Alpha Protocol

Spiare di Ruolo
Uno dei titoli che sin dal suo annuncio ha fatto drizzare le orecchie agli amanti dei giochi di ruolo é stato decisamente quello di Alpha Protocol. Inutile dire che, il primo motivo d'interesse per il gioco, deriva dai suoi creatori, cioé il team Obsidian. Nato da alcuni ex membri dell'indimenticabile Black Isle (se Planescape: Torment, Fallout e Baldur's Gate non vi dicono niente, urgono ripetizioni di “fondamenti del GDR”), il team é legato ad alcuni ottimi prodotti come Star Wars: Knights of the Old Republic, Neverwinter Nights 2 e (in previsione futura) Fallout: New Vegas. Nato da una sinergia con SEGA, Alpha Protocol si é sempre presentato presentato come RPG di nuova generazione, figlio di quella rivoluzione portata da Mass Effect che ha saputo squisitamente unire azione e gestione del personaggio in un mondo vivo e palpitante.

Quando si dice "sentire il peso del mondo sulle proprie spalle"
Quando si dice "sentire il peso del mondo sulle proprie spalle"
Però, che postazione!
Però, che postazione!
Con due armi é tutto più facile
Con due armi é tutto più facile


In una situazione più realistica, gli Obsidian hanno deciso di sfruttare il filone narrativo delle spy fiction moderne, ispirandosi ad atmosfere come quelle uscite dalle penne di Tom Clancy e Robert Ludlum. Come nel più intricato dei romanzi, il nostro protagonista si troverà ad affrontare una situazione decisamente più grande di lui, fatta di misteri e cospirazioni su scala mondiale, Michael Thorton, questo é il nome dell'eroe, é una spia dei servizi segreti americani pronta ad intervenire al primo cenno dei sui superiori a cui, però, il destino ha in serbo un brutto scherzo. Mentre il mondo trema per un terribile attentato terroristico su un aereo, ogni punto fisso della vita di Michael sarà ribaltato. Per motivi sconosciuti si ritroverà ad essere, in poche ore, da uomo di fiducia degli Stati Uniti a ricercato internazionale, braccato da chi prima gli era amico e collega.

Come é logico attendersi, il nostro compito sarà quello di guidare Michael nella strada che lo porterà a scoprire la verità sull'accaduto, sfruttando le proprie capacità e i pochi contatti fedeli su cui poter ancora fare affidamento. Come riuscire nel nostro intento? Beh, pare proprio che questo dipenderà da noi... no, non si tratterà solamente di utilizzare tutte le nostre capacità ludiche per ammazzare decine di nemici o infiltrarci in qualche struttura altamente protetta, ma stiamo parlando di qualche cosa di più elaborato e, almeno sulla carta, soddisfacente. Obsidian ha infatti lavorato per creare un mondo aperto, sia nella sua esplorazione che per la gestione del comportamento che il protagonista dovrà tenere tra una situazione e l'altra.

Piombo e nascondino
Nelle battute iniziali della storia ci attenderà il primo bivio riguardante la nostra classe, da scegliere tra soldato, spia o tecnico. In base alla decisione di cui sopra avremo a disposizione un differente approccio con tutto quello che ci si parerà davanti. Inutile dire che un Soldato preferirà far parlare pistole e fucili al posto della lingua, una Spia cercherà di fare ogni cosa passando inosservata e un Tecnico saprà utilizzare sofisticate apparecchiature adatte ad ogni situazione. Una volta deciso come porsi, aspettandosi quindi sostanziali differenze di gameplay, quel che ci troveremo ad affrontare sarà un mondo sostanzialmente aperto, nella migliore delle tradizioni ruolistiche.





