Age of Empires Online
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Quello di Age of Empires é un brand che ormai si presenta da solo, e non potrebbe essere altrimenti per una saga che da ben quattordici anni (per risalire al primo episodio dobbiamo infatti risalire al remoto 1997) appassiona milioni di giocatori e coltiva senza sosta la propria, meritata reputazione di uno dei massimi punti di riferimento per il proprio genere.
Questo 2011 videoludico si appresta ad arricchire la fortunatissima serie di strategici pubblicata dai Microsoft Game Studios con un nuovo titolo, che si preannuncia non come un semplice spin-off (come del resto non lo fu nemmeno l'ultima "divagazione" dalla saga principale, il magnifico Age of Mythology), ma come un nuovo passo avanti nell'evoluzione di una saga che, certo, poggia sulle più solide e durature delle fondamenta, ma che al contempo vuole dimostrare di saper accogliere e integrare nuove idee, e senza per questo snaturarsi.
Come suggerisce eloquentemente il titolo, infatti, Age of Empires Online é il primo AoE tutto votato alla componente multigiocatore, e questo con una struttura nuova e pensata ad hoc, che non si limita ad ampliare e riproporre su larga scala le skirmish e gli assedi con cui i fan del brand creato dagli storici Ensemble Studios hanno avuto modo di sfidarsi all'ultimo click da un decennio e mezzo a questa parte, ma bensì imbocca a vele spiegate la corrente più modernista del gioco ionline, che strizza l'occhio al mondo degli MMO.
Una prova sul campo attraverso la versione beta, oltre a ostrare uno stato dei lavori in fase verosimilmente molto avanzata, conferma come Age of Empires Online sia un un prodotto rifinito e dalle idee più che chiare. E non che in verità ci saremmo aspettati il contrario, per il nome impegnativo che questo progetto porta, ma anche per il blasone dei team impegnati nello sviluppo, con i Gas Powered Games di Chris Taylor (reduci peraltro da un RTS coi controfiocchi come Supreme Commnder 2) subentrati in corso d'opera ai Robot Entertainment nati da una costola di Ensemble e annoveranti tra le proprie file molti dei "papà" della serie.
Scelta la civiltà che intenderemo rappresentare (al momento i Greci sono l'unica fazione giocabile, mentre per la versione definitiva sono già stati confermati gli Egizi e una terza compagine che, ripensando ad Age of Mythology, potrebbe essere il popolo dei Nordici), la prima cosa su cui potremo mettere mano é la capitale del nostro piccolo -almeno per il momento- impero, centro nevralgico di tutte le attività che contraddistingueranno la nostra carriera di regnanti.
La peculiarità di Age of Empires online, infatti, risiede nella suddivisione del gameplay in due fasi distinte: una strategica per i momenti in cui dovremo passare all'azione, in linea con quanto ammirato nei capitoli precedenti, ed una tra il gestionale e il city-building. All'interno della nostra città, potremo infatti accettare missioni, sbloccare nuove tecnologie (come da tradizione, suddivise in diverse "epoche", in questo caso sbloccabili dopo ave raccumulato un certo ammontare di punti-esperienza), commerciare oggetti e materiali di costruzione, interagire con altri giocatori (ad esempio, sfidandili a duello) e potenziare le caratteristiche delle unità che impiegheremo in combattimento. Ampliare la capitale naturalmente non sarà un mero orpello estetico, ma ci permetterà di accedere a nuove opzioni di reclutamento, power-up sempre più efficaci e inventari sempre più capienti per conservare gli ammennicoli su cui potremo mettere le mani.
