Aliens vs Predator
di
Davide Bartoccelli
Nell'elegante cornice dell'Hotel Sol Melià di Milano si é svolta la presentazione italiana ufficiale di Alien Vs Predator, remake in chiave next-gen dell'apprezzato titolo omonimo uscito nel 1999 per PC.
A distanza di dieci anni fa così il suo ritorno un brand storico che racchiude due gloriose saghe cinematografiche degli anni 80 e 90, espressioni di pathos e tensione ai massimi livelli.
Dieci anni, in termini tecnologici, sono un'eternità. E infatti i punti di contatto con il vecchio AvP si notano a malapena, giusto l'ambientazione e i personaggi principali sono rimasti tali, mentre tutta la scena intorno é stata stravolta da scenari in pieno stile sparatutto moderno in prima persona, ma con un level design che riprende fortemente le ambientazioni delle pellicole cinematografiche e dei fumetti di Dark Horse Comics.
Ed é solo l'inizio, perché grazie alla partnership tra SEGA, publisher del gioco, e la major americana Twentieth Century Fox, ci sono già in programma una serie di videogame dedicati a Alien Vs. Predator, in uscita nei prossimi anni e realizzati da Rebellion, software house britannica che conserva ancora tra le sue fila molti autori del videogame originale.
Alien Vs Predator avrà una storia totalmente inedita e una serie di armi e nemici mai viste nella saga, arricchendo ulteriormente il già ampio universo immaginifico di Alien e Predator.
Grazie alla presenza dell'Head Art Designer di Rebellion, Tim Jones, é stato facile calarsi nelle atmosfere tetre e conturbanti del mondo di Alien Vs Predator, anche perché, in men che non si dica, abbiamo stretto un pad in mano per testare dal vivo la modalità multiplayer online attraverso una LAN creata apposta per l'occasione.
Tim Jones, che aveva già lavorato in prima persona al AvP originale, ha spiegato che ha voluto ricreare atmosfere e richiami cinematografici tanto cari ai fan, ma nello stesso tempo cercare di attirare anche i neofiti della serie e, in generale, una fascia più ampia di pubblico. Questa intenzione sarà svelata dall'impronta da action shooter moderno che si nota chiaramente a livello di gameplay.
Una breve presentazione delle tre razze in gioco é stata sufficiente per capire che i Marine, nonostante abbiano a disposizione una vastissima gamma di armi da fuoco di grosso calibro, non hanno il corredo genetico per competere a viso aperto né con i velocissimi e astuti Predator che si celano dietro ogni ombra, né con gli infidi Alien, semplicemente gli esseri più potenti e letali dell'universo.
Pertanto ogni razza avrà un differente stile di gioco, che diventerà imprescindibile nello sviluppo della storia: gli umani respireranno atmosfere da survival horror, i Predator dovranno puntare su uno stile di gioco stealth, mentre gli Alien dovranno lavorare nell'ombra in attesa di sferrare il loro attacco mortale.
Si parte con un classico Death Match, per prendere confidenza con i comandi di gioco e la copertura per quanto riguarda i Marines, con l'agilità aliena dei Predator, con la silenziosa e subdola potenza degli Aliens.
L'azione é garantita da mappe sufficientemente ampie e ben strutturate, piuttosto scure e piene di insidie, ma adatte agli stili di gioco delle tre razze, che possono utilizzare in pieno le loro caratteristiche migliori: quali l'invisibilità dei Predator e la sagacia tattica degli umani.
Ma é in modalità Infestation che Alien Vs. Predator mostra i muscoli: si tratta di una sfida in cui tutti i giocatori partono allo stesso livello di cacciatori, tranne uno che, scelto casualmente, impersona un Alien. Quando l'Alien riesce ad attaccare e sconfiggere un Predator o un Marine, infestandolo, lo trasforma in Alien, creando una specie di effetto “palla avvelenata” che si conclude solo quando tutti i giocatori diventano esseri xenomorfi e la partita finisce.
L'esperienza di gioco é appagante e coinvolgente -sia chiaro, nessuna rivoluzione é alle porte- garantita da un solido gameplay, seppur talvolta leggermente macchinoso, ma che si integra perfettamente con il comparto tecnico, rendendo al meglio la pericolosità e la velocità d'esecuzione delle varie razze e trasmettendo tensione e giocabilità nello stesso tempo.
La curva di apprendimento non é breve, ma assicura profondità e divertimento una volta imparato lo stile d'attacco da adottare, che é molto raffinato nello scontro corpo a corpo e non consente assolutamente attacchi kamikaze alla cieca. Al contrario é fondamentale l'analisi attenta delle ambientazioni e soprattutto delle zone d'ombra degli scenari, che potenzialmente possono nascondere continue insidie.
Alien Vs Predator é un titolo che gioca sulla continua ricerca della sopravvivenza, in un mondo in cui il pericolo é il pane quotidiano e la difesa della propria specie é sempre al centro dell'attenzione.
Alla fin fine l'essenza di AVP é soltanto una: calarsi nei panni di una razza, lottare fino all'ultimo respiro e dominare l'Universo.
