Anteprima The Last of us Parte II: il preludio del capolavoro
Odio Seattle!
Il recente video mostrato nel corso dell’ultimo State of Play ha finalmente sollevato il velo sul gameplay di The Last of Us 2. Un gameplay che è diretta evoluzione di quello originale, com’è giusto che sia, ma che ha registrato sicuramente diverse migliorie che lo rendono un sicuro passo in avanti per un gioco che aveva già dimostrato di avere le idee ben chiare su come integrare alla perfezione meccaniche di gioco e un incredibile aspetto narrativo.
Quello che non ha mostrato, e che purtroppo non possiamo approfondire nemmeno noi, sono le motivazioni e i sentimenti che muovo i personaggi sullo schermo. Perché questo secondo episodio della saga capitanata da Neil Druckmann e compagni riesce a imbastire un tessuto narrativo che viene impreziosito, stravolto ed esaltato dalle interpretazioni digitali di personaggi dallo spessore davvero incredibile.
Ogni protagonista di The Last of Us 2 è “vivo”, stratificato e coerente anello di una catena che porta in dote numerosi colpi di scena, vendette trasversali e autentici colpi di genio che lasciano presagire un sicuro top score. Nel dettaglio possiamo parlarvi di un episodio che coinvolge direttamente Ellie, lasciata praticamente sola ad affrontare le diverse tipologie di avversari che affollano gli ambienti sempre più decadenti preda della natura più selvaggia.
Odio Seattle
Gli eventi hanno portato la nostra giovane protagonista nella piovosa e ormai acquitrinosa Seattle. In questa sequenza abbiamo affrontato, forse per la prima volta, il rinnovato gameplay pensato da Naughty Dog. Come detto in precedenza, a oltre 20 anni dall’inizio dell’infezione, la natura ha ripreso il sopravvento e si è lentamente riappropriata degli spazi prima riservati al cemento, offrendo al giocatore nuove possibilità per potersi celare agli sguardi avversari, consentendogli di mettere in atto nuove strategie per aggirare gli ostacoli o per affrontarli in totale sicurezza.
E qui si apre il discorso che ha serpeggiato sulla Grande Rete dopo la pubblicazione del trailer: la violenza. Sicuramente in The Last of Us 2 ci troviamo di fronte ad un aumento di contenuti molto espliciti, che trovano però una coerente giustificazione a livello narrativo e una conseguente rimodulazione del gameplay in tal senso. Perché se è vero che ora le scene delle eliminazioni stealth dei nostri avversari sono sicuramente più impattanti a livello visivo (ma anche il sonoro non scherza), è altrettanto vero che il gameplay e un rinnovato level design ci mettono a disposizione i mezzi per cercare di evitare il più possibile gli scontri con i nemici.
Esattamente come nel primo episodio potremo “mappare” gli spostamenti dei nostri avversari utilizzando il nostro udito ed evidenziando la loro presenza sullo schermo per studiarne i pattern e lasciarci la scelta di evitarli completamente o, in alternativa, eliminarli in modo del tutto silenzioso. Perchè se è vero che molti degli infetti sono completamente ciechi, il loro udito funziona alla perfezione e ogni rumore di troppo può scatenarci addosso un'intera orda di avversari. E allora lì dovremo mettere in campo le tecniche di combattimento che meglio esprimono il nostro stile di gioco. Si potrà infatti di scegliere di affrontarli a mani nude, potendo schivare e contrattaccare a suon di pugni o con le tante armi di fortuna che si potranno trovare sparse per la mappa. Oppure eliminarli a distanza facendo uso dell’equipaggiamento in dotazione, e tra pistole, fucili e archi avremo sicuramente l’imbarazzo della scelta. Armi che, recuperando i giusti componenti, potranno essere modificate e rese ancora più letali.
Va da sé che la componente esplorativa è, da sempre, componente fondamentale di questo genere di giochi, perché anche se potrebbe non sembrare, l’ambiente circostante è pregno di oggetti ed elementi che ci consentono di procedere più spediti verso il nostro obbiettivo. Guardarsi attorno alla ricerca di una via di fuga o di un passaggio da percorrere sarà un’attività ricorrente nel vostro quotidiano avanzamento in The Last of Us 2, e se non riuscirete proprio a venirne a capo, compariranno le indicazioni a video che vi suggeriranno una possibile via d’uscita.
Ma più di ogni altra cosa, The Last of Us 2 è un viaggio all’interno dell’animo umano e di come questo possa essere scomposto nelle sue più primitive leve che muovono il nostro “cervello rettile”. Si dice che la nostra parte più preistorica reagisca alla tre “effe”.
Fear, e vi possiamo assicurare che di spaventi ne vivrete davvero tantissimi all’interno di un gioco che vi terrà costantemente sul filo, tra avversari agguerriti e ancora più ostici da affrontare e ambienti complessi e notevolmente più estesi rispetto al precedente episodio. Di sicuro The Last of Us 2 non è un gioco per tutti, e se volete davvero mettervi alla prova il nostro consiglio è quello di giocare con un buon paio di cuffie.
Food, inteso come la continua ricerca di approvvigionarsi di tutto quello che ci può essere utile per sopravvivere. The Last of Us 2 è sostanzialmente un survival. Servono le materie prime per costruire oggetti utili e serve anche il tempo necessario alla loro costruzione. Non aspettatevi quindi i tempi di reazione che si possono avere in altri giochi del genere, perché anche se non siamo di fronte ad un vero e proprio simulatore, in questo titolo non avrete a disposizione i safe menu di Resident Evil. Al contrario, ogni vostra reazione, ogni vostra decisione avrà un costo in termini di tempo, ed è meglio sempre calcolarlo al centesimo per non essere sopraffatti.
La terza F è “Fuck”, e non è da prendere letteralmente, anche se le scene “adulte” non mancheranno. Più in generale quello che ci troviamo davanti è un gioco che scava nei sentimenti dei protagonisti, evidenziando le loro più recondite paure, insicurezze e i più radicati sentimenti di vendetta. Ed è proprio la vendetta a fungere da vero e proprio catalizzatore per quell’esplosione di violenza che potremo vedere in The Last of Us part 2. E ancora non abbiamo parlato dei nuovi nemici, delle meccaniche di progressione del personaggio e di tante altre cose che vi ritroverete ad affrontare il prossimo 19 Giugno, ma preferiamo tenerci qualcosa per la recensione, che arriverà il 12 Giugno alle 9.01 del mattino. Puntuali, mi raccomando.