Assassin's Creed Syndicate
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Dopo i numerosi problemi che Assassin's Creed: Unity ha avuto dopo l'uscita dello scorso anno, Ubisoft si é trovata per la prima volta in assoluto davanti ad una mandria inferocita di haters che hanno rovesciato addosso al brand tantissime critiche.
Inutile negare come quest'anno, con l'arrivo di Assassin's Creed Syndicate, la serie sia davanti ad una svolta molto importante. Riuscirà a riconquistare i fan arrabbiati e delusi? siamo volati sino a Londra per scoprirlo…
Assassini dalla doppia personalità
Dell'ambientazione di questo capitolo e dei protagonisti attraverso cui vivremo la storia, ve ne abbiamo già ampiamente parlato all'interno del nostri hands on fatti in quel di Milano e Colonia. In questo nuovo provato ci concentriamo invece sul gameplay puro, parlandovi dei differenti approcci che avranno i due fratelli Frye e dell'open world pensato dal team di sviluppo all'interno di una grigia ma altamente iconica capitale inglese di fine ‘800.
In quel di Londra abbiamo potuto giocare due sequenze che andranno a comporre i vari capitoli del gioco, e più precisamente la tre e la sette. Due passaggi profondamente diversi tra loro che ci hanno permesso di apprezzare e toccare con mano i differenti stili di approccio che avremo in base al personaggio scelto.
Prima però, uno degli sviluppatori presenti all'evento, ci ha raccontato qualcosa di più sulla trama e sui personaggi. Jacob ed Evie sono due ragazzi che arrivano a Londra nonostante gli sia stato caldamente sconsigliato. Questa scelta avrà un forte impatto nelle prime sequenze di questo nuovo Assassin's Creed.
Dal trailer presentato abbiamo inoltre avuto modo di scoprire il villain principale, un uomo baffuto - di cui ovviamente non vi riveliamo nulla - che ci ha ricordato, in maniera piuttosto netta, quei tipici personaggi inglesi dipinti molto spesso con estrema lucidità nei film di Guy Ritchie.
Passando al gameplay, la prima sequenza giocata era all'interno del malfamato quartiere di Whitechapel. Il nostro compito era quello di portare a compimento diverse missioni per abbassare la reputazione della banda dei Blighters (nostri rivali) e trasformare la zona in un territorio dei Rooks, la gang fondata dai fratelli Frye.
L'impostazione scelta dagli sviluppatori in questo capitolo ci é sembrata sin da subito molto più aperta che in passato, dando davvero la sensazione di trovarsi all'interno di un open world. Sulla mappa vengono segnalate le varie icone delle missioni principali e di quelle secondarie, e sta a noi scegliere quando avvicinarci all'obiettivo per far partire la quest selezionata. Da Unity é stato ripreso il sistema di difficoltà, e questo vuol dire che ogni singola sfida sarà rappresentata da un livello consigliato con il quale affrontarla. Ovviamente, per migliorare il nostro livello dovremo implementare l'arsenale dei fratelli e far salire le loro caratteristiche, ma di questo ve ne parliamo tra poco.
Tornando alle missioni dobbiamo ammettere di esserci davvero divertiti a giocare alcune piccole varianti di compiti già affrontati in passato. La più particolare é quella legata all'aiuto del capo della polizia corrotto. In diverse occasioni ci verrà chiesto di prelevare, vivi, alcuni soggetti e portarli con discrezione alla carrozza della polizia. Questo tipo di missione risalta in maniera incredibile il nuovo approccio stealth, ora più marcato, fluido e sensato, soprattutto se si usa Evie.
Inoltre, tra le nuove mosse possibili, ci sarà quella di prendere in ostaggio dei nemici arrivando di soppiatto alle loro spalle e puntando la lama verso la loro schiena, solo così ci seguiranno senza aprire botta.
Altra missione che abbiamo apprezzato é stata quella in cui ci veniva chiesto di salvare dei bambini da una fabbrica in cui venivano sfruttati. A differenza di quella precedente, qui l'approccio potrà essere anche più aggressivo. Scegliere un atteggiamento più diretto vorrà dire impattare con il nuovo sistema di combattimento che finalmente si é rivelato più dinamico e divertente.
I nemici ora attaccano anche alle spalle e in maniera più dinamica. Al tasto dell'attacco c'é quello ormai conosciuto del contrattacco e quello che serve per rompere la difesa. Sebbene ci sia una certa ripetizione nelle animazioni base, dobbiamo ammettere di essere rimasti piacevolmente colpiti dal ritmo e dalla fluidità degli scontri, ora finalmente più dinamici e divertenti da giocare. Inoltre, nonostante la presenza - ancora- di qualche passaggio a vuoto, l'IA dei nemici ci é sembrata piuttosto solida, elemento molto importante per la serie visti i trascorsi.
Una volta che avremo liberato le zone dall'oppressione della gang rivale, arriveremo allo scontro diretto con il capo di quel quartiere e questo porterà a quelle mega risse già viste anche nel trailer di presentazione. Nella fattispecie, durante il nostro hands on, lo scontro con il boss della zona di Whitechapel ci ha permesso di sbloccare un treno (diventato nostro) e il rampino.
