American McGee's Alice

Durante l'appena concluso ECTS, American McGee's Alice era presentato solo da un rolling demo e da un perfido gatto di plastica immortalato dalle nostre potenti fotocamere digitali. Ora abbiamo la possibilità di fornirvi maggiori informazioni riguardo questo titolo dal design gotico ed accattivante, che dietro il motore di Quake III si rivela come un action game tridimensionale liberamente ispirato al mondo e ai personaggi dei due libri di Lewis Carroll aventi come protagonisti la giovane Alice

LO STILE E' TUTTO
Sin dal titolo, é sottolineata l'importanza che é stata assegnata all'elemento artistico e creativo: American McGee, dopo quattro anni passati alla id Software a disegnare livelli per i vari Doom e Quake e dopo aver raccolto successo e notorietà nell'ambiente, é passato sotto l'ala protettiva dell'americana Electonic Arts con l'incarico di direttore creativo. In questo ambiente ha avuto la possibilità, assieme a un team di artisti e programmatori, di sviluppare l'idea di un'Alice ben diversa dall'icona infantile proposta dalla Disney. Non solo la caratterizzazione di tutti i personaggi, ma anche il Paese delle Meraviglie sono rivisti in chiave gotica, dark, anoressica e, a quanto appare dagli screenshot, un po' inquietante
La storia su cui si basa il gioco é ambientata esattamente un anno dopo i fatti narrati in "Oltre lo specchio", e, pur innestando dieci personaggi nuovi, attinge a piene mani dall'impianto del Paese delle Meraviglie originale. A far correre la nostra Alice provvederà un White Rabbit con l'occhio stralunato da consumatore di anfetamine, con tanto di cappello e ghette. L'amicone di sempre, lo Stregatto (Cheshire Cat: "smile like a Cheshire Cat" signica fare un sorrisone a 32 denti come questo :D), é il solito micio sorridente, ma stavolta sembra proprio che, come altri personaggi del gioco, non ami molto mangiare: se lo si osserva attentamente ha le costole in bella vista come una top model che si rispetti. Nel gioco di American McGee svolgerà il solito ruolo provocatorio super partes cercando però di favorire il più possibile la protagonista