Aurora Watching
di
Una scena di Codice Swordfish recitava "Puoi togliere una donna dal fango, ma non puoi togliere il fango che è dentro di lei". Un modo come un altro, nemmeno tanto elegante, per dire che pur cercando di cambiare radicalmente le cose, un certo tuo modo di essere, te lo porterai sempre dentro. Un po' come questo Aurora Watching che sebbene rinneghi nel titolo i suoi due fratelli più illustri, ma non per questo più belli, ne porta in dote alcune delle caratteristiche che hanno in qualche modo segnato lo sviluppo di questa serie. I titoli di cui parliamo risalgono rispettivamente al Febbraio dell'anno 2000 (Gorky 17) e nel più recente Luglio 2004 (Gorky Zero). Ma se il primo riprendeva alla lontana le arie di quel Jagged Alliance che ai tempi era il punto di riferimento dei titoli tattico-strategici di un certo tipo, il suo seguito ideale rinnegava in parte quanto precedentemente visto, puntando maggiormente su un approccio più action e dotandolo ovviamente di un comparto tecnico-estetico quanto meno coerenti con quanto offerto dal mercato. Pur con questi presupposti, però, Gorky Zero non riusciva a dare quel qualcosa in più per farlo risaltare dal marasma di prodotti stagnanti nella mediocrità. Memori dei precedenti errori, i Metropolis Software (già responsabili di Gorky Zero), hanno deciso di aggiungere a questo Aurora Watching quel qualcosa in più che possa finalmente riuscire a togliere quel "fango" di cui abbiamo parlato ad inizio articolo. Per fare questo ha deciso comunque di non rinnegare completamente il più recente passat, richiamando in servizio quel Cole Sullivan che, facendo un po' il verso a Sam Fisher, si ergeva a protagonista dello sfortunato titolo.
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Aurora Watching parte con il piede giusto, grazie ad una trama ben congegnata che prende vita allorquando la CIA scopre attraverso i suoi satelliti, un complesso militare fino ad ora sconosciuto. A questo punto è arrivato il momento di richiamare in servizio proprio quel Cole Sullivan che subito dopo la chiusura di Gorky Zero si era allontanato dal servizio trovando conforto nell'alcohol. Ma siccome due è meglio di uno, i Metropolis hanno deciso di creare un degno alter-ego al nostro eroe, tale Jacek Parecki, la cui figura sembra stagliarsi dietro la costruzione e la direzione del complesso militare. E' questa la prima, ma non ultima, piacevole sorpresa di Aurora Watching che nei 4 livelli testati ha lasciato intravedere numeroso migliorie rispetto ai precedenti capitoli, evidenziando anche notevoli potenzialità che, ci si augura, possano essere affinate e potenziate da qui al 18 Marzo prossimo, data in cui Aurora Watching vedrà finalmente la luce.
In particolare ha colpito un buon sistema di controllo che ha affiancato all'impostazione già vista in Gorky Zero, alcune caratteristiche prese direttamente da titoli quali Splinter Cell e affini, come la regolazione dell'andatura di Sullivan agendo sulla rotellina del mouse e più indirettamente, si è deciso di votare questo AW ad un approccio sicuramente più stealth e tattico grazie anche alla possibilità di poter cambiare a piacimento l'inquadratura di gioco. Sarà possibile, infatti, tramite la semplice pressione di un tasto, posizionare la telecamere direttamente alle spalle del protagonista o a "volo d'uccello" per poter studiare al meglio la posizione e i movimenti degli avversari e decidere di conseguenze le migliori azioni da svolgere. Non si preoccupino, però, gli amanti dell'azione più pura, perché ovviamente la maggiore libertà d'azione concessa al giocatore passa inevitabilmente anche per la possibilità di poter agire con meno "tatto", facendo leva su un arsenale più che adeguato e su comandi che, prove alla mano, si sono rivelati piuttosto soddisfacenti. A garantire anche una certa varietà di gameplay, arriva anche la possibilità di poter condurre mezzi e veicoli, così come dimostrato nella versione dimostrativa testata in sede di anteprima. Buone notizie arrivano anche dal reparto tecnico che vede un migliorato motore grafico e fisico (questa volta l'Havok è stato messo da parte in favore del Renderware), che forse non riusciranno a regalare ad Aurora Watching l'assoluta eccellenza, ma che sicuramente lo pongono un gradino avanti rispetto al suo più recente passato, a patto che però, nel mese che ci separa dalla sua uscita, vengano corrette alcune animazioni non riuscitissime che potrebbero incidere negativamente in un quadro generale altrimenti buono. Insomma, Aurora Watching non si pone sicuramente in diretta competizione con quei mostri sacri di Sam Fisher e Snake, ma sicuramente si propone come una valida alternativa "economica", dato il suo contenuto prezzo di vendita, che lo vedrà dal prossimo 18 Marzo a soli 19,90 in tutti gli usuali canali di vendita.
