Aquanox 2: Revelation


Scelto come uno dei titoli per mostrare le capacita' dell'allora nuova Nvidia GeForce3, se c'era una cosa sicuramente spettacolare, quella era la grafica. Sontuose ambientazioni sottomarine mostravano al mondo le caratteristiche del rivoluzionario "vertex and pixel shaders", facendoci per un attimo dimenticare la scadente giocabilita' e il pessimo sonoro. Era possibile un miglioramento tale per un gioco presentato come seguito? Massive Development, team inglobato come parte della Fishtank Interactive all'interno della JoWood, sicuramente ne e' sicuro, e una volta viste le immagini in movimento non possiamo non dar loro ragione.

Come per il predecessore, le scenografie di Aquanox 2 sono da mozzare il fiato, in tutti i sensi, dato che ricreano un fondale marino. La sensazione e' piu' coinvolgente rispetto al primo capitolo, e la curiosita' e' stata ben ripagata. Particolarmente splendida si e' rivelata la vegetazione marina, in continuo movimento dato dalle correnti di profondita'. Anche gli effetti delle armi e delle esplosioni sono stati realizzati con cura, con un accattivante mix di effetti visivi.



Il gioco non ti mette piu' nei panni di Emerald "Deadeye" Flint, ma di William Drake, un nuovo personaggio mai visto fino ad ora. E proprio a differenza del vecchio Flint, Drake e' uno spericolato pilota, anche se piuttosto inesperto e con un tragico passato. L'azione prende parte in una citta' sott'acqua conosciuta come El Topo's Asylum, guidata dal cattivone di turno, chiamato ovviamente 'El Topo'.

Questa volta, parlando del lato giocabilita', tutto sembra andare per il meglio. Aquanox non era un pessimo gioco, ma soffriva di una misera interfaccia e di una giocabilita' ai minimi termini, il tutto coronato da caratterizzazioni ridicole.