Anteprima Grid Legends
Le Leggende sfrecciano velocissime sulle piste di GRID
Codemasters non ama ripetersi, non lo ha fatto mai, rischiando sempre tanto e in prima persona, dato che ogni volta ha scelto di mescolare la formula dell’assetto di guida in modo leggermente più “pesante” in virtù di un avvicinamento ad un simcade o ad una violentissima virata al più ignorante dei racing da sala giochi anni ’90. Grid: Legends ci accoglie con la stessa irruenza della partita di prova, quella atta a testare le abilità di guida che in ogni buon arcade che si rispetti, ormai, rappresenta il prologo imprescindibile, per poi proseguire, atto dopo atto, quelle che sono le gare dalle quali non vi stacchereste più.
GO-GO-GO
Non scenderemo nei dettagli delle varie modalità a disposizione o sulle impressioni della scelta di mettere una modalità storia, per questo avremo tempo in fase di recensione, questo è il momento per saggiare le sensazioni più epidermiche, quelle con le quali ci si approccia nelle primissime ore di puro gameplay. La mano della neonata collaborazione con EA si sente fin dal primo avvio. Grazie al collegamento con l’account di Electronic Arts infatti gli utenti potranno godere di un multiplayer cross-platform che farà la gioia di tutti coloro che vorranno la più ampia base possibile di utenti connessi contemporaneamente. Che scegliate questo o il single player è subito bagarre. Se nel 2019 vi siete portati a casa quel Grid che odorava molto di reboot, ma con un gameplay poco incisivo, sappiate che quel modello è stato, ancora una volta riscritto.
Le gare cittadine tornano preponderanti, con quelle strade strette e quel numero di concorrenti che invitano a sportellare contro chiunque fin dalla partenza, qualsiasi sia la classe del mezzo a disposizione. Per quanto resti assolutamente accessibile, ogni vettura ha un proprio peso, aderenza, velocità e controllo specifico. Dove infatti i fuoristrada sono aggressivi nel mordere l’asfalto, il loro peso e la dimensione degli ammortizzatori li faranno oscillare nelle curve troppo strette, ma sfruttare i salti posti sul percorso a proprio vantaggio.
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A bordo delle veloci vetture da gran turismo invece, incollate al manto stradale, dovrete fare i conti con le sfide di precisione assoluta, oltre alle gare, in cui non toccare auto posto lungo il tragitto o arrivare primi in prove ad eliminazione. Non è solo la varietà delle competizioni ad essere interessante, nelle prime ore tutte completamente diverse l’una dall’altra, ma anche gli effetti particellari e atmosferici che cambiano la natura stessa delle sfide. La scivolosità del fondo bagnato permette di vedere tutti i riflessi che dei mezzi sul circuito, ma anche di non aderire perfettamente all’asfalto, così come il fumo prodotto dalle gomme ecc.
La nostra è una prova ancora acerba, al momento mi sento piuttosto convinto della bontà del progetto, fermo restando che sarà la prova dei fatti, l’IA, la durata, la varietà e il pacchetto completo a convincere a meno, ma per questo abbiamo ancora un bel po’ di tempo prima dell’uscita.
CONSIDERAZIONI DI PROVA
Grid: Legends sembra voler essere il sunto di quanto la serie abbia creato fino ad ora. Lo è per lo spirito che trasuda nelle tante piste che abbiamo incontrato nel corso delle varie versioni di questa IP, nella logica interpretazione dell’assetto dell’handling delle vetture e in quello della varietà delle auto a disposizione. Troppo presto per giudicarne la bontà finale, per questo avremo tutto il tempo a disposizione prima dell’uscita, ma ci è bastato avvertire quanto preciso, immediato, giocoso e accessibile sia controllare mezzi diametralmente opposti tra loro, per intuire che le premesse siano davvero ottime.