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Aurora Watching parte con il piede giusto, grazie ad una trama ben congegnata che prende vita allorquando la CIA scopre attraverso i suoi satelliti, un complesso militare fino ad ora sconosciuto. A questo punto è arrivato il momento di richiamare in servizio proprio quel Cole Sullivan che subito dopo la chiusura di Gorky Zero si era allontanato dal servizio trovando conforto nell'alcohol. Ma siccome due è meglio di uno, i Metropolis hanno deciso di creare un degno alter-ego al nostro eroe, tale Jacek Parecki, la cui figura sembra stagliarsi dietro la costruzione e la direzione del complesso militare. E' questa la prima, ma non ultima, piacevole sorpresa di Aurora Watching che nei 4 livelli testati ha lasciato intravedere numeroso migliorie rispetto ai precedenti capitoli, evidenziando anche notevoli potenzialità che, ci si augura, possano essere affinate e potenziate da qui al 18 Marzo prossimo, data in cui Aurora Watching vedrà finalmente la luce.
In particolare ha colpito un buon sistema di controllo che ha affiancato all'impostazione già vista in Gorky Zero, alcune caratteristiche prese direttamente da titoli quali Splinter Cell e affini, come la regolazione dell'andatura di Sullivan agendo sulla rotellina del mouse e più indirettamente, si è deciso di votare questo AW ad un approccio sicuramente più stealth e tattico grazie anche alla possibilità di poter cambiare a piacimento l'inquadratura di gioco. Sarà possibile, infatti, tramite la semplice pressione di un tasto, posizionare la telecamere direttamente alle spalle del protagonista o a "volo d'uccello" per poter studiare al meglio la posizione e i movimenti degli avversari e decidere di conseguenze le migliori azioni da svolgere. Non si preoccupino, però, gli amanti dell'azione più pura, perché ovviamente la maggiore libertà d'azione concessa al giocatore passa inevitabilmente anche per la possibilità di poter agire con meno "tatto", facendo leva su un arsenale più che adeguato e su comandi che, prove alla mano, si sono rivelati piuttosto soddisfacenti. A garantire anche una certa varietà di gameplay, arriva anche la possibilità di poter condurre mezzi e veicoli, così come dimostrato nella versione dimostrativa testata in sede di anteprima. Buone notizie arrivano anche dal reparto tecnico che vede un migliorato motore grafico e fisico (questa volta l'Havok è stato messo da parte in favore del Renderware), che forse non riusciranno a regalare ad Aurora Watching l'assoluta eccellenza, ma che sicuramente lo pongono un gradino avanti rispetto al suo più recente passato, a patto che però, nel mese che ci separa dalla sua uscita, vengano corrette alcune animazioni non riuscitissime che potrebbero incidere negativamente in un quadro generale altrimenti buono. Insomma, Aurora Watching non si pone sicuramente in diretta competizione con quei mostri sacri di Sam Fisher e Snake, ma sicuramente si propone come una valida alternativa "economica", dato il suo contenuto prezzo di vendita, che lo vedrà dal prossimo 18 Marzo a soli 19,90 in tutti gli usuali canali di vendita.