Assassin's Creed: Revelations
di
Roberto Vicario
Giusto per citare un esempio nelle sequenza da noi giocata dovevamo rincorre una barca di Templari prima che arrivassero all'ubicazione della chiave. Oltre a trovare il giusto tempismo per saltare su archi e capitelli diroccati nei meandri delle rovine di Istanbul, dovevamo prestare attenzione alle bombe lanciati dai nemici dal fiume sottostante con relativa distruzione dell'ambiente circostante. Seppur molto “scriptate” queste scene ci hanno lasciato letteralmente senza fiato e concentratissimo sul non sbagliare la minima azione, insomma una vera goduria. Una volta recuperata la chiave partirà un flashback giocato in cui torneremo nei panni di Altair a Masyaf subito dopo l'uccisione del sommo maestro. Queste ricordi comporranno un mosaico che, una volta ordinato, ci svelerà tutti i segreti sul passato di Altair e sull'importanza di queste chiavi. Piccola nota a margine: nessuno dei personaggi presenti nei precedenti capitoli farà comparsa in questo terzo capitolo ad eccezione di un cattivo decisamente odiato in un piccolo cameo di cui ovviamente non vi sveliamo l'identità.
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PANORAMI DA CARTOLINA
Esaurite tutte le novità degli aspetti narrativi e di gameplay spendiamo qualche parola sull'aspetto tecnico del gioco. L'engine grafico pur rimanendo invariato é stato ulteriormente ripulito per rendere l'azione di gioco più fluida e piacevole alla vista. I panorami che possiamo ammirare dalle torri della città sono di sicuro impatto e la minuziosa ricerca di una veridicità storica nella costruzione di Istanbul é assolutamente certosina e all'altezza di quella fatta per le città precedentemente digitalizzate negli altri capitolo.
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Inoltre tornano le schede informative sia sui luoghi più importanti che sui personaggi ( tutti realmente esistiti ) così da dare una sorta conoscenza anche a chi non mastica la storia. Dove però gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente é nello sviluppo delle espressioni facciali. L'utilizzo del mocap, stessa tecnologia usata per L.A. Noire, assicura dei volti espressivi come mai prima d'ora nella serie che si faranno apprezzare tantissimo soprattutto nelle cut scene in cui avremo diversi primi piani sui personaggi.
A destare, come da tradizione nelle serie, qualche perplessità sono i combattimenti all'arma bianca, del tutto simili alle precedenti versioni e dominati dalla prontezza di riflessi con cui portare correttamente a termine i vari eventi in Quick Time. Inoltre abbiamo notato come anche in questo caso ci si trovi davanti ad un gioco con poco picchi impegnativi ma che per il resto della sua durata (ancora sconosciuta) risulta assolutamente abbordabile a tutti i tipi di videogiocatore. Citazione conclusiva destinata al comparto audio che nella nostra prova era già localizzato in lingua italiana e di discreta fattura. Abbiamo notato che la voce di Ezio é cambiata, questo perché avendo 50 anni gli sviluppatori hanno deciso di donare al personaggio una voce più da uomo maturo che da ragazzo, scelta che magari farà storcere il naso ai fan dell' ultimo Auditore che ma che risulta in fin dei conti assolutamente plausibile.
PANORAMI DA CARTOLINA
Esaurite tutte le novità degli aspetti narrativi e di gameplay spendiamo qualche parola sull'aspetto tecnico del gioco. L'engine grafico pur rimanendo invariato é stato ulteriormente ripulito per rendere l'azione di gioco più fluida e piacevole alla vista. I panorami che possiamo ammirare dalle torri della città sono di sicuro impatto e la minuziosa ricerca di una veridicità storica nella costruzione di Istanbul é assolutamente certosina e all'altezza di quella fatta per le città precedentemente digitalizzate negli altri capitolo.
Inoltre tornano le schede informative sia sui luoghi più importanti che sui personaggi ( tutti realmente esistiti ) così da dare una sorta conoscenza anche a chi non mastica la storia. Dove però gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente é nello sviluppo delle espressioni facciali. L'utilizzo del mocap, stessa tecnologia usata per L.A. Noire, assicura dei volti espressivi come mai prima d'ora nella serie che si faranno apprezzare tantissimo soprattutto nelle cut scene in cui avremo diversi primi piani sui personaggi.
A destare, come da tradizione nelle serie, qualche perplessità sono i combattimenti all'arma bianca, del tutto simili alle precedenti versioni e dominati dalla prontezza di riflessi con cui portare correttamente a termine i vari eventi in Quick Time. Inoltre abbiamo notato come anche in questo caso ci si trovi davanti ad un gioco con poco picchi impegnativi ma che per il resto della sua durata (ancora sconosciuta) risulta assolutamente abbordabile a tutti i tipi di videogiocatore. Citazione conclusiva destinata al comparto audio che nella nostra prova era già localizzato in lingua italiana e di discreta fattura. Abbiamo notato che la voce di Ezio é cambiata, questo perché avendo 50 anni gli sviluppatori hanno deciso di donare al personaggio una voce più da uomo maturo che da ragazzo, scelta che magari farà storcere il naso ai fan dell' ultimo Auditore che ma che risulta in fin dei conti assolutamente plausibile.
Assassin's Creed: Revelations
Assassin's Creed: Revelations
Nonostante lo scetticismo iniziale per l'ennesimo capitolo su Ezio Auditore, Assassin's Creed: Revelations si é rivelato un titolo ampio e completo, che riesce a migliorare ed espandere quanto fatto nei precedenti capitoli. Un ulteriore acquisto obbligato che si inserisce nella lista di must have di queste vacanze natalizie. Appuntamento a novembre per la conclusione della saga degli Auditore.