Azurik: Rise of Perathia
WHAT A WONDERFUL WORLD
In effetti Perathia altro non é che un delicatissimo e perfetto ecosistema che vive mantenendo un equilibrio costante tra i sei regni dei sei diversi elementi e supplendo, grazie a ciò, a ogni tipo di necessità per i suoi abitanti. Questo ecosistema é retto da macchine dotate di intelligenza artificiale, a loro volta controllate dai sopra citati dischi di controllo. Ed é appunto a causa della sparizione di uno di questi che Perathia, ormai da cento anni, sta, lentamente, morendo. Due uomini, due guardiani, dovranno dunque partire, uno avrà il cuore puro, l'altro un cuore malvagio. I due uomini (Balthazar e Azurik) in questa loro ricerca distruggeranno per errore tutti i sacri dischi di controllo, sancendo così il destino finale di tutto l'affascinante mondo di Perathia... o almeno così sembra..
Il mondo fantastico che ci troveremo a percorrere in lungo e in largo nei panni di Azurik é immenso, coinvolgente e quasi ammaliante (o perlomeno così speriamo). Questa vastità dell'ambientazione viene comprovata non solo dalla varietà delle locazioni, ma anche da tutta una serie di dati forniti dagli sviluppatori che sottolineano l'attenzione ai dettagli da parte dei ragazzi della Adrenium. I dati che ci presentano sono piuttosto "massicci": in tutto ci sono sei regni, uno per elemento, ognuno dei quali sembra essere suddiviso in ventidue diversi livelli, per un totale complessivo di ben duemila acri da percorrere, ma la cosa più interessante é che tra una locazione e l'altra, tra un mondo e l'altro, non ci sarà la ben che minima interruzione dovuta a caricamenti, il che dovrebbe consentire di vivere un'esperienza piuttosto immersiva, un contatto diretto con Perathia
Anche i dati di "contorno", per così dire, sono piuttosto impressionanti: alla Adrenium garantiscono che ogni singolo fotogramma del gioco conterrà trecentomila poligoni con texture e che ogni singola creatura sara composta da svariate centinaia di poligoni; anche il comparto audio non sembra meno curato, sia per gli effetti, sia per la colonna sonora. Azurik: Rise of Perathia sfrutta appieno i sessantaquattro canali audio 3D dell'Xbox per la componente dei suoni ambientali, mentre la colonna sonora é stata eseguita da un'orchestra composta da ben settanta strumentisti e diretta da Jeremy Soule (si tratta di quarantacinque minuti di registrazione). Ogni scenario, poi, é stato preparato con minuziosa attenzione per i particolari e con una sorta di diligenza nel rendere il "realismo fantastico" dei luoghi, tanto che ogni scenario é stato prima disegnato a mano, quasi "in toto", per dare un'idea ai realizzatori delle forme e della gamma di colori da utilizzare
In effetti Perathia altro non é che un delicatissimo e perfetto ecosistema che vive mantenendo un equilibrio costante tra i sei regni dei sei diversi elementi e supplendo, grazie a ciò, a ogni tipo di necessità per i suoi abitanti. Questo ecosistema é retto da macchine dotate di intelligenza artificiale, a loro volta controllate dai sopra citati dischi di controllo. Ed é appunto a causa della sparizione di uno di questi che Perathia, ormai da cento anni, sta, lentamente, morendo. Due uomini, due guardiani, dovranno dunque partire, uno avrà il cuore puro, l'altro un cuore malvagio. I due uomini (Balthazar e Azurik) in questa loro ricerca distruggeranno per errore tutti i sacri dischi di controllo, sancendo così il destino finale di tutto l'affascinante mondo di Perathia... o almeno così sembra..
Il mondo fantastico che ci troveremo a percorrere in lungo e in largo nei panni di Azurik é immenso, coinvolgente e quasi ammaliante (o perlomeno così speriamo). Questa vastità dell'ambientazione viene comprovata non solo dalla varietà delle locazioni, ma anche da tutta una serie di dati forniti dagli sviluppatori che sottolineano l'attenzione ai dettagli da parte dei ragazzi della Adrenium. I dati che ci presentano sono piuttosto "massicci": in tutto ci sono sei regni, uno per elemento, ognuno dei quali sembra essere suddiviso in ventidue diversi livelli, per un totale complessivo di ben duemila acri da percorrere, ma la cosa più interessante é che tra una locazione e l'altra, tra un mondo e l'altro, non ci sarà la ben che minima interruzione dovuta a caricamenti, il che dovrebbe consentire di vivere un'esperienza piuttosto immersiva, un contatto diretto con Perathia
Anche i dati di "contorno", per così dire, sono piuttosto impressionanti: alla Adrenium garantiscono che ogni singolo fotogramma del gioco conterrà trecentomila poligoni con texture e che ogni singola creatura sara composta da svariate centinaia di poligoni; anche il comparto audio non sembra meno curato, sia per gli effetti, sia per la colonna sonora. Azurik: Rise of Perathia sfrutta appieno i sessantaquattro canali audio 3D dell'Xbox per la componente dei suoni ambientali, mentre la colonna sonora é stata eseguita da un'orchestra composta da ben settanta strumentisti e diretta da Jeremy Soule (si tratta di quarantacinque minuti di registrazione). Ogni scenario, poi, é stato preparato con minuziosa attenzione per i particolari e con una sorta di diligenza nel rendere il "realismo fantastico" dei luoghi, tanto che ogni scenario é stato prima disegnato a mano, quasi "in toto", per dare un'idea ai realizzatori delle forme e della gamma di colori da utilizzare