Ace Combat Assault Horizon

di Fabio Fundoni
Saga con le ali
Sin dagli anni '90 la saga di Ace Combat é stata praticamente sinonimo di gioco di volo in salsa arcade, riuscendo a raccogliere un numero tale di fan capace di dare la spinta per dar vita ad una serie che, a ben vedere, ha offerto uscite più o meno regolari per più di quindici anni con una qualità media alta. Negli ultimi anni, complice il nuovo impulso all'industria dei videogame dato dalla potenza e dalla diffusione delle nuove macchine da gioco in alta definizione, sono nati diversi avversari pronti a contendere a Namco Bandai il trono di miglior titolo “con le ali” . Chi più chi meno, i vari H.A.W.X., Heroes Over Europe e compagnia bella hanno saputo ritagliarsi una buona fetta di mercato, andando a far sentire il loro fiato sul collo del colosso nipponico. Dalla sua Ace Combat, dopo un ottimo sesto episodio su Xbox 360, torna a fare la voce grossa, cercando di spostare nuovamente su se stesso tutti i riflettori del settore con il nuovissimo Assault Horizont, atteso per il prossimo Ottobre.



Abbiamo provato una versione non ancora completa del gioco, così da farci una prima idea di quello che Namco Bandai metterà in campo per trasformare i nostri pad in cloche di aeroplani. Il back ground é molto particolare sin dall'inizio, soprattutto se siete tra i giocatori che in passato hanno già incrociato le linee di questa saga. Saranno infatti chiamati in causa due protagonisti, il colonnello americano William Bishop e il pilota russo Markov. Il primo sarà impegnato in diverse missioni per conto della NATO, il secondo avrà una storia a tratti più misteriosa, legata allo sviluppo di nuovi e pericolosi armamenti. Tra una missione e l'altra andrete a solcare i cieli di tutto il mondo, con mappe che arriveranno persino a farvi combattere nello skyline di Miami e altre famose città.

Si, avete letto bene, luoghi reali e una trama che ha come sfondo una situazione geopolitica presa di peso da quella attuale. Perché stupirsi tanto? Perché come sanno bene gli appassionati, gli sviluppatori di Ace Combat hanno puntato sempre su trame ispirate si alla realtà, ma ambientate in nazioni inventate e dilaniate da conflitti immaginari. Pare chiaro insomma l'intento di avvicinarsi maggiormente alle esperienze realistiche offerte dagli avversari sul mercato regalando così anche una maggiore immedesimazione all'utente, sebbene lo spunto da fatti realmente accaduti non sia mai mancato.

Si torna a virare
Abbiamo dunque potuto compiere qualche volo di ricognizione, naturalmente senza poter evitare le frotte di nemici che, come da tradizione, si sono impegnati a dovere per tramutare il nostro bel caccia in un ammasso di lamiere fumanti accartocciate sul terreno. Il gameplay non pare poi troppo diverso al passato, sembrando più che altro raffinato e migliorato in diversi punti, con il controllo dei veivoli di qualche punto più realistico rispetto al precedente episodio, ma comunque sempre improntato verso uno stile arcade. Ovviamente i neofiti dovranno utilizzare qualche missione per far si che i vari aerei diano il meglio, ma sicuramente la versione definitiva del gioco darà tempi e modi per farlo. Così, tra mitra, missili e armi speciali (ad esempio batterie di aria-aria) dovrete compiere il classico balletto fatto dal cercare di abbattere il nemico senza farvi colpire.