Aliens Colonial Marines
di
Roberto Vicario
Il progetto sviluppato da Gearbox per conto di Sega ispirato all'iconico universo di Aliens, é sicuramente uno dei prodotti più attesi dai fan di tutto il mondo per via non solo del fama che i mostri si sono costruiti al cinema, ma anche per il forte appeal che un marchio del genere ormai si porta dietro da diversi anni.
Pur essendo stato mostrato con molta parsimonia, quest'ultimo FPS ambientato nell'universo oscuro e violento creato da Ridley Scott é riuscito a raccimolare su di sé tantissimo interesse. A testimonianza delle nostre parole vi era una lunghissima coda di interessati che ogni giorno popolava lo postazione del gioco all'interno dello stand Sega.
La build messa a disposizione per l'occasione era incentrata sulla componente multigiocatore dando la possibilità ai partecipanti di interpretare entrambe le parti, Marines contro alieni.
Una guerra tattica e di nervi
La nostra prova é incominciata nei panni degli aliens. A differenza dei Marines gli sviluppatori hanno scelto una visuale in terza persona, decisamente più comoda per gestire i rapidi movimenti dei mostri. Nonostante l'estrema agilità, giocare nei panni di questi alieni significa utilizzare una tattica discretamente attendista, fiutando l'aerea di gioco per cogliere il miglior momento in cui agire, magari contro un Marines che ha deciso di avventurarsi in solitaria per la mappa. Attaccare in gruppo i soldati si é infatti rivelata una tattica fallimentare, dato che nonostante la nostra velocità, la potenza di fuoco dell'esercito mette a serio repentaglio la barra di salute del personaggio. Muoversi in silenziosa rapidità e sfruttare a proprio vantaggio i coni d'ombra per non farsi notare si é rivelata la strategia migliore. Per la demo erano selezionabili due diversi tipi di alieni: i primi chiamati Soldiers godevamo di un maggiore potenza d'assalto, i secondi invece battezzati Lurkes si sono rivelati agili e più difficili da colpire anche se meno offensivi della prima razza citata.
Finito il round, siamo passato all'utilizzo dei Marines. Qui la visuale é tornata quella dei più classici FPS, ovvero in prima persona. Per quanto giocare con gli Aliens si assolutamente appagante e divertente, abbiamo trovato decisamente più convincente la prova nei panni di queste forze speciali. L'ansia di non sapere da dove arrivino i nemici, la necessità di muoversi in gruppo per evitare di diventare carne da macello, e il costante utilizzo del sensore radar per cercare di capire dove sono nascosti i nemici, sono tutti elementi che rimandano in maniera estremamente limpida al concetto che lo stesso film cercava di trasmettere: mai abbassare la guardia.
Fortunatamente i soldati, hanno dalla loro il già citato arsenale tattico, questo un po come negli altri titoli del genere é suddiviso in armi di diverse categorie. Avremo fucili d'assalto, fucili a pompa, pistole e così via. Saranno presenti anche diverse classi tra cui scegliere la preferita ognuna con dei pre set comunque modificabili a proprio piacimento.
Dopo aver provato una sessione di dieci minuti abbiamo notato come il sistema di mira e il feeling che viene trasmesso nel momento in cui si spara sono risultati più che mai soddisfacenti, ed amalgamandosi con la costante sensazione di tensione, riescono a ricreare un'esperienza simile in tutto e per tutto a quella che si dovrebbe provare giocando la campagna per singolo giocatore.
Abbiamo infine intravisto un sistema di crescita del personaggio che, come ormai da tradizione, man mano che si sale di livello dovrebbe sbloccare power up, attachments e nuove armi, ma di questo vi potremo dare conferma solo quando potremo mettere mano ad una versione più estensiva del prodotto.
Grafica da...paura!
La mappa su cui abbiamo giocato si é rivelata convincente tanto quanto il resto del gioco. Il level design ben strutturato, ci ha offerto scorci all'aperto ed ambienti più chiusi e cupi, intervallati da tante piccole diramazioni. Questa struttura del livello é riuscita nell'intento di enfatizzare quella sensazioni di estremamente tensione che già più volte abbiamo menzionato all'interno di questo articolo. Il tutto spinto ancora più in là da un sistema di illuminazione in grado di enfatizzare la luce dall'oscurità. Discorso leggermente diverso per quanto riguarda la modellazzione poligonale dei personaggi con una ottimo dettaglio per quel che riguarda gli Aliens e una meno convincente caratterizzazione dei Marines forse un po aridi di dettagli e di conseguenza spersonalizzati. Tutti elementi che visti i mesi che di lavoro rimanenti al team di sviluppo, possono essere tranquillamente sistemati.
Ottimo invece il comparto audio, con una campionatura dei suoni più che discreta, in grado di restituire solidità e credibilità - per quanto possibile - alle armi utilizzate e ai versi dei mostri.
Ovviamente questo brevissimo contatto con Aliens Colonial Marines non é stato sufficiente a dipanare tutti i dubbi e le domande che ci ronzano per la testa. Tuttavia, la prova in diretta della modalità multigiocatore ci ha tranquillizzato sull'orientamento che gli sviluppatori hanno deciso di intraprendere per questo progetto, sfruttando tutti gli elementi cardine di questa serie. In attesa di testare con mano anche la modalità singolo giocatore, vi consigliamo di continuare a leggerci per scoprire in tempo quasi reale, succulenti novità riguardanti quest'ultimo titolo ispirato agli Aliens.