Come probabilmente avrete potuto già intuire, l'accennare a "punti-esperienza", "power-up" e "inventari", ci porta a parlare di un'altra novità, come l'introduzione di qualche elemento marcatamente di scuola ruolistica. Completando le quest, o anche solo eliminando unità avversarie o scoprendo i segreti disseminati nelle varie mappe, saremo premiati attraverso il classico sistema degli XP, che a ogni nuovo livello raggiunto ci conferiranno, una volta rientrati tra le mura amiche, un certo numero di punti spendibili nell'ampliamento dell'albero tecnologico. Allo stesso tempo i nostri uomini potranno imbattersi in oggetti di vario tipo, alcuni consumabili direttamente nelle fasi RTS (ad esempio, gadget in grado di evocare unità alleate o bonus temporanei per le truppe), altri da conservare gelosamente per il ritorno alla capitale, come le preziose materie prime, senza le quali all'interno del nostro centro abitato non potremo erigere nemmeno una cuccia per cani.
Le due diverse fasi di gioco sono quindi legate a doppio filo: ignorando la parte gestionale e ci ritroveremo a combattere armati di semplici bastoni appuntiti; svolgendo sbrigativamente quella strategica la nostra civiltà crescerà molto più lentamente. Un circolo vizioso che tuttavia non sembra così difficile da evitare: la lunga trafila dei tutorial appare ben studiata, e -grado per grado- ha contribuito a immergerci nelle meccaniche di gioco e farci trovare più che preparati al momento in cui il gioco inizia a fare "sul serio". Non va trascurato nemmeno, come il gameplay risulti estremamente semplice e immediato, a maggior ragione se con gli Age of Empire avete già avuto a che fare: alla base delle sessioni strategiche c'é in tutto e per tutto quel vi ricordate i "vecchi" AoE, come microgestione della base, tra raccolta di risorse e produzione di unità e come meccaniche di combattimento. Dopotutto, come rinunciare a un gameplay senza tempo, che può continuare a far scuola ancora per un bel pezzo?
Age of Empire online, infatti appare innanzitutto come un gioco molto divertente, su cui non é difficile immaginare di passare un bel pò di tempo senza il rischio di dover prepararsi a incontrare noia e frustrazione. Questo anche al costo di sacrificare qualche grado di complessità (gli scenari che dovremo affrontare sono infatti tutti tendenzialmente semplici e lineari, un approccio alla "mordi e fuggi" piuttosto che le missioni articolate e le aree di gioco relativamente estese a cui eravamo abituati), ma é una rinuncia che non sembra così dura se la contropartita é rappresentata da un'esperienza piacevole e "leggera", nella migliore delle accezioni possibili del termine. Non sembra un caso che l'enfasi sul versante PvP non appare troppo marcata, e non é da escludere che potreste trovarvi più di una volta a preferirete unire le forze con qualche amico in cooperativa contro l'IA piuttosto che dare vita a schermaglie all'ultimo sangue.
Anche la scelta nello stile grafico sembra voler confermare i toni tendenzialmente "soft" adottati da questa produzione, proponendo un'Età Classica coloratissima e più "cartoonesca" che mai. L'aspetto stilizzato e la conta dei poligoni non certo eclatante che contraddistinguono il design di Age of Empires Online, probabilmente rispondenti a principi di "accessibilità" anche a livello di richieste hardware, non impediscono comunque al nuovo lavoro di Robot e Gas Powered Games di sfoggiare un impatto visivo gradevole e molto simpatico, -che possiamo scommettere- ha ottime possibilità di essere apprezzato.
Infine, una notizia che probabilmente accoglierete con grande piacere, questo gioco, distribuito in esclusiva sulla piattaforma Games for Windows Live, sarà in tutto e per tutto free to play. Ossia, non dovrete sborsare una lira per il client né dovrete accollarvi canoni mensili. Tuttavia, é già prevista la possibilità futura di acquistare pacchetti "Premium" a pagamento, che garantiranno diversi benefit come unità esclusive, oggetti equipaggiabili unici, nuove opzioni per il PvP e così via. E' stato promesso un ampio margine di flessibilità e personalizzazione riguardo ai contenuti acquistabili, in ogni caso ci auguriamo che questa feature non corra il rischio di alterare in maniera troppo pesante la competitività degli utenti paganti nei confronti di quelli "free".
