Area 51
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La Seconda Guerra Mondiale sembra essere il terreno più fertile su cui seminare le basi di uno sparatutto in prima persona. Un motivo potrebbe essere la vicinanza temporale degli avvenimenti accaduti, che tra l'altro hanno coinvolto direttamente il nostro Paese. Un altro potrebbe essere ricercato nel ruolo dei "cattivi", impersonato senza ombra di dubbio dai nazisti. Fatto sta che è stata realizzata una miriade di titoli ambientati nel periodo che va dal settembre 1939 al 1945, trattandosi spesso di ottimi videogiochi.Midway, invece, ha deciso di andare controcorrente e ambientare questo Area 51 in un futuro prossimo, all'interno nell'omonima base militare statunitense, forse il luogo più chiacchierato e intriso di leggende metropolitane dell'intero pianeta.
Atmosfera d'effetto
L'avventura comincia in una situazione di crisi: un virus non ben noto si è sprigionato all'interno dei laboratori della base infestando uomini ed esseri meno decifrabili. Una volta raccolto l'equipaggiamento (uno scanner, una tuta anticontagio e una pistola che fa tenerezza, se confrontata con cosa avrete l'occasione di utilizzare più avanti) vi troverete immediatamente in una situazione critica, sotto il fuoco di quello che a prima vista si direbbe un uomo. Tuttavia, una volta eliminato il soggetto armato, vi accorgerete immediatamente della strana atmosfera che contraddistingue il gioco: il cadavere scompare, lasciando solo una pozza di liquido colorato a testimonianze dell'avvenuto decesso.
La verità è la fuori
Nella versione anglofona del gioco, la voce del nostro personaggio (che risponde al nome di Ethan Cole, appartenente all'organizzazione HAZMAT, "HAZardous MATerials)") è interpretata da uno che ha avuto parecchio a che fare con questi misteri, ovvero David Duchovny, interprete del Moulder di X-Files. Se la scelta per l'interprete del personaggio buono non poteva essere più azzeccata, lo stesso si può dire per un altro carattere con il quale avrete a che fare più avanti, un alieno la cui voce è prestata da un tale che risponde al nome di Marilyn Manson. Per la versione italiana non è ancora dato sapere chi interpreterà tali parti, ma risulta già evidente la cura con cui sono stati trattati i più piccoli particolari di questo titolo.
Tecnica sopraffina
Ciò che più di ogni altra cosa stupisce di questo Area 51 è la realizzazione tecnica: oltre a un sonoro convincente e a una trama che si preannuncia interessante, il comparto grafico sembra far dimenticare di avere a che fare con l'hardware "limitato" della PS2, offrendo uno spettacolo visivo davvero eccellente: gli effetti luminosi, le animazioni dei personaggi e gli effetti di danneggiamento di ogni singola parte delle ambientazioni sono quanto di meglio si sia visto sulla console marchiata Sony, regalando un'esperienza di gioco davvero convincente. Una menzione particolare se la merita l'effetto di illuminazione della torcia del vostro personaggio, la quale rappresenterà spesso l'unica sorgente luminosa, regalando così un'atmosfera di tensione ed eccitazione impareggiabili.
Potenza di fuoco
Le armi a disposizione del vostro personaggio sono numerose: si parte da una comune pistola (una Desert Eagle) per passare quasi immediatamente a una mitragliatrice, quindi fucili e altre armi convenzionali, per poi ritrovarsi tra le mani futuristici strumenti di dubbia provenienza (aliena oppure avanzata tecnologia terrestre?) come un curioso fucile laser capace di far rimbalzare i proiettili contro le pareti, che si trasformano per l'occasione in sponde utili per colpire eventuali nemici nascosti dietro barriere. A proposito di potenza di fuoco, ad inizio gioco avrete al vostro fianco un team pesantemente armato che risulterà piuttosto efficace nell'eliminare i nemici. Ovviamente non faranno tutto da soli, ma il loro aiuto sarà davvero consistente, mostrando una buona AI. Peccato, però, che il loro contributo sia destinato a svanire presto, una parte sotto il fuoco nemico, il resto a causa del temibile virus.
Infetto!