Pur essendo stato mostrato con molta parsimonia, quest'ultimo FPS ambientato nell'universo oscuro e violento creato da Ridley Scott é riuscito a raccimolare su di sé tantissimo interesse. A testimonianza delle nostre parole vi era una lunghissima coda di interessati che ogni giorno popolava lo postazione del gioco all'interno dello stand Sega.
La build messa a disposizione per l'occasione era incentrata sulla componente multigiocatore dando la possibilità ai partecipanti di interpretare entrambe le parti, Marines contro alieni.
Una guerra tattica e di nervi
La nostra prova é incominciata nei panni degli aliens. A differenza dei Marines gli sviluppatori hanno scelto una visuale in terza persona, decisamente più comoda per gestire i rapidi movimenti dei mostri. Nonostante l'estrema agilità, giocare nei panni di questi alieni significa utilizzare una tattica discretamente attendista, fiutando l'aerea di gioco per cogliere il miglior momento in cui agire, magari contro un Marines che ha deciso di avventurarsi in solitaria per la mappa. Attaccare in gruppo i soldati si é infatti rivelata una tattica fallimentare, dato che nonostante la nostra velocità, la potenza di fuoco dell'esercito mette a serio repentaglio la barra di salute del personaggio. Muoversi in silenziosa rapidità e sfruttare a proprio vantaggio i coni d'ombra per non farsi notare si é rivelata la strategia migliore. Per la demo erano selezionabili due diversi tipi di alieni: i primi chiamati Soldiers godevamo di un maggiore potenza d'assalto, i secondi invece battezzati Lurkes si sono rivelati agili e più difficili da colpire anche se meno offensivi della prima razza citata.
Finito il round, siamo passato all'utilizzo dei Marines. Qui la visuale é tornata quella dei più classici FPS, ovvero in prima persona. Per quanto giocare con gli Aliens si assolutamente appagante e divertente, abbiamo trovato decisamente più convincente la prova nei panni di queste forze speciali. L'ansia di non sapere da dove arrivino i nemici, la necessità di muoversi in gruppo per evitare di diventare carne da macello, e il costante utilizzo del sensore radar per cercare di capire dove sono nascosti i nemici, sono tutti elementi che rimandano in maniera estremamente limpida al concetto che lo stesso film cercava di trasmettere: mai abbassare la guardia.
Fortunatamente i soldati, hanno dalla loro il già citato arsenale tattico, questo un po come negli altri titoli del genere é suddiviso in armi di diverse categorie. Avremo fucili d'assalto, fucili a pompa, pistole e così via. Saranno presenti anche diverse classi tra cui scegliere la preferita ognuna con dei pre set comunque modificabili a proprio piacimento.
Dopo aver provato una sessione di dieci minuti abbiamo notato come il sistema di mira e il feeling che viene trasmesso nel momento in cui si spara sono risultati più che mai soddisfacenti, ed amalgamandosi con la costante sensazione di tensione, riescono a ricreare un'esperienza simile in tutto e per tutto a quella che si dovrebbe provare giocando la campagna per singolo giocatore.
Abbiamo infine intravisto un sistema di crescita del personaggio che, come ormai da tradizione, man mano che si sale di livello dovrebbe sbloccare power up, attachments e nuove armi, ma di questo vi potremo dare conferma solo quando potremo mettere mano ad una versione più estensiva del prodotto.
Grafica da...paura!
La mappa su cui abbiamo giocato si é rivelata convincente tanto quanto il resto del gioco. Il level design ben strutturato, ci ha offerto scorci all'aperto ed ambienti più chiusi e cupi, intervallati da tante piccole diramazioni. Questa struttura del livello é riuscita nell'intento di enfatizzare quella sensazioni di estremamente tensione che già più volte abbiamo menzionato all'interno di questo articolo. Il tutto spinto ancora più in là da un sistema di illuminazione in grado di enfatizzare la luce dall'oscurità. Discorso leggermente diverso per quanto riguarda la modellazzione poligonale dei personaggi con una ottimo dettaglio per quel che riguarda gli Aliens e una meno convincente caratterizzazione dei Marines forse un po aridi di dettagli e di conseguenza spersonalizzati. Tutti elementi che visti i mesi che di lavoro rimanenti al team di sviluppo, possono essere tranquillamente sistemati.
Ottimo invece il comparto audio, con una campionatura dei suoni più che discreta, in grado di restituire solidità e credibilità - per quanto possibile - alle armi utilizzate e ai versi dei mostri.
Ovviamente questo brevissimo contatto con Aliens Colonial Marines non é stato sufficiente a dipanare tutti i dubbi e le domande che ci ronzano per la testa. Tuttavia, la prova in diretta della modalità multigiocatore ci ha tranquillizzato sull'orientamento che gli sviluppatori hanno deciso di intraprendere per questo progetto, sfruttando tutti gli elementi cardine di questa serie. In attesa di testare con mano anche la modalità singolo giocatore, vi consigliamo di continuare a leggerci per scoprire in tempo quasi reale, succulenti novità riguardanti quest'ultimo titolo ispirato agli Aliens.
Aliens Colonial Marines
Aliens Colonial Marines
Il mutliplayer di Aliens Colonial Marines si é rivelato appagante e divertente da giocare, dimostrandosi un valido supporto alla (speriamo) corposa campagna singolo giocatore. Il clima e la tensione all'interno di questa modalità di gioco sembra essere essere palpabile, vedremo cos'altro tireranno fuori dal cilindro gli sviluppatori di Gearbox.