A Sangue Freddo
di
Redazione
Le missioni da affrontare sono nove in totale; le prime sette costituiscono in realtà memorie del passato, per arrivare al punto di climax e svelare l'identità del traditore e le sue ragioni. Manco a dirlo, le seguenti due missioni saranno dedicate al massacro collettivo e completare la vostra missione originaria. Tuttavia l'azione frontale non é sempre consigliata, anzi. Nella maggior parte delle circostanze ci si avvicina più a Metal Gear Solid che ad altri, preferendo quindi un'azione più ragionata e meno diretta, con i classici movimenti silenziosi e furtivi che hanno fatto grandi gli agenti segreti. A questo proposito non si possono dimenticare i vari gadget che, integrati alle canoniche armi da fuoco, sapranno darvi giusto appoggio ai vostri movimenti: computer, mine ad impulsi elettromagnetici, rilevatore di movimento
La sfida tra i servizi segreti é dunque aperta: se Metal Gear Solid 2 é in fase di sviluppo ancora nelle sole menti degli appassionati, Syphon Filter 2 é ormai prossimo ad uscire per contrastare questo nuovo, accattivante emulo di Mister Bond. Tuttavia, se é lecito sbilanciarsi, allora é legittimo farlo in favore del nuovo lavoro Revolution che appare, sotto molti aspetti, più fresco e con idee sufficientemente nuove. Il sistema grafico porta una nuova prospettiva di interpretare l'avventura, rinnovando quello che é uno dei punti di forza dei vari RE; le inquadrature fisse giovano così di una variante che riesce a dar loro una veste più "giovanile". La trama, elemento a questo punto imprescindibile, utilizza l'espediente dei flashback che solo il cinema e la letteratura avevano fino ad ora sfruttato. Questa volta c'é qualcosa in più rispetto alle solite, buone premesse, e l'attesa sarà insostenibile per dimostrare che, dopotutto, i 32 bit hanno ancora qualcosa da dire. E non vogliono morire.
La sfida tra i servizi segreti é dunque aperta: se Metal Gear Solid 2 é in fase di sviluppo ancora nelle sole menti degli appassionati, Syphon Filter 2 é ormai prossimo ad uscire per contrastare questo nuovo, accattivante emulo di Mister Bond. Tuttavia, se é lecito sbilanciarsi, allora é legittimo farlo in favore del nuovo lavoro Revolution che appare, sotto molti aspetti, più fresco e con idee sufficientemente nuove. Il sistema grafico porta una nuova prospettiva di interpretare l'avventura, rinnovando quello che é uno dei punti di forza dei vari RE; le inquadrature fisse giovano così di una variante che riesce a dar loro una veste più "giovanile". La trama, elemento a questo punto imprescindibile, utilizza l'espediente dei flashback che solo il cinema e la letteratura avevano fino ad ora sfruttato. Questa volta c'é qualcosa in più rispetto alle solite, buone premesse, e l'attesa sarà insostenibile per dimostrare che, dopotutto, i 32 bit hanno ancora qualcosa da dire. E non vogliono morire.