Come detto, l'Area 51 è stata dichiarata in quarantena a causa dello sprigionarsi di un virus di (ovviamente) ignota genesi, il quale ha fatto numerose vittime tra gli occupanti della base al momento del disastro. Il virus ha infettato anche il nostro Ethan, conferendogli tuttavia dei poteri interessanti, tra cui, per esempio, la capacità di richiamare un'orda di spettri da lanciare contro i nemici, la cui energia vitale verrà trasferita al nostro protagonista. A fare da contorno al tutto vanno menzionati alcuni rebus da risolvere per aprire determinate porte (ad esempio la macabra amputazione del braccio di un cadavere per aprire una porta con controllo delle impronte digitali) e un ritmo che si rivela costantemente incalzante, capace di coinvolgere il giocatore per ore.
Atmosfera d'effetto
L'avventura comincia in una situazione di crisi: un virus non ben noto si è sprigionato all'interno dei laboratori della base infestando uomini ed esseri meno decifrabili. Una volta raccolto l'equipaggiamento (uno scanner, una tuta anticontagio e una pistola che fa tenerezza, se confrontata con cosa avrete l'occasione di utilizzare più avanti) vi troverete immediatamente in una situazione critica, sotto il fuoco di quello che a prima vista si direbbe un uomo. Tuttavia, una volta eliminato il soggetto armato, vi accorgerete immediatamente della strana atmosfera che contraddistingue il gioco: il cadavere scompare, lasciando solo una pozza di liquido colorato a testimonianze dell'avvenuto decesso.
La verità è la fuori
Nella versione anglofona del gioco, la voce del nostro personaggio (che risponde al nome di Ethan Cole, appartenente all'organizzazione HAZMAT, "HAZardous MATerials)") è interpretata da uno che ha avuto parecchio a che fare con questi misteri, ovvero David Duchovny, interprete del Moulder di X-Files. Se la scelta per l'interprete del personaggio buono non poteva essere più azzeccata, lo stesso si può dire per un altro carattere con il quale avrete a che fare più avanti, un alieno la cui voce è prestata da un tale che risponde al nome di Marilyn Manson. Per la versione italiana non è ancora dato sapere chi interpreterà tali parti, ma risulta già evidente la cura con cui sono stati trattati i più piccoli particolari di questo titolo.
Tecnica sopraffina
Ciò che più di ogni altra cosa stupisce di questo Area 51 è la realizzazione tecnica: oltre a un sonoro convincente e a una trama che si preannuncia interessante, il comparto grafico sembra far dimenticare di avere a che fare con l'hardware "limitato" della PS2, offrendo uno spettacolo visivo davvero eccellente: gli effetti luminosi, le animazioni dei personaggi e gli effetti di danneggiamento di ogni singola parte delle ambientazioni sono quanto di meglio si sia visto sulla console marchiata Sony, regalando un'esperienza di gioco davvero convincente. Una menzione particolare se la merita l'effetto di illuminazione della torcia del vostro personaggio, la quale rappresenterà spesso l'unica sorgente luminosa, regalando così un'atmosfera di tensione ed eccitazione impareggiabili.
Potenza di fuoco
Le armi a disposizione del vostro personaggio sono numerose: si parte da una comune pistola (una Desert Eagle) per passare quasi immediatamente a una mitragliatrice, quindi fucili e altre armi convenzionali, per poi ritrovarsi tra le mani futuristici strumenti di dubbia provenienza (aliena oppure avanzata tecnologia terrestre?) come un curioso fucile laser capace di far rimbalzare i proiettili contro le pareti, che si trasformano per l'occasione in sponde utili per colpire eventuali nemici nascosti dietro barriere. A proposito di potenza di fuoco, ad inizio gioco avrete al vostro fianco un team pesantemente armato che risulterà piuttosto efficace nell'eliminare i nemici. Ovviamente non faranno tutto da soli, ma il loro aiuto sarà davvero consistente, mostrando una buona AI. Peccato, però, che il loro contributo sia destinato a svanire presto, una parte sotto il fuoco nemico, il resto a causa del temibile virus.
Infetto!
Come detto, l'Area 51 è stata dichiarata in quarantena a causa dello sprigionarsi di un virus di (ovviamente) ignota genesi, il quale ha fatto numerose vittime tra gli occupanti della base al momento del disastro. Il virus ha infettato anche il nostro Ethan, conferendogli tuttavia dei poteri interessanti, tra cui, per esempio, la capacità di richiamare un'orda di spettri da lanciare contro i nemici, la cui energia vitale verrà trasferita al nostro protagonista. A fare da contorno al tutto vanno menzionati alcuni rebus da risolvere per aprire determinate porte (ad esempio la macabra amputazione del braccio di un cadavere per aprire una porta con controllo delle impronte digitali) e un ritmo che si rivela costantemente incalzante, capace di coinvolgere il giocatore per ore.