Alien Hominid

di Tommaso Alisonno
La Playgrounds era fino a qualche tempo fa una software house fondamentalmente rivolta alla realizzazione di giochi in Flash, ossia quel motore grafico 2D che impazza su internet grazie alla sua incredibile flessibilità, velocità e leggerezza. Finché un giorno uno dei suoi artisti, tale Dan Paladin, presenta un progetto relativamente semplice: uno sparatutto a scorrimento laterale in cui un alieno deve recuperare il suo UFO caduto nelle mani dell'FBI. È subito amore: i primi bozzetti dell'alieno, così "teneroso" nell'aspetto giallo ma parimenti aggressivo, letale, furioso e "bastardo dentro" conquistano l'intera SH, con la creazione immediata di un gruppo di sviluppo indipendente, la Behemoth, e il passaggio del progetto da "semplice giochino in Flash" a vero e proprio videogioco (fermo restando che una demo in Flash fu comunque realizzata ed è tutt'ora disponibile nel sito della Playgrounds).


Adesso Alien Hominid, questo è il titolo del gioco, dopo essere stato pubblicato negli States ed aver vinto tre premi al "2005 Indipendent Game Festival", tra cui quello dell'acclamazione del pubblico, si prepara a sbarcare anche in territorio europeo. L'idea di base è rimasta inalterata: un UFO che si avvicina troppo alla terra viene abbattuto da una sentinella FBI un po' troppo zelante, e poi prelevato sia per studio sia perché in mezzo alla città non ci dev'essere "niente da vedere"; l'inconveniente è dato dal fatto che l'occupante (o GLI occupanti, essendo previsto anche il MultiPlayer in cooperative mode) è sopravvissuto all'impatto, ed ora è disposto a qualsiasi eccidio pur di recuperare il suo mezzo e tornare a casa.


Si tratta, come già preannunciato, fondamentalmente di uno sparatutto a scorrimento bidimensionale dal taglio principalmente classico, ma oltre ad una marea di attacchi buffi o particolari che l'alieno giallo potrà eseguire (come balzare sulla testa degli agenti e decapitarli a morsi, o nascondersi sottoterra e trascinarli in una morte silenziosa, o altro ancora) e che renderanno il gioco sempre simpatico, saranno implementate anche varie fasi al comando di veicoli, dalle automobili nelle trafficate autostrade americane, ai giganti metallici nel freddo siberiano, fino a dei piccoli UfO da battaglia spaziale. Il tutto realizzato in una grafica fumettosa, colorata e simpatica che non mancherà di strappare un sorriso a grandi e piccini. Parlare ulteriormente del gioco sarebbe inutile in sede di preview: l'idea alla base è troppo semplice perché si possa apporofondire, e i dettagli troppo vari da non costituire spoiler troppo preventivi. Lasciamo pertanto tutti i commenti e giudizi, tecnici e non, per la data di rilascio europea. Stay Tuned!