Army Men: Sarge's War

di Luca 'Lord Axl' Gambino

In principio c'era la plastica. Altro che pixel. L'infanzia dei bambini dei primi anni '70 è stata caratterizzata da un'invasione di piccole figurine di plastica, immortalati in gesti estremi, in pose "plastiche", se mi perdonate il giro di parole. Chi non ha mai messo le mani sui soldatini dell'Atlantic? Chi non ha mai dato una "schicchera" ad un giocatore del Subbuteo? Altro che Fifa. Altro che Command & Conquer. Lì c'era la vera inventiva. Rovesciavi quintali di soldatini sul pavimento (i più fortunati avevano i plastici) e magari impiegavi ore a metterli in piedi e a disporli sul campo. Poi, magari, ad operazione finita non avevi più nemmeno voglia di giocare e via, di nuovo tutti dentro al baule. Decenni fa in termini di vita, anni luce in termini ludici. Cowboy o indiani, egiziani o romani, verdi o marroni. Altro che pixel.

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Dalla fine degli anni '90 3D0 ha dedicato alcuni titoli, dapprima su PC e via via sulle console di vecchia e nuova generazione, dedicata ai piccoli amici plastificati. Army Men, ecco il nome della serie. Inizialmente la serie aveva assunto forma di strategico in tempo reale, trasponendo sugli elettronici ed isometrici campi di battaglia, la secolare guerra tra verdi e marroni, con i primi capitanati da Sarge, coraggioso e rude guerriero, l'archetipo rambesco ricoperto da una spessa corazzata plastificata. Ovviamente, con il passaggio della serie su console, da sempre "allergica" agli strategici in real time, ha convinto (leggasi costretto), a cambiare i tratti somatici tipici del prodotto originale, spesso sfruttando solamente il brand consolidato per proporre spin off atipici (Air Attack su tutti). Per l'esordio di Army Men su Xbox, la 3D0 Europe ha deciso di incentrare la trama su Sarge, il capo carismatico dei verdi in uno shootem'up in terza persona frenetico e avvincente.

>I verdi, dopo anni di battaglia, sono finalmente riusciti ad avere la meglio sui nemici di sempre: i marroni. Solo un piccolo gruppo di soldati nemici (una "sacca di resistenza" come direbbe un giornalista serio), sembra non voler accettare la resa ai verdi nemici. Agendo nell'ombra, il piccolo gruppo ribelle (Capeggiato dal colonnello Malice), organizza un attentato proprio all'atto della firma della pace tra le due fazioni. Sarge non riesce ad evitare il peggio, arrivando giusto in tempo per raccogliere i cadaveri dei propri amici e della sua bella (Una specie di Barbie, ovviamente). Il piano di Malice è al contempo semplice e letale: conquistare Green Town, depredare tutta la plastica della città e "ristampare" un nuovo esercito di soldati(ni) marroni. A frapporsi tra lui e la realizzazione del diabolico piano, c'è ovviamente Sarge, il cui desiderio di vendetta per la perdita dei suoi amici e della sua amata, lo condurrà attraverso i 12 livelli di gioco previsti, fino alla vittoria finale. Ad aiutarlo nel nobile scopo troveremo un'arsenale di tutto rispetto, a partire dalla carabina dalla munizioni infinita, ma realisticamente poco utile, fino ad arrivare ad armi di precisioni come il fucile da cecchino, o da distruzione di massa, come granate e bazooka.

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La realizzazione tecnica di Sarge War, parte dalla visuale in terza persona donata al nostro protagonista, capace di "lockare" tramite il grilletto sinistro del pad i propri nemici, tenendoli quindi sempre efficacemente sotto mira. La realizzazione grafica vera e propria offre scenari di gioco che spaziano da una Green Town semi diroccata, in uno scenario post-guerra che tanto ricorda quanto visto in giochi come Call of Duty, ad altri di più ampio respiro, che sfruttano abilmente il fatto di dover avere a che fare, in fondo, con dei soldatini. Simpatiche e d'effetto, per l'appunto, si sono rivelate alcune trovate dei level designer che hanno ambientato alcuni livelli di gioco in ambienti che tanto hanno a che vedere con le attività dei "cuccioli d'uomo" in riva al mare. Castelli di sabbia da espugnare, lattine abbandonate dietro cui trovare riparo, saranno solo alcuni degli elementi inseriti nei livelli che formano l'ossatura di Sarge War.

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Per quanto visto in questa preview, il titolo della 3DO si è dimostrato piuttosto ben realizzato ed accattivante, con alcune chicche (i soldatini, quando colpiti dagli avversari, tendono a perdere letteralmente i pezzi della plastica assumendo un aspetto a mò di gruviera) che lo rendono un titolo fresco e appetibile sia dagli aficionados della serie, sia da chi sia alla ricerca di un titolo veloce e frenetico. Aspettiamo quindi di dare un'occhiata più approfondita alla versione completa del gioco, in uscita in Italia proprio in questi giorni.