Nei piani di Obsidian saremo nella condizione di affrontare non solo la linea di trama principale, ma anche una fitta rete di sub-quest e situazioni opzionali in cui utilizzare la nostra personale interpretazione delle gesta di Michael. In una impostazione stilisticamente action gli sviluppatori hanno assicurato che potremo godere di ampia libertà di scelta, al punto che i giocatori più attenti potrebbero persino terminare l'avventura senza abbattere un solo avversario, sfruttando quindi unicamente opzioni come movimenti silenziosi, persuasione e similari.

Facile capire che avranno molta importanza i dialoghi, che verranno gestiti in una maniere simile a quella utilizzata dal già citato Mass Effect. Ogni volta che parleremo con un personaggio non giocate avremo a disposizione tre tipologie di risposte suddivise tra aggressive, gentili o distaccate. La scelta andrà fatta in maniera rapida e influirà naturalmente sulle varie situazioni. Saranno disponibili, in alcune occasioni, anche particolari opzioni che avranno un peso maggiore sui risvolti della storia, su cui ancora non abbiamo informazioni. Il nostro comportamento dovrebbe aprire una serie di opzioni estremamente variegate in modo che, il nostro interlocutore, potrebbe diventare un prezioso alleato o un acerrimo nemico in base a quanto sapremo conquistarne le simpatie. A noi decidere a chi donare la nostra fiducia.

Un po' Sam Fisher, un po' James Bond
Come gli appassionati dei giochi di ruolo sanno, molto difficilmente un titolo appartenente al genere può prescindere dall'impostazione basata sulla crescita del personaggio tramite i classici punti esperienza e, naturalmente, Alpha Protocol non fa eccezione. In base ai nostri risultati potremo migliorare le nostre capacità scegliendo, di volta in volta, come specializzarci. Anche chi vorrà basare la propria strategia sull'azione diretta e l'assalto frontale dovrà quantomeno tenere presente che, per avere risultati accettabili, sarà necessario evolvere le adeguate skill, come ad esempio la maestria nella varie armi che avremo a disposizione.

Nelle presentazioni del gioco si sono mostrate diverse capacità del nostro Michael , tra cui alcune legate più al genere sci-fi come il passare inosservato (ai limiti dell'invisibilità) o bloccare lo scorrere del tempo. C'é grande curiosità a riguardo, soprattutto per capire come gli Obsidian abbiano voluto giustificare questi elementi e inserirli in un contesto verosimigliante. Il nostro eroe sarà personalizzabile anche in altri fattori, come il look e l'abbigliamento, senza naturalmente dimenticare l'equipaggiamento.

E' stata assicurata una trama di spessore come, d'altro canto, solitamente porta con se il nome degli sviluppatori. Colpi di scena e personaggi secondari d'interesse non paiono mancare, ma per giudicare sarà necessario testare il gioco completo per vederne ogni sua parte. Libertà d'azione e struttura solida potrebbero rendere Alpha Protocol un titolo capace di irretire gli appassionati del genere che, in questa generazione, non hanno ricevuto poi troppe gratificazioni, sebbene vi sia stata la presenza di perle assolute come appunto Mass Effect o Dragon Age: Origins. Ancora qualche giorno di pazienza e potremo scoprire se la missione di Micheal Thorton sarà un successo...

Logicamente potremo anche usare le mani
Logicamente potremo anche usare le mani
Ne uccide più il pugno che la pistola
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Classica ambientazione da quartier generale
Classica ambientazione da quartier generale

Alpha Protocol

Alpha Protocol

E' molto difficile non avere grosse pretese verso quel che sarà Alpha Protocol, sia per la fama dei suoi sviluppatori che per le promesse fatte negli ultimi mesi. Le aspettative sono tante, anche perché il popolo dei giocatori di ruolo é da sempre i palato molto fino. Ampia libertà d'azione, scelte realmente influenti nell'economia della trama e personalizzazione su più livelli sono un viatico più che ottimo e, se il tutto arrivasse sulle nostre piattaforme di gioco ai livelli presentatici dagli Obsidian, il divertimento sarà assicurato. Apettiamo dunque il titolo completo per la "prova del nove".

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