Age of Empires 3

Nel panorama videoludico degli strategici in tempo reale, Age of the Empires merita sicuramente un posto di riguardo per la sua completezza e pregevole realizzazione tecnica che nei successivi upgrade, tra cui ovviamente il secondo capitolo vero e proprio, sono andate progressivamente vieppù migliorando, con grande soddisfazione di mamma Microsoft. Già da tempo si vociferava dell'imminente uscita del terzo episodio della saga: quale migliore occasione, pertanto, dell'E3 per presentarla definitivamente al pubblico? Questa volta il periodo storico preso in esame è quello della conquista e delle esplorazioni nel neoscoperto continente americano: come è noto a chi a scuola ascoltava con interesse le lezioni di storia, le risorse d'oltreoceno hanno fatto gola a tutte le maggiori potenze europee, e per quanto alla fine abbiano prevalso l'Inghilterra e la Spagna, di certo Francia, Germania, Portogallo, Olanda ed altre ancora sono rimaste tutt'altro che a bocca asciutta... e soprattutto chissà che rivivendo la storia in chiave videoludica le cose non possano finire in maniera differente.

Un'immagine tra l'artwork e la grafica di gioco
Un'immagine tra l'artwork e la grafica di gioco
I pellerossa: c'è da chiedersi se saranno giocabili o solo l'equivalente dei "barbari" di Civilization
I pellerossa: c'è da chiedersi se saranno giocabili o solo l'equivalente dei "barbari" di Civilization
Uno scenario invernale, o forse della zona Canadese
Uno scenario invernale, o forse della zona Canadese

Primo elemento interessante del nuovo capitolo è l'implementazione di una cosiddetta "città natale" per ogni nazione: questa città "virtuale" (nel senso che non partecipa attivamente al gioco, ma sarà costantemente visualizzabile in tutto il suo splendore) sarà un po' l'equivalente della scheda del personaggio di un gioco di ruolo, in quanto potrà evolversi e potenziarsi man mano che i coloni otterranno "punti" nelle missioni di gioco. Potrete ad esempio ottenere punti sconfiggendo unità militari avversari, o fondando nuovi accampamenti, o ancora incamerando risorse: ad ogni tot punti così ottenuti verrete ricompensati con una "carta" da scambiare per ottenere un incremento nella città natale, a scelta tra quelli esclusivi della nazione. A ciascuno di questi incrementi corrisponderà inoltre la possibilità di accederne ad altri precedentemente negati, in un albero di progressione che viene promesso come molto intricato e che garantirà di evolvere la propria cultura in maniera molto libera e molto differente da partita a partita, rendendo soprattutto interessante il multiplayer anche nel caso in cui più giocatori scelgano la stessa nazione.

Ciclo giorno/notte implementato? Mica male!
Ciclo giorno/notte implementato? Mica male!
Questa valletta sta per diventare scenario di uno scontro tra gli azzurri e i rossi
Questa valletta sta per diventare scenario di uno scontro tra gli azzurri e i rossi
Ecco come dovrebbero apparire le famose "Città natali"
Ecco come dovrebbero apparire le famose "Città natali"

Dal punto di vista della battaglie, il gioco si baserà sul classico sistema del "forbicicartasasso" con le unità del periodo prevalentemente suddivise in fanteria, cavalleria e artiglieria: la prima sarà particolarmente efficace contro la cavalleria ma necessiterà di avvicinarsi troppo ai cannoni e di tempi di mira troppo lunghi in ginocchio per non essere spazzata via con poche salve, mentre gli agili e veloci cavalli possono raggiungere l'artiglieria impedendo con la loro velocità di essere presi di mira dai pesanti obici. In un mini-trailer in-game visionato, a questo concetto si fondeva l'impatto grafico notevole: i soldati investiti dalle cannonate precipitavano giù dalle scogliere fino a terminare in acqua, mentre dei cavalieri perfettamente inquadrati riducevano ai più miti consigli dei cannonieri i cui colpi abbattevano pochi ussari e molti alberi (e gli alberi cadevano in maniera davvero pregevole).
Tanto è abbastanza per tenerci sulle spine nell'attesa della release definitiva, prevista per la fine di quest'anno.

Un piccolo insediamento ben protetto.
Un piccolo insediamento ben protetto.
I pellerossa: c'è da chiedersi se saranno giocabili o solo l'equivalente dei "barbari" di Civilization
I pellerossa: c'è da chiedersi se saranno giocabili o solo l'equivalente dei "barbari" di Civilization
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Age of Empires 3

Age of Empires 3

Continua la missione di Microsoft nello trasporre i grandi periodi conflittuali tra le mega potenze storiche. Questa volta Age of Empires si affaccia sulla conquista e la colonizzazione del continente americano, lo fa migliorando completamente la sua veste grafica ed implementando in una sorta di gioco di ruolo delle progressioni ad albero specifiche e molto varie per ogni nazione in gioco. Stay Tuned per la versione definitiva, prevista per il prossimo inverno.