Army of Two: The 40th Day
di
Ferdinando Saggese
Un paio d'anni fa, Electronic Arts lanciava sul mercato una nuova proprietà intellettuale, uno sparatutto in terza persona fortemente votato al multiplayer cooperativo. I protagonisti di “Army of Two” si chiamavano Elliot Salem e Tyson Rios, due mercenari pronti ad abbracciare la causa del miglior offerente. Le meccaniche di gioco, sviluppate dallo studio interno ad Electronic Arts di Montreal, incoraggiavano la cooperazione tra due giocatori ed ovviamente si esprimevano al meglio su xbox live e playstaion network. A fronte del discreto successo riscosso dalla produzione, i vertici del publisher statunitense hanno deciso di pubblicarne un seguito ambientato in estremo oriente. Salem e Rios si incontreranno a Shangai, dove dovranno fronteggiare il consueto esercito per risolvere una crisi che potrebbe portare ad un conflitto di proporzioni mondiali. Electronic Arts ci ha permesso di visionare in anteprima i primi livelli dall'avventura che ci hanno permesso di intuire quali novità hanno pensato gli sviluppatori per “Army of Two: The 40th Day”.
La prima cosa che abbiamo notato dopo il caricamento del primo livello di gioco é la rinnovata veste grafica. Nonostante qualche rallentamento, sicuramente dovuto ad un codice non ancora ottimizzato, il titolo Electronic Arts ha mostrato i muscoli, in tutti i sensi. I ragazzi di EA Montreal devono aver lavorato molto sul motore grafico, che ora genera immagini più definite, gestisce scenari ricchi di dettaglio e disegna personaggi palestrati come se ne vedono solo nei comics americani. L'engine supporta inoltre nuove feature, che lo rendono più “fisico”, ed un nuovo set di animazioni, alcune delle quali funzionali alla giocabilità. I tratti distintivi del gameplay di “Army of Two: The 40th Day” sono il sistema GPS, integrato nelle caratteristiche maschere indossate da Salem e Rios, ed il particolare sistema di combattimento denominato “Aggro”. Il primo ci fornirà dettagliate informazioni sugli obbiettivi di missione e sul percorso più breve per raggiungerli, mentre il secondo é diretta espressione della vocazione cooperativa del gioco. Scelta una copertura solida, potremo infatti decidere di attirare l'attenzione dei nemici per permettere al nostro compagno di aggirarli furtivamente e coglierli alle spalle.
La visibilità ai nemici sarà indicata da un'apposita barra situata nella parte alta dello schermo, che cambierà colore a seconda dell'esposizione al fuoco nemico. Quando l'indicatore sarà rosso significherà che l'attenzione e completamente rivolta verso di noi, eventualità che lascerà il nostro compagno libero di muoversi, viceversa, quando l'indicatore passerà al blu l'attenzione nemica sarà rivolta verso il nostro compagno, lasciandoci modo di agire indisturbati. Inutile dire che la sapiente gestione di questo sistema ci permetterà di risolvere situazioni complicate dall'inevitabile inferiorità numerica. In alcuni casi sarà inoltre possibile utilizzare mosse cooperative ed apposite animazioni, come la finta resa, che farà abbassare la guardia ai nemici pemettendoci di tendere efficaci imboscate. Dobbiamo dire che i livelli di gioco ci sono sembrati ancora una volta molto lineari e la soluzione di alcune situazioni un filo telefonata, ma siamo sicuri che “Army of Two: The 40th Day” riuscirà a regalare ore di divertimento, anche se meno spensierato che in passato.
I ragazzi di EA Montreal si sono infatti concentrati maggiormente sul carattere dei personaggi e sullo sviluppo della trama, che non si rivelerà il solito pretesto buono solamente per sparare migliaia di proiettili. Badate, le battutacce da caserma ed i continui gesti di intesa trai due personaggi saranno ancora lì a strappar sorrisi, ma la trama del gioco, raccontata tramite le bellissime tavole del fumettista Chris Bachalo, approfondirà maggiormente il rapporto tra Salem e Rios e si svilupperà in un contesto più realistico, più drammatico se vogliamo.
Niente di trascendentale comunque, la produzione Electronic Arts fa del non prendersi troppo sul serio uno dei suoi punti di forza ed é per questo che in quel di Montreal hanno pensato ad una serie di simpatiche iniziative a supporto della produzione. Da qualche tempo é infatti possibile caricare un'immagine sul sito ufficiale per poi importarla nel gioco il giorno dell'uscita. Così come sarà possibile modificare l'aspetto ed il colore delle armi per rendere Salem e Rios i mercenari più cool del pianeta. Certo, trovare un colore che si intoni alle decine di tatuaggi che decorano i corpi dei protagonisti non sarà facile, ma siamo sicuri che l'anima tamarra che vive in ognuno di noi apprezzerà particolarmente l'editor sviluppato appositamente per modificare i contenuti di gioco.
