American Conquest

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American Conquest
Gli edifici ricordano proprio le costruzioni dei pionieri americani.

THE STAR SPANGLED BANNER

Nella storia degli RTS si è visto ormai un po' di tutto: battaglie su pianeti lontani (la serie di Dune), scenari fantascientifici (Starcraft per tutti), fantasy (devo anche ricordare quale?), ma anche background con fondamenti storici (come Shogun: Total War, Empire Earth o l'imminente Medieval). Se, tuttavia, la mia "cultura" videoludica non mi tradisce bisogna ammettere che non si era ancora mai visto uno strategico che si occupasse delle vicende storiche americane. Quei furbetti della GSC Game World, autori di Cossacks (RTS che portò qualche simpatica innovazione nel campo), hanno pensato bene di coprire il buco realizzando American Conquest.

Il gioco racchiude missioni spalmate in ben trecento anni di storia: partiamo dalla data della scoperta ufficiale dell'America (1492 per chi si fosse svegliato solo oggi dall'ibernazione) per arrivare alla costituzione degli Stati Uniti e le battaglie d'indipendenza dall'Inghilterra (attorno al 1810).
Visto il buon lavoro fatto con Cossacks, gli sviluppatori hanno scelto di sfruttare lo stesso motore grafico (con l'aggiunta di alcune novità) anche per American Conquest; immagino già alcuni di voi storcere il naso pensando che il gioco si rivelerà poco più di un data disk, ma le notizie arrivate fino a ora sembrano smentire questo pregiudizio. Punto di forza di questo nuovo RTS sarà, come in Cossacks, lo spropositato numero di unità che potranno risultare contemporaneamente in gioco: si parla di, circa, SEDICIMILA soldati che possono essere scelti tra CENTO diversi tipi (caratteristici per ognuna delle dodici nazioni in gioco, suddivise tra potenze europee e nativi americani).

Assistiamo all'addestramento delle truppe davanti a una caserma.
Assistiamo all'addestramento delle truppe davanti a una caserma.
Il numero di tipi di edifici da costruire sarà molto alto.
Il numero di tipi di edifici da costruire sarà molto alto.
Una scaramuccia vicino a un fiume.
Una scaramuccia vicino a un fiume.


Se state pensando di fare una scorta di Aulin per combattere il mal di testa che vi verrà cercando di comandare tutte queste truppe, beh, non preoccupatevi: gli sviluppatori hanno assicurato che il sistema di controllo dei soldati sarà molto intuitivo, anche grazie all'uso delle formazioni e del motore grafico che permette veloci zoom nelle zone calde. Avendo un così alto numero di unità, per evitare il sovraffollamento è necessario che anche le mappe siano di cospicue dimensioni: il massimo che si può raggiungere è infatti 30*20 schermate (con risoluzione 1024*768), il che non è propriamente pochino...

Non pensiate poi che si siano concentrati solo sulla quantità piuttosto che sulla qualità, poiché tutte le mappe saranno caratterizzate nel più piccolo particolare; grande importanza rivestirà, inoltre, la conformazione del terreno per assicurarsi vantaggi tattici nelle scaramucce: ad esempio, l'artiglieria lavorerà meglio se sarà piazzata in una posizione sopraelevata rispetto al punto verso cui si sta sparando.

Aiuto! Il nemico invade il nostro villaggio.
Aiuto! Il nemico invade il nostro villaggio.
Al galoppo! Notare il cavaliere con l'immancabile bandiera statunitense.
Al galoppo! Notare il cavaliere con l'immancabile bandiera statunitense.
Un altro attacco al villaggio.
Un altro attacco al villaggio.
American Conquest

American Conquest

Se non vi siete ancora stancati di comandare unità, rastrellare risorse, costruire edifici e organizzare battaglie può darsi che troviate in American Conquest un gioco per soddisfare la vostra indole di generale. L'evoluzione di Cossacks presenta, oltre a uno scenario poco inflazionato e storicamente molto curato, alcune caratteristiche interessanti (su tutte l'elevato numero di truppe in gioco) che potrebbero farlo emergere dalla palude dei giochi di questo tipo. Come sempre, troverete a breve la recensione finale di American Conquest sulle pagine di Gamesurf.