A Sangue Freddo

Tra esplorazioni archeologiche, eserciti di zombi e avventure vampiresche, quello dello spionaggio sembra essere uno degli espedienti narrativi maggiormente apprezzati dal pubblico, alla luce dei grossi (e meritati) successi di titoli come Metal Gear Solid e Syphon Filter. E non poteva essere altrimenti, per una generazione cresciuta, tra le altre, sotto il patronato del sempreverde 007, e che esige, con uno spirito critico in continua evoluzione, una sempre maggior immedesimazione in un contesto narrativo che deve, a questo punto, dimostrarsi degno delle migliori produzioni Hollywoodiane. La formula vincente si é dimostrata, al solito, l'action adventure in tre dimensioni. Spionaggio e avventura sono allora gli ingredienti fondamentali del nuovo prodotto targato Revolution, la stessa softco che ci ha portato sotto l'ombra dei templari con la miniserie di Broken Sword, al lavoro per il loro prossimo hit da ben tre anni

Il primo punto di riferimento, portato avanti dal team con minuziosa e certosina attenzione, é stato quello della trama, che può godere di evoluzioni narrative del tutto particolari e perfino inedite per i microchip della PSX. In un futuro molto prossimo, gli Stati Uniti e la Repubblica Cinese sono sull'orlo di una guerra. Tra missioni segrete e azioni di alto spionaggio, un agente americano é scomparso mentre investigava sulle miniere di uranio nel Volgia, una piccola repubblica dell'ex URRS. La CIA si rivolge allora ai servizi segreti inglesi per un aiuto non ufficiale, ed ottengono l'appoggio dell'agente John Cord. Quello che il vostro alter ego troverà lì sarà tutt'altro che semplice. Il gioco vero e proprio avrà inizio con le allucinazioni dell'agente Cord, che si rende conto di essere stato più volte torturato. Tutto quello che sa é di essere stato tradito, ma non ricorda da chi, né perché. Quando nuovamente torna a subire un interrogatorio, Cord inizia a ricordare il suo recente passato, momento in cui il giocatore stesso inizierà ad apprendere la storia del suo personaggio. L'identità del traditore e le sue ragioni rimangono un mistero, fino a che la trama non raggiungerà il suo climax. Giochi di flashback continui e repentini ritorni al presente donano a "A Sangue Freddo" una struttura narrativa complessa e attentamente costruita, in grado di immergere il giocatore nella scoperta della verità, che riguarda se stesso direttamente