Battlefield: 1942
Il motore grafico del gioco è figlio di quello realizzato all'epoca per Codename Eagle, ma è stato talmente migliorato e specializzato, che in realtà sembra un altro, non solo la grafica è estremamente dettagliata ma, viste le caratteristiche peculiari del gioco, deve essere in grado di mostrare grandi campi di battaglia pullulanti d'uomini e mezzi, senza che ci sia il minimo problema di pop-up o bad clipping. Appare evidente che per ottenere un risultato di questo tipo si debba realizzare un particolare sistema che modifichi, in maniera intelligente ed in base alla distanza, il numero di poligoni da mostrare, variando il dettaglio degli oggetti.
Il tutto dee essere coadiuvato da un sofisticato modello fisico che si deve adattare in maniera flessibile a seconda del tipo di mezzo che si è scelto di pilotare, che ricordo può essere terrestre, marino o aereo, in effetti sembra incredibile che si possa riuscire a realizzare un sistema del genere, ma dalle immagini, e soprattutto, dai filmati rilasciati fin qui, il lavoro svolto da Digital Illusions, sembra eccezionale. Mi ha particolarmente colpito la pesantezza dei tank, che sembrano muoversi in maniera del tutto convincente e reale, personalmente rimarrò con le dita incrociate fino all'uscita definitiva del titolo.
E' quindi naturale che in un gioco come BattleFields: 1942 la modalità Multiplayer rivestirà una grande importanza ed, infatti, quest'aspetto sarà particolarmente curato, si potranno assistere a partite On-Line fino a 32 giocatori, che arrivano a 64 se si gioca tramite una LAN, inoltre, vista la particolare struttura di gioco, Digital Illusions sta sperimentando un nuovo sistema per le partite Multiplayer basato su dei "tickets" che indicano quante volte una squadra può effettuare il re-spawn dei propri componenti, evidentemente se la mappa è quella ambientata durante lo sbraco Alleato in Normandia, il numero dei tickets a disposizione degli attaccanti sarà molto superiore a quello delle forze dell'Asse.
Appare evidente come un sistema del genere, nella sua semplicità, possa restituire un gameplay ricco e sofisticato, dove si rivelerà importante, non solo l'attacco ma anche la difesa del compagno che rappresenta un ticket da preservare per l'economia della partita.
Di carne al fuoco c'è né davvero tanta, forse anche troppa, per un titolo che sembra voler stabilire una serie impressionante di record regalandoci un gameplay unico, delle ambientazioni curate, un motore grafico all'avanguardia ed un Multiplayer da riferimento.
Come al solito a noi non rimane che aspettare e sperare che le promesse fatte vengano mantenute.