La prima cosa che abbiamo notato dopo il caricamento del primo livello di gioco é la rinnovata veste grafica. Nonostante qualche rallentamento, sicuramente dovuto ad un codice non ancora ottimizzato, il titolo Electronic Arts ha mostrato i muscoli, in tutti i sensi. I ragazzi di EA Montreal devono aver lavorato molto sul motore grafico, che ora genera immagini più definite, gestisce scenari ricchi di dettaglio e disegna personaggi palestrati come se ne vedono solo nei comics americani. L'engine supporta inoltre nuove feature, che lo rendono più “fisico”, ed un nuovo set di animazioni, alcune delle quali funzionali alla giocabilità. I tratti distintivi del gameplay di “Army of Two: The 40th Day” sono il sistema GPS, integrato nelle caratteristiche maschere indossate da Salem e Rios, ed il particolare sistema di combattimento denominato “Aggro”. Il primo ci fornirà dettagliate informazioni sugli obbiettivi di missione e sul percorso più breve per raggiungerli, mentre il secondo é diretta espressione della vocazione cooperativa del gioco. Scelta una copertura solida, potremo infatti decidere di attirare l'attenzione dei nemici per permettere al nostro compagno di aggirarli furtivamente e coglierli alle spalle.
La visibilità ai nemici sarà indicata da un'apposita barra situata nella parte alta dello schermo, che cambierà colore a seconda dell'esposizione al fuoco nemico. Quando l'indicatore sarà rosso significherà che l'attenzione e completamente rivolta verso di noi, eventualità che lascerà il nostro compagno libero di muoversi, viceversa, quando l'indicatore passerà al blu l'attenzione nemica sarà rivolta verso il nostro compagno, lasciandoci modo di agire indisturbati. Inutile dire che la sapiente gestione di questo sistema ci permetterà di risolvere situazioni complicate dall'inevitabile inferiorità numerica. In alcuni casi sarà inoltre possibile utilizzare mosse cooperative ed apposite animazioni, come la finta resa, che farà abbassare la guardia ai nemici pemettendoci di tendere efficaci imboscate. Dobbiamo dire che i livelli di gioco ci sono sembrati ancora una volta molto lineari e la soluzione di alcune situazioni un filo telefonata, ma siamo sicuri che “Army of Two: The 40th Day” riuscirà a regalare ore di divertimento, anche se meno spensierato che in passato.
I ragazzi di EA Montreal si sono infatti concentrati maggiormente sul carattere dei personaggi e sullo sviluppo della trama, che non si rivelerà il solito pretesto buono solamente per sparare migliaia di proiettili. Badate, le battutacce da caserma ed i continui gesti di intesa trai due personaggi saranno ancora lì a strappar sorrisi, ma la trama del gioco, raccontata tramite le bellissime tavole del fumettista Chris Bachalo, approfondirà maggiormente il rapporto tra Salem e Rios e si svilupperà in un contesto più realistico, più drammatico se vogliamo.
Niente di trascendentale comunque, la produzione Electronic Arts fa del non prendersi troppo sul serio uno dei suoi punti di forza ed é per questo che in quel di Montreal hanno pensato ad una serie di simpatiche iniziative a supporto della produzione. Da qualche tempo é infatti possibile caricare un'immagine sul sito ufficiale per poi importarla nel gioco il giorno dell'uscita. Così come sarà possibile modificare l'aspetto ed il colore delle armi per rendere Salem e Rios i mercenari più cool del pianeta. Certo, trovare un colore che si intoni alle decine di tatuaggi che decorano i corpi dei protagonisti non sarà facile, ma siamo sicuri che l'anima tamarra che vive in ognuno di noi apprezzerà particolarmente l'editor sviluppato appositamente per modificare i contenuti di gioco.
Army of Two: The 40th Day
Army of Two: The 40th Day
"Army of Two: The 40th Day" promette bene. I ragazzi di EA Montreal hanno ascoltato le critiche mosse al primo capitolo della serie da stampa e pubblico ed hanno sviluppato un gioco più maturo, sotto tutti i punti di vista. La trama dovrebbe approfondire il rapporto trai personaggi in un contesto più realistico, le meccaniche di gioco faranno la felicità di chi ama il multiplayer cooperativo e le nuove feature del motore grafico appagheranno chi cerca un prodotto tecnicamente all'avanguardia. Rimandiamo comunque qualsiasi commento alla recensione che dovrebbe attirare la vostra attenzione verso fine Gennaio, badate bene comunque, potrebbe cogliervi alle spalle molto, ma molto prima. Lettore avvisato...