenimenti, ciò che lascia un tantino perplessi è il dettaglio generale delle ambientazioni, talvolta davvero scarno. Vi capiterà non di rado, infatti, di fare irruzione in stanze che sono quanto mai spoglie, senza arredo e prive della cura nei dettagli a cui ci hanno abituati le recenti produzioni, il tutto aggravato da sporadici rallentamenti del frame rate.
Anche le sessioni di guida non sono il massimo: la città appare poco frequentata (dove è finito il proverbiale caos cittadino di Los Angeles?), le vetture presenti sullo schermo si riducono appena a due o tre modelli, per non parlare del modello di guida, davvero poco convincente.
In conclusione, da qui alla data di commercializzazione del titolo c'è ancora tempo a disposizione e la speranza è quella di vedere corretti i difetti ad oggi riscontrati, che renderebbero questo 24: The Game un esempio di quanto di buono può nascere dal matrimonio tra il mondo videoludico e quello cinematografico.
24: The Game
24: The Game
A differenza dei numerosissimi esempi di collaborazioni tra il mondo videoludico e quello cinematografico, 24: The Game si ispira a una serie televisiva, con un paio di non trascurabili vantaggi: innanzi tutto l'assenza della fretta causata dall'esigenza di uscire in contemporanea con il film, senza contare la possibilità di non doverne ricalcare in tutto e per tutto la trama proposta dal lungometraggio.
Questo 24: The Game sembra aver fatto tesoro dell'opportunità, riuscendo anche nell'intento di incuriosire l'appassionato della serie grazie ai vari retroscena che verranno svelati nel gioco, anche se ad oggi non mancano difetti nel gameplay. La speranza è che da qui alla data di commercializzazione vengano corretti per poter dire di aver sotto mano un vero e proprio titolone.
Questo 24: The Game sembra aver fatto tesoro dell'opportunità, riuscendo anche nell'intento di incuriosire l'appassionato della serie grazie ai vari retroscena che verranno svelati nel gioco, anche se ad oggi non mancano difetti nel gameplay. La speranza è che da qui alla data di commercializzazione vengano corretti per poter dire di aver sotto mano un vero e proprio titolone.