A distanza di dieci anni fa così il suo ritorno un brand storico che racchiude due gloriose saghe cinematografiche degli anni 80 e 90, espressioni di pathos e tensione ai massimi livelli.
Dieci anni, in termini tecnologici, sono un'eternità. E infatti i punti di contatto con il vecchio AvP si notano a malapena, giusto l'ambientazione e i personaggi principali sono rimasti tali, mentre tutta la scena intorno é stata stravolta da scenari in pieno stile sparatutto moderno in prima persona, ma con un level design che riprende fortemente le ambientazioni delle pellicole cinematografiche e dei fumetti di Dark Horse Comics.
Ed é solo l'inizio, perché grazie alla partnership tra SEGA, publisher del gioco, e la major americana Twentieth Century Fox, ci sono già in programma una serie di videogame dedicati a Alien Vs. Predator, in uscita nei prossimi anni e realizzati da Rebellion, software house britannica che conserva ancora tra le sue fila molti autori del videogame originale.
Alien Vs Predator avrà una storia totalmente inedita e una serie di armi e nemici mai viste nella saga, arricchendo ulteriormente il già ampio universo immaginifico di Alien e Predator.
Grazie alla presenza dell'Head Art Designer di Rebellion, Tim Jones, é stato facile calarsi nelle atmosfere tetre e conturbanti del mondo di Alien Vs Predator, anche perché, in men che non si dica, abbiamo stretto un pad in mano per testare dal vivo la modalità multiplayer online attraverso una LAN creata apposta per l'occasione.
Tim Jones, che aveva già lavorato in prima persona al AvP originale, ha spiegato che ha voluto ricreare atmosfere e richiami cinematografici tanto cari ai fan, ma nello stesso tempo cercare di attirare anche i neofiti della serie e, in generale, una fascia più ampia di pubblico. Questa intenzione sarà svelata dall'impronta da action shooter moderno che si nota chiaramente a livello di gameplay.
Una breve presentazione delle tre razze in gioco é stata sufficiente per capire che i Marine, nonostante abbiano a disposizione una vastissima gamma di armi da fuoco di grosso calibro, non hanno il corredo genetico per competere a viso aperto né con i velocissimi e astuti Predator che si celano dietro ogni ombra, né con gli infidi Alien, semplicemente gli esseri più potenti e letali dell'universo.
Pertanto ogni razza avrà un differente stile di gioco, che diventerà imprescindibile nello sviluppo della storia: gli umani respireranno atmosfere da survival horror, i Predator dovranno puntare su uno stile di gioco stealth, mentre gli Alien dovranno lavorare nell'ombra in attesa di sferrare il loro attacco mortale.
Si parte con un classico Death Match, per prendere confidenza con i comandi di gioco e la copertura per quanto riguarda i Marines, con l'agilità aliena dei Predator, con la silenziosa e subdola potenza degli Aliens.
L'azione é garantita da mappe sufficientemente ampie e ben strutturate, piuttosto scure e piene di insidie, ma adatte agli stili di gioco delle tre razze, che possono utilizzare in pieno le loro caratteristiche migliori: quali l'invisibilità dei Predator e la sagacia tattica degli umani.
Ma é in modalità Infestation che Alien Vs. Predator mostra i muscoli: si tratta di una sfida in cui tutti i giocatori partono allo stesso livello di cacciatori, tranne uno che, scelto casualmente, impersona un Alien. Quando l'Alien riesce ad attaccare e sconfiggere un Predator o un Marine, infestandolo, lo trasforma in Alien, creando una specie di effetto “palla avvelenata” che si conclude solo quando tutti i giocatori diventano esseri xenomorfi e la partita finisce.
L'esperienza di gioco é appagante e coinvolgente -sia chiaro, nessuna rivoluzione é alle porte- garantita da un solido gameplay, seppur talvolta leggermente macchinoso, ma che si integra perfettamente con il comparto tecnico, rendendo al meglio la pericolosità e la velocità d'esecuzione delle varie razze e trasmettendo tensione e giocabilità nello stesso tempo.
La curva di apprendimento non é breve, ma assicura profondità e divertimento una volta imparato lo stile d'attacco da adottare, che é molto raffinato nello scontro corpo a corpo e non consente assolutamente attacchi kamikaze alla cieca. Al contrario é fondamentale l'analisi attenta delle ambientazioni e soprattutto delle zone d'ombra degli scenari, che potenzialmente possono nascondere continue insidie.
Alien Vs Predator é un titolo che gioca sulla continua ricerca della sopravvivenza, in un mondo in cui il pericolo é il pane quotidiano e la difesa della propria specie é sempre al centro dell'attenzione.
Alla fin fine l'essenza di AVP é soltanto una: calarsi nei panni di una razza, lottare fino all'ultimo respiro e dominare l'Universo.
Aliens vs Predator
Aliens vs Predator
Alien Vs Predator esordisce sulle console di nuova generazione con un prodotto altamente curato e completo sia in modalità single che in multiplayer, che appassionerà gli appassionati della saga cinematografica, ma anche i giocatori più esigenti. La longevità e la varietà del gameplay sono i punti di forza del gioco, visto che si può giocare nei panni di Marine, Predator o Alien e affrontare il gioco con tre differenti approcci strategici.