Detto questo, possiamo solo dare appuntamento a Age of Empires Online ai prossimi aggiornamenti, che sapranno svelarci nuove, importanti indicazioni. Per il momento, abbiamo già di che considerarci soddisfatti e ottimisti sul prossimo prodotto che porta la gloriosa targa di Age of Empires.
Questo 2011 videoludico si appresta ad arricchire la fortunatissima serie di strategici pubblicata dai Microsoft Game Studios con un nuovo titolo, che si preannuncia non come un semplice spin-off (come del resto non lo fu nemmeno l'ultima "divagazione" dalla saga principale, il magnifico Age of Mythology), ma come un nuovo passo avanti nell'evoluzione di una saga che, certo, poggia sulle più solide e durature delle fondamenta, ma che al contempo vuole dimostrare di saper accogliere e integrare nuove idee, e senza per questo snaturarsi.
Come suggerisce eloquentemente il titolo, infatti, Age of Empires Online é il primo AoE tutto votato alla componente multigiocatore, e questo con una struttura nuova e pensata ad hoc, che non si limita ad ampliare e riproporre su larga scala le skirmish e gli assedi con cui i fan del brand creato dagli storici Ensemble Studios hanno avuto modo di sfidarsi all'ultimo click da un decennio e mezzo a questa parte, ma bensì imbocca a vele spiegate la corrente più modernista del gioco ionline, che strizza l'occhio al mondo degli MMO.
Una prova sul campo attraverso la versione beta, oltre a ostrare uno stato dei lavori in fase verosimilmente molto avanzata, conferma come Age of Empires Online sia un un prodotto rifinito e dalle idee più che chiare. E non che in verità ci saremmo aspettati il contrario, per il nome impegnativo che questo progetto porta, ma anche per il blasone dei team impegnati nello sviluppo, con i Gas Powered Games di Chris Taylor (reduci peraltro da un RTS coi controfiocchi come Supreme Commnder 2) subentrati in corso d'opera ai Robot Entertainment nati da una costola di Ensemble e annoveranti tra le proprie file molti dei "papà" della serie.
Scelta la civiltà che intenderemo rappresentare (al momento i Greci sono l'unica fazione giocabile, mentre per la versione definitiva sono già stati confermati gli Egizi e una terza compagine che, ripensando ad Age of Mythology, potrebbe essere il popolo dei Nordici), la prima cosa su cui potremo mettere mano é la capitale del nostro piccolo -almeno per il momento- impero, centro nevralgico di tutte le attività che contraddistingueranno la nostra carriera di regnanti.
La peculiarità di Age of Empires online, infatti, risiede nella suddivisione del gameplay in due fasi distinte: una strategica per i momenti in cui dovremo passare all'azione, in linea con quanto ammirato nei capitoli precedenti, ed una tra il gestionale e il city-building. All'interno della nostra città, potremo infatti accettare missioni, sbloccare nuove tecnologie (come da tradizione, suddivise in diverse "epoche", in questo caso sbloccabili dopo ave raccumulato un certo ammontare di punti-esperienza), commerciare oggetti e materiali di costruzione, interagire con altri giocatori (ad esempio, sfidandili a duello) e potenziare le caratteristiche delle unità che impiegheremo in combattimento. Ampliare la capitale naturalmente non sarà un mero orpello estetico, ma ci permetterà di accedere a nuove opzioni di reclutamento, power-up sempre più efficaci e inventari sempre più capienti per conservare gli ammennicoli su cui potremo mettere le mani.
Come probabilmente avrete potuto già intuire, l'accennare a "punti-esperienza", "power-up" e "inventari", ci porta a parlare di un'altra novità, come l'introduzione di qualche elemento marcatamente di scuola ruolistica. Completando le quest, o anche solo eliminando unità avversarie o scoprendo i segreti disseminati nelle varie mappe, saremo premiati attraverso il classico sistema degli XP, che a ogni nuovo livello raggiunto ci conferiranno, una volta rientrati tra le mura amiche, un certo numero di punti spendibili nell'ampliamento dell'albero tecnologico. Allo stesso tempo i nostri uomini potranno imbattersi in oggetti di vario tipo, alcuni consumabili direttamente nelle fasi RTS (ad esempio, gadget in grado di evocare unità alleate o bonus temporanei per le truppe), altri da conservare gelosamente per il ritorno alla capitale, come le preziose materie prime, senza le quali all'interno del nostro centro abitato non potremo erigere nemmeno una cuccia per cani.
