Alien vs Predator 2
di
Redazione
Nel popolato mondo degli sparatutto in prima persona riuscire a distinguersi non é certamente un'impresa da poco; Alien vs. Predator ha avuto questo indiscutibile merito riuscendo a imporsi sul mercato non tanto per la spettacolarità del motore grafico (incapace di reggere il confronto con i mostri sacri Quake III Arena e Unreal Tournament) ma in particolar modo per un gameplay assolutamente inedito e coinvolgente
SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN..
Ispirandosi a due dei più famosi e apprezzati film di fantascienza degli anni '80, il primo Alien vs. Predator ha riunito, come suggerisce il nome, le due più feroci razze aliene della cinematografia hollywoodiana facendone i protagonisti di un frenetico e coinvolgente sparatutto in prima persona. Caratterizzato dalla presenza di ben tre personaggi protagonisti (Alien, Predator e il Marine) il gioco di Rebellion poggiava le basi del proprio successo soprattutto sulla riuscitissima ambientazione dei livelli che, in modo assolutamente perfetto, riproducevano i freddi e cupi locali conosciuti attraverso il primo e i successivi episodi della serie Alien. Nel buio dei corridoi e dei condotti di aerazione il giocatore doveva sfruttare le caratteristiche salienti della razza scelta, facendo affidamento ora sulla potenza di fuoco del Marine, ora sull'invisibilità di Predator e infine sulla rapidità dei movimenti di Alien. Pur essendo le maggiori responsabili della notevole longevità e varietà del titolo, le differenti caratteristiche delle razze si sono dimostrate al tempo stesso uno dei punti deboli di Alien vs. Predator in quanto, per colpa di una non particolarmente abile fase di beta-testing, rendevano i personaggi oltremodo sbilanciati
GLI ULTIMI SARANNO I PRIMI
Consci degli errori commessi nel primo episodio, gli sviluppatori di questo seguito (affidato questa volta alle cure di Monolith) hanno innanzitutto calibrato con più attenzione le tre diverse razze andando a modificare alcune delle loro caratteristiche peculiari. Nel caso di Predator (il personaggio più forte nel primo episodio) non sono più immediatamente disponibili tutte le devastanti armi a lungo raggio e, in aggiunta, é stato ridotto l'effetto dell'invisibilità, ora molto più dispendiosa in termini di energia e meno efficace durante i movimenti. Il Marine resta il più vulnerabile dei tre personaggi ma ha dalla sua un incredibile arsenale bellico, a cui si aggiungono devastanti armi come il fucile a pompa, alcune mine a ragno e delle granate a distorsione. Sostanzialmente lento e poco resistente il Marine dovrà come al solito sopravvivere affidandosi alla cautela e al sangue freddo, fondamentale soprattutto negli scontri ravvicinati con i rapidissimi Alien. Il figlio di H.R. Giger a tal proposito resta, come nel primo episodio, privo di armi accessorie e si affida pertanto esclusivamente ai propri artigli, zanne e coda. Dotato di una incredibile rapidità e visione notturna questa mostruosa creatura é senza dubbio la più affascinante e la più temibile, l'unica veramente capace di far sobbalzare sulla sedia il giocatore che abbia la sfortuna di trovarsi faccia a faccia con lei
SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN..
Ispirandosi a due dei più famosi e apprezzati film di fantascienza degli anni '80, il primo Alien vs. Predator ha riunito, come suggerisce il nome, le due più feroci razze aliene della cinematografia hollywoodiana facendone i protagonisti di un frenetico e coinvolgente sparatutto in prima persona. Caratterizzato dalla presenza di ben tre personaggi protagonisti (Alien, Predator e il Marine) il gioco di Rebellion poggiava le basi del proprio successo soprattutto sulla riuscitissima ambientazione dei livelli che, in modo assolutamente perfetto, riproducevano i freddi e cupi locali conosciuti attraverso il primo e i successivi episodi della serie Alien. Nel buio dei corridoi e dei condotti di aerazione il giocatore doveva sfruttare le caratteristiche salienti della razza scelta, facendo affidamento ora sulla potenza di fuoco del Marine, ora sull'invisibilità di Predator e infine sulla rapidità dei movimenti di Alien. Pur essendo le maggiori responsabili della notevole longevità e varietà del titolo, le differenti caratteristiche delle razze si sono dimostrate al tempo stesso uno dei punti deboli di Alien vs. Predator in quanto, per colpa di una non particolarmente abile fase di beta-testing, rendevano i personaggi oltremodo sbilanciati
GLI ULTIMI SARANNO I PRIMI
Consci degli errori commessi nel primo episodio, gli sviluppatori di questo seguito (affidato questa volta alle cure di Monolith) hanno innanzitutto calibrato con più attenzione le tre diverse razze andando a modificare alcune delle loro caratteristiche peculiari. Nel caso di Predator (il personaggio più forte nel primo episodio) non sono più immediatamente disponibili tutte le devastanti armi a lungo raggio e, in aggiunta, é stato ridotto l'effetto dell'invisibilità, ora molto più dispendiosa in termini di energia e meno efficace durante i movimenti. Il Marine resta il più vulnerabile dei tre personaggi ma ha dalla sua un incredibile arsenale bellico, a cui si aggiungono devastanti armi come il fucile a pompa, alcune mine a ragno e delle granate a distorsione. Sostanzialmente lento e poco resistente il Marine dovrà come al solito sopravvivere affidandosi alla cautela e al sangue freddo, fondamentale soprattutto negli scontri ravvicinati con i rapidissimi Alien. Il figlio di H.R. Giger a tal proposito resta, come nel primo episodio, privo di armi accessorie e si affida pertanto esclusivamente ai propri artigli, zanne e coda. Dotato di una incredibile rapidità e visione notturna questa mostruosa creatura é senza dubbio la più affascinante e la più temibile, l'unica veramente capace di far sobbalzare sulla sedia il giocatore che abbia la sfortuna di trovarsi faccia a faccia con lei
Alien vs Predator 2
Alien vs Predator 2
Alien vs. Predator 2 pare essere riuscito a vincere laddove il suo predecessore aveva fallito, assicurandosi un posto di primo piano nel panorama degli sparatutto. Grazie a un rinnovato e assai migliore motore grafico (tuttavia inferiore a quello di Quake 3 o di Max Payne giusto per citare due esempi) e a una meglio distribuita difficoltà, questo seguito si dimostra assai promettente, capace non solo di reggere il confronto ma, per molti aspetti, di superare i grandi titoli annunciati per i mesi a venire. La possibilità di scegliere tra tre diversi personaggi, caratterizzati ognuno da uno stile di combattimento unico e inconfondibile, rende Alien vs. Predator 2 uno sparatutto davvero unico nel suo genere e in grado, soprattutto nella modalità multiplayer, di dare vita a scontri tanto coinvolgenti quanto imprevedibili.