Questi appena citati sono altri due elementi molto importanti all'interno dell'economia del nuovo Assassin's Creed: Syndicate.
Il rampino sembra sia stato perfettamente integrato nelle meccaniche del gioco
Il primo sarà una sorta di base in perenne movimento per le rotaie di Londra. All'interno di esso potremo gestire la nostra gang. Compiendo missioni primarie e secondarie, la lealtà dei nostri uomini salirà, e questo ci permetterà di sbloccare delle migliorie come avere più uomini al nostro seguito, avere rifornimenti sul campo e molto altro ancora.
Il rampino invece sembra sia stato perfettamente integrato nelle meccaniche di Assassin's Creed. Usarlo é estremamente comodo e una volta che avrete preso dimestichezza con l'arnese, non ne farete più a meno. Inoltre servirà anche in combattimento, dato che tendendolo tra i muri di due palazzi lo potremo utilizzare per planare su o sui malcapitati di turno.
Decisamente meno intriganti ci sono sembrate le carrozze. Nonostante un sistema di guida tutto sommato semplice, dobbiamo ammettere che la fisica che governa il mezzo non ci ha per nulla entusiasmato, con questi cavalli in grado di abbattere qualsiasi tipo di ostacolo che più di una volta ci hanno fatto sorridere.
Oltre a queste particolarità ritroveremo anche missioni più classiche come quelle di pedinamento (ora anche in carrozza) o di conquista di territori senza dimenticare le immancabili indagini.
Come é dura la vita dell'assassino..
Un tratto distintivo della saga é sempre stato il quantitativo di contenuti presenti all'interno dei vari ambienti di gioco. Anche Londra, non si sottrae a questa importante caratteristica, e giocando la settima sequenza in maniera più blanda abbiamo avuto la possibilità di perderci per le strade di della capitale e scoprire i suoi segreti.
Oltre ai classici collezionabili tra cui casse e note volanti, oppure i soliti punti di sincronizzazione, il gioco ci offrirà un nutrito numero di missioni secondarie che ci daranno la possibilità di arricchire il nostro patrimonio personale e guadagnare nuovi punti esperienza da spendere all'interno degli skill tree dei nostri due protagonisti.
Buona parte di queste missioni saranno commissionate da personaggi realmente esisti all'epoca, altro elemento molto importante all'interno della saga. Senza incappare in pericolosi spoiler, possiamo dirvi che faremo la conoscenza di Charles Dickens, Alexander Graham Bell e persino Karl Marx.
Tutte queste missioni, come detto, serviranno per migliorare i nostri personaggi. A livello di esperienza potremo spendere i punti guadagnati all'interno di tre skill tree specifici, ognuno con le sue caratteristiche e con alcuni elementi più votati allo stealth e altri all'azione. Inoltre, non mancherà la possibilità di comprare nuove armi, oppure addirittura di “craftarle” una volta che avremo recuperato tutto il materiale necessario. In linea di massima, dobbiamo ammettere che anche sotto questo aspetto il titolo ci é sembrata più che una rivoluzione, una evoluzione e un miglioramento di quanto visto in Unity.
Passando invece a discorsi più tecnici possiamo dire che, memori degli errori fatti in passato, gli sviluppatori ci hanno proposto una build estremamente fluida, con le corse acrobatiche gestite perfettamente dalle nuove animazioni e una serie di movimenti ora decisamente più naturali rispetto al passato. Inoltre, la possibilità di scegliere quasi sempre in maniera libera attraverso la pressione di un tasto, se utilizzare Evie o Jacob ci darà sempre la possibilità di affrontare in maniera molto diversa la missione, e tutto questo é perfettamente supportato da abilità e animazioni dei personaggi.
Certo, questa fluidità ha sacrificato un pochettino il motore grafico che, senza ombra di dubbio, appare decisamente meno definito e pulito rispetto a quello di Unity. Anche la quantità di personaggi é sensibilmente diminuita…cosa che si può notare ad occhio nudo sin da subito.
In generale comunque possiamo affermare che Assassin's Creed: Syndicate rimane un titolo assolutamente affascinante da guardare in movimento, grazie soprattutto ad una direzione artistica impeccabile. La Londra riprodotta in forma digitale da Ubisoft é davvero incredibile, e avendo avuto la possibilità di scalare luoghi iconici come il Big Ben, possiamo dirvi che lo stupore e la soddisfazione hanno raggiunto vette davvero alte.
Tuttavia, quello che apprezziamo maggiormente, é sicuramente la cura nei dettagli che in più di un'occasione ci ha spinto ad addentrarci in vicoli piccoli e ammirare bambini che giocano, venditori di bancarelle, spazzacamini sui tetti e molto altro ancora. Vi assicuriamo che l'epoca vittoriana si respira davvero a pieni polmoni.
Con tutte queste novità la nostra prova su Assassin's Creed: Syndicate si é conclusa nella soddisfazione generale. Pur non mostrando nessuna vera e propria rivoluzione, quello che hanno fatto gli sviluppatori é stato andare a migliorare e sistemare quello che secondo molti non aveva funzionato l'anno scorso, offrendo così un prodotto più solido sotto l'aspetto tecnico e vario sotto quello ludico. Basterà? lo scopriremo a ottobre quando, insieme all'uscita del gioco, arriverà anche la nostra recensione.