Assassin's Creed Odyssey

Assassin's Creed Origins ha rappresentato quella boccata d'aria fresca di cui la serie aveva bisogno. Dopo un anno di pausa dato a tutti i team che storicamente ruotano attorno allo sviluppo di questo brand, Ubisoft è tornata alla solita cadenza annuale e, dopo l'Antico Egitto dello scorso anno, è tempo di muoversi all'interno della penisola del Peloponneso.

Un lungo trailer di gameplay mostrato durante la recente conferenza di Ubisoft ci ha infatti permesso di vedere Assassin's Creed: Odyssey, la nuova incarnazione della serie che arriverà sulle nostre console e PC a partire dal prossimo 5 ottobre.

Un viaggio tra storia e cultura

Visto il lasso temporale così ampio, la prima cosa che abbiamo appurato è l'esatto posizionamento di questo capitolo nella timeline della serie. Di fatto, posizionandosi all'inizio della Guerra del Peloponneso (431 a.c.) il gioco si tramuta in un vero e proprio prequel di Origins. Niente assassini ne templari, per una storia che secondo il nostro punto di vista sta coraggiosamente prendendo le distante dal passato per riuscire ad abbracciare una filosofia differente anche sotto l'aspetto narrativo.

Tuttavia, è bene sottolineare che è già stata confermata la presenza - per quanto riguarda la parte del presente - di Layla Hassan, e siamo certi che i collegamenti con i tanti elementi ancora sospesi all'interno della narrativa della saga, inizieranno ad avere qualche risposta.

Un Arcipelago affascinante

Sono bastati davvero pochissimi istanti di filmato per innamorarci immediatamente di questo nuovo setting. Grazie ad una serie di brevissimi fotogrammi mostrati nel video di gameplay abbiamo potuto notare come gli sviluppatori abbiano realizzato tutte quelle isole dell'Egeo che hanno reso famosa la terra ellenica.

Sotto l'aspetto estetico il gioco potrebbe regalare spunti davvero interessanti. La cultura ateniese è stata in grado, infatti, di partorire interessanti elementi sotto tantissimi aspetti della società: una religione sviluppata e amalgamata dalla presenza di profonde creature mitologiche, una fervente e attiva vista politica all'interno delle Polis e un'epica che ancora oggi è elemento di ispirazione per moltissimi lavori.

La nostra speranza è che gli sviluppatori riescano a cogliere l'essenza di tutti questi elementi così centrali all'interno della cultura ellenica, e amalgamandoli tra loro riesca a creare un ecosistema intrigante e piacevole da esplorare e scoprire. Visto l'ottimo lavoro svolto su Origins, noi siamo decisamente fiduciosi.

D'altronde sono bastati appena 8 minuti di filmato per dimostrare quanto la cura nella realizzazione estetica e architettonica nella ricreazione di un dato periodo storico, sia uno dei focus principali da parte dei team che lavorano alla serie, e Quebec non fa eccezione.

Gameplay rinnovato

Come era lecito immaginarsi, non ci sono cambiamenti epocali all'interno del gameplay. Una scelta scontata che serve a dare continuità (giustamente) a quanto già affrontato nel precedente capitolo. Ancora una volta ci troveremo davanti ad una struttura classica da open world in terza persona, con tantissimi elementi che richiamano il gioco di ruolo.

Una transizione che si fa ancora più netta grazie ad una serie di novità piuttosto interessanti. In primis la presenza di due personaggi: Alexios e Kassandra, entrambi discendenti della stirpe di Leonida. La scelta sarà principalmente estetica a quanto pare, dato che entrambi i protagonisti condividono la stessa storia da reietti che, dopo essere stati allontani, tornano per vendicarsi.

Una storia che sarà plasmata come non mai sulle scelte del giocatore. I dialoghi saranno arricchiti di scelte multiple, si potranno instaurare rapporti affettivi, di amicizia e soprattutto si potrà parteggiare per differenti fazioni. Quello che decideremo andrà così ad influire sulla storia e sull'evolversi della narrativa. Inoltre sono state presentate le battaglie su larga scala che, oltre ad un bell'effetto scenico, stando a quello che dicono gli sviluppatori andranno ad influire in maniera determinante sull'ambiente di gioco. All'interno di questi epici scontri scenderanno in campo anche gli eroi, personaggi molto forti (e magari conosciuti) che daranno del vero filo da torcere ai nostri protagonisti. Una scelta di rottura rispetto al passato, ma che siamo davvero curiosi di capire come si evolverà in termini pratici.

Anche sotto l'aspetto del gameplay qualche cambiamento c'è stato. Il combat system si basa ancora una volta su quello che abbiamo già imparato a padroneggiare in Origins, con l'aggiunta ovviamente di tutta una serie di nuovi poteri dati dai tre rami di abilità che sono apparsi nel video. La barra che governa questa abilità è inoltre cambiata ed ora è divisa in sezioni; a quanto pare ogni abilità dovrebbe consumarne una porzione variabile, cosa che potrebbe rendere un filo più profondi i combattimenti. Anche qui però, solamente una prova con mano ci dirà se qualcosa è effettivamente cambiato.

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Parlando di equipaggiamento, invece, nulla sembra cambiato. Il loot è sempre governato da una variabilità degli oggetti che vanno a modificare le nostre statistiche oltre che l'aspetto estetico.

Cosa ci aspettiamo?

Difficile evincere molto di più analizzando quello che Ubisoft ha deciso di mostrare. Quello che ci aspettiamo ovviamente è che a fronte di una storia così plasmabile, le missioni secondarie risultino più varie e profonde, dato che quest'ultime erano uno dei pochissimi nei di Origins. Torneranno anche le battagliere navali e l'esplorazione subacquea, grazie soprattutto alla predisposizione dell'ambientazione.

Odyssey sembra quindi rappresentare una naturale evoluzione di quell'Origins che ha letteralmente spazzato via in termini il passato della saga. I fan possono dormire sonni tranquilli? Aspettiamo la prima prova, ma per ora non c'è da preoccuparsi.