Alice: Madness Returns
di
Ferdinando Saggese
L'architettura dei livelli sarà piuttosto lineare, un alternarsi di aree ampie, dove si terranno gli scontri, e passaggi obbligati, ricchi di piattaforme e puzzle da risolvere. Durante i combattimenti, Alice potrà brandire armi da taglio e mazze, ma dalla forma piuttosto originale. L'arma più particolare che abbiamo avuto modo di usare durante la presentazione era una grossa testa di cavallo, che Alice potrà usare per attaccare, ma anche per difendersi dagli attacchi nemici come fosse uno scudo. L'arsenale disponibile sarà poi arricchito da alcune armi da fuoco, anch'esse piuttosto particolari. É il caso di teiera e macina pepe, rispettivamente un lanciagranate e una mitragliatrice, e di un grazioso bianconiglio meccanico, una carica esplosiva che potremo piazzare e far esplodere vicino a nutriti gruppi di nemici. Il sistema di combattimento si baserà principalmente su due tasti, uno per l'attacco rapido, uno per quello potente, che dovremo alternare per produrre le varie combo. Come abbiamo detto, le armi più grosse offriranno anche una valida copertura dai colpi nemici e Alice potrà schivare gli attacchi grazie a un elegante spostamento laterale.
Le armi da fuoco, attivate dai grilletti posteriori, potranno essere caricate per ottenere colpi più potenti, e saranno impiegate sia in combattimento che per la risoluzione degli enigmi. Non sarà infatti raro usare granate e cariche esplosive per rivelare stanze e passaggi segreti, ricchi di preziosi bonus. Alice disporrà infine di alcuni poteri, che torneranno molto utili per risolvere alcuni enigmi.
La possibilità di diventare piccolissimi ci permetterà, per esempio, di scoprire ambienti segreti altrimenti inaccessibili, piuttosto che individuare piattaforme invisibili a occhi troppo grandi e poco acuti. Dobbiamo dire che lo stile con cui tutti questi contenuti saranno confezionati é molto interessante e in linea con quello che abbiamo tanto apprezzato in “American McGee's Alice”. Il problema sta nel fatto che, in questi undici anni, innumerevoli produzioni hanno fatto del medesimo stile una bandiera é il gioco di American potrebbe non colpire più l'immaginario dei giocatori come un tempo.
Stesso discorso può essere fatto per le meccaniche di gioco, sicuramente piacevoli e ben realizzate, ma che potrebbero sentire il peso degli anni se confrontate con quelle di altri titoli del medesimo genere. Dal punto di vista tecnico “Alice: Madness Return” si presenterà in forma, anche se c'é ancora del lavoro da fare per pulire ambienti, personaggi e animazioni. Per quanto riguarda il sonoro annotiamo con un po' di delusione il mancato coinvolgimento di Chris Vrenna, poliedrico musicista che si é occupato della bellissima colonna sonora di “American McGee's Alice”. Un tour mondiale non gli ha permesso di comporre per “Alice: Madness Return”, ma solo di supervisionare il lavoro di un team interno a Spicy Horse.
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Le armi da fuoco, attivate dai grilletti posteriori, potranno essere caricate per ottenere colpi più potenti, e saranno impiegate sia in combattimento che per la risoluzione degli enigmi. Non sarà infatti raro usare granate e cariche esplosive per rivelare stanze e passaggi segreti, ricchi di preziosi bonus. Alice disporrà infine di alcuni poteri, che torneranno molto utili per risolvere alcuni enigmi.
La possibilità di diventare piccolissimi ci permetterà, per esempio, di scoprire ambienti segreti altrimenti inaccessibili, piuttosto che individuare piattaforme invisibili a occhi troppo grandi e poco acuti. Dobbiamo dire che lo stile con cui tutti questi contenuti saranno confezionati é molto interessante e in linea con quello che abbiamo tanto apprezzato in “American McGee's Alice”. Il problema sta nel fatto che, in questi undici anni, innumerevoli produzioni hanno fatto del medesimo stile una bandiera é il gioco di American potrebbe non colpire più l'immaginario dei giocatori come un tempo.
Stesso discorso può essere fatto per le meccaniche di gioco, sicuramente piacevoli e ben realizzate, ma che potrebbero sentire il peso degli anni se confrontate con quelle di altri titoli del medesimo genere. Dal punto di vista tecnico “Alice: Madness Return” si presenterà in forma, anche se c'é ancora del lavoro da fare per pulire ambienti, personaggi e animazioni. Per quanto riguarda il sonoro annotiamo con un po' di delusione il mancato coinvolgimento di Chris Vrenna, poliedrico musicista che si é occupato della bellissima colonna sonora di “American McGee's Alice”. Un tour mondiale non gli ha permesso di comporre per “Alice: Madness Return”, ma solo di supervisionare il lavoro di un team interno a Spicy Horse.
Alice: Madness Returns
Alice: Madness Returns
Possiamo ritenerci soddisfatti dalla prova di "Alice: Madness Return". Lo spirito di un titolo tanto amato come "American McGee's Alice" verrà infatti riproposto quasi inalterato, e in una veste tecnica al passo con i tempi. Il titolo Electronic Arts dovrà comunque confrontarsi con altri esponenti di un genere che, negli ultimi undici anni, ha attinto a piene mani dalla sua minierà di idee e creatività. American non é comunque uno sprovveduto e noi crediamo in lui. Appunatmento fissato per il 14 di Giugno, quando potrete certamente leggere una dettagliata recensione di "Alice: Madness Return" sulle pagine di Gamesurf.it.