Le due diverse fasi di gioco sono quindi legate a doppio filo: ignorando la parte gestionale e ci ritroveremo a combattere armati di semplici bastoni appuntiti; svolgendo sbrigativamente quella strategica la nostra civiltà crescerà molto più lentamente. Un circolo vizioso che tuttavia non sembra così difficile da evitare: la lunga trafila dei tutorial appare ben studiata, e -grado per grado- ha contribuito a immergerci nelle meccaniche di gioco e farci trovare più che preparati al momento in cui il gioco inizia a fare "sul serio". Non va trascurato nemmeno, come il gameplay risulti estremamente semplice e immediato, a maggior ragione se con gli Age of Empire avete già avuto a che fare: alla base delle sessioni strategiche c'é in tutto e per tutto quel vi ricordate i "vecchi" AoE, come microgestione della base, tra raccolta di risorse e produzione di unità e come meccaniche di combattimento. Dopotutto, come rinunciare a un gameplay senza tempo, che può continuare a far scuola ancora per un bel pezzo?
Age of Empire online, infatti appare innanzitutto come un gioco molto divertente, su cui non é difficile immaginare di passare un bel pò di tempo senza il rischio di dover prepararsi a incontrare noia e frustrazione. Questo anche al costo di sacrificare qualche grado di complessità (gli scenari che dovremo affrontare sono infatti tutti tendenzialmente semplici e lineari, un approccio alla "mordi e fuggi" piuttosto che le missioni articolate e le aree di gioco relativamente estese a cui eravamo abituati), ma é una rinuncia che non sembra così dura se la contropartita é rappresentata da un'esperienza piacevole e "leggera", nella migliore delle accezioni possibili del termine. Non sembra un caso che l'enfasi sul versante PvP non appare troppo marcata, e non é da escludere che potreste trovarvi più di una volta a preferirete unire le forze con qualche amico in cooperativa contro l'IA piuttosto che dare vita a schermaglie all'ultimo sangue.
Anche la scelta nello stile grafico sembra voler confermare i toni tendenzialmente "soft" adottati da questa produzione, proponendo un'Età Classica coloratissima e più "cartoonesca" che mai. L'aspetto stilizzato e la conta dei poligoni non certo eclatante che contraddistinguono il design di Age of Empires Online, probabilmente rispondenti a principi di "accessibilità" anche a livello di richieste hardware, non impediscono comunque al nuovo lavoro di Robot e Gas Powered Games di sfoggiare un impatto visivo gradevole e molto simpatico, -che possiamo scommettere- ha ottime possibilità di essere apprezzato.
Infine, una notizia che probabilmente accoglierete con grande piacere, questo gioco, distribuito in esclusiva sulla piattaforma Games for Windows Live, sarà in tutto e per tutto free to play. Ossia, non dovrete sborsare una lira per il client né dovrete accollarvi canoni mensili. Tuttavia, é già prevista la possibilità futura di acquistare pacchetti "Premium" a pagamento, che garantiranno diversi benefit come unità esclusive, oggetti equipaggiabili unici, nuove opzioni per il PvP e così via. E' stato promesso un ampio margine di flessibilità e personalizzazione riguardo ai contenuti acquistabili, in ogni caso ci auguriamo che questa feature non corra il rischio di alterare in maniera troppo pesante la competitività degli utenti paganti nei confronti di quelli "free".
Detto questo, possiamo solo dare appuntamento a Age of Empires Online ai prossimi aggiornamenti, che sapranno svelarci nuove, importanti indicazioni. Per il momento, abbiamo già di che considerarci soddisfatti e ottimisti sul prossimo prodotto che porta la gloriosa targa di Age of Empires.