Battlestations Midway
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Punto di svolta. Così gli storici usano definire lo scontro aeronavale di Midway, avvenuto tra la marina imperiale giapponese e quella americana tra il 4 e il 6 giugno 1942. Dopo la pesante batosta di Pearl Harbor, il Giappone sembrava infatti inarrestabile e il "pareggio" nel Mar dei Coralli (maggio 1942) non era riuscito a rassicurare il comando USA nel Pacifico sull'esito finale della guerra. A Midway, la US Navy riuscì ad affondare ben 4 portarerei nipponiche, la Kaga, la Akagi, la Soryu e la Hiryu, al costo pur doloroso di una sola "flat top" statunitense, la gloriosa Yorktown. Era la definitva affermazione del mezzo aeronavale come moderno sistema bellico di proiezione, particolarmente efficace nelle vaste distese del Pacifico.
I bombardieri in picchiata Dauntless fecero la differenza a Midway. Per questo non c'è da meravigliarsi se la SCI ha scelto proprio Midway, così come lo sbarco in Normandia viene solitamente adoperato come "testimonial" dello scontro bellico sul fronte europeo, per caratterizzare il suo nuovo gioco strategico, destinato secondo le intenzioni di Eidos che lo ha prodotto, a monopolizzare gli interessi di tutti gli appassionati di guerra aeronavale per molti mesi a venire.
In corso di rilascio sia per PC che per Xbox 360, Battlestations (letteralmente traducibile in "posti di combattimento") propone una miscela di azione e tattica che trasforma l'incubo peggiore di un comandante di flotta, dover gestire assieme navi, aerei e componente subacquea, nel sogno finalmente realizzato di noi videogiocatori.
Le promesse di SCI, in buona parte verificabili giocando i codici preview e le demo pubbliche rilasciate online, anche attraverso il Marketplace di Xbox Live, sono davvero allettanti.
11 campagne su larga scala nel gioco singleplayer, ambientate da Pearl Harbor a Midway, appunto (di questo andazzo ci scappa il margine per almeno due seguiti), più 12 missioni bonus sbloccabili, nel corso delle quali potremo gestire direttamente ben 60 mezzi d'ogni genere, dalla portaerei al caccia imbarcato, passando per incrociatori e cacciatorpediniere, motosiluranti e sottomarini, bombardieri in picchiata e pesanti.
Il gioco offline ci consente di gestire tutto dalla mappa tattica, comodamente accomodati sulla poltroncina del CINC (acronimo USA per Commander in Chief), o invece impugnare la cloche di un qualsiasi aeroplano, o la barra di un mezzo navale subacqueo o di superficie, per cogliere l'opportunità di sferrare in prima persona il colpo letale.
A noi la scelta se armare gli aerei con bombe o siluri, prima di farli decollare (una simile questione fu una delle cause della sconfitta giapponese a Midway, quando gli aerei della task force dell'ammiraglio Nagumo vennero sorpresi a riarmarsi sui ponti delle portaerei, affollati di serbatoi di carburante e siluri), o come destinare parte dell'equipaggio delle nostre navi a pompare l'acqua fuori dalle falle, spegnere gli incendi prima che raggiungano la santabarbara, o riparare più semplicemente motore e postazioni offensive e difensive.
L'impatto inziale, nonostante un'impostazione di controlli prettamente arcade, può disorientare. Specie quando ci tocca di passare al volo dal timone di una corazzata classe Missouri alla cloche di un caccia Wildcat impegnato in un mitragliamento a bassa quota. Si fa presto però a fare l'abitudine e, una volta superata la mezz'ora di apprendimento dei rudimenti, la sensazione d'onnipotenza regalataci dal sistema di comando su tutti i mezzi coinvolti è davvero appagante.
Qualche perplessità in più la merita forse il comparto grafico. Pur potendo sperare in un aggiustamento finale, rimane l'impressione di una grafica un po' troppo old-gen, forse retaggio del progetto originario che prevedeva versioni per PS2 e vecchia Xbox.
Lo stesso vale per la colonna sonora, fatta di musichette stile film di guerra anni '40 ed effetti sonori gradevoli, ma niente di più. Il meglio, in ogni caso, esce fuori nel gioco in rete. La possibilità di scontrarsi in epiche battaglie tra un massimo di 8 giocatori per schieramento, ciascuno al comando di una diversa compagine di una delle due fazioni in lotta (solo il multiplayer consente di indossare la bianca divisa della marina imperiale del Tenno), costituisce davvero un valore aggiunto ineguagliato, in grado di riportare il nostro entusiasmo ai livellid i quando scoprimmo Battlefield 1942. Il rilascio ufficiale del gioco è previsto per l'inizio di febbraio 2007. Allettati dall'antipasto, quindi, rimaniamo in impaziente attesa di poter gustare il gioco per intero, consolandoci nel frattempo con l'ottima demo giocabile che dovrebbe consentire a tutti di farsi un'idea chiara in vista di un possibile acquisto.
I bombardieri in picchiata Dauntless fecero la differenza a Midway. Per questo non c'è da meravigliarsi se la SCI ha scelto proprio Midway, così come lo sbarco in Normandia viene solitamente adoperato come "testimonial" dello scontro bellico sul fronte europeo, per caratterizzare il suo nuovo gioco strategico, destinato secondo le intenzioni di Eidos che lo ha prodotto, a monopolizzare gli interessi di tutti gli appassionati di guerra aeronavale per molti mesi a venire.
In corso di rilascio sia per PC che per Xbox 360, Battlestations (letteralmente traducibile in "posti di combattimento") propone una miscela di azione e tattica che trasforma l'incubo peggiore di un comandante di flotta, dover gestire assieme navi, aerei e componente subacquea, nel sogno finalmente realizzato di noi videogiocatori.
Le promesse di SCI, in buona parte verificabili giocando i codici preview e le demo pubbliche rilasciate online, anche attraverso il Marketplace di Xbox Live, sono davvero allettanti.
11 campagne su larga scala nel gioco singleplayer, ambientate da Pearl Harbor a Midway, appunto (di questo andazzo ci scappa il margine per almeno due seguiti), più 12 missioni bonus sbloccabili, nel corso delle quali potremo gestire direttamente ben 60 mezzi d'ogni genere, dalla portaerei al caccia imbarcato, passando per incrociatori e cacciatorpediniere, motosiluranti e sottomarini, bombardieri in picchiata e pesanti.
Il gioco offline ci consente di gestire tutto dalla mappa tattica, comodamente accomodati sulla poltroncina del CINC (acronimo USA per Commander in Chief), o invece impugnare la cloche di un qualsiasi aeroplano, o la barra di un mezzo navale subacqueo o di superficie, per cogliere l'opportunità di sferrare in prima persona il colpo letale.
A noi la scelta se armare gli aerei con bombe o siluri, prima di farli decollare (una simile questione fu una delle cause della sconfitta giapponese a Midway, quando gli aerei della task force dell'ammiraglio Nagumo vennero sorpresi a riarmarsi sui ponti delle portaerei, affollati di serbatoi di carburante e siluri), o come destinare parte dell'equipaggio delle nostre navi a pompare l'acqua fuori dalle falle, spegnere gli incendi prima che raggiungano la santabarbara, o riparare più semplicemente motore e postazioni offensive e difensive.
L'impatto inziale, nonostante un'impostazione di controlli prettamente arcade, può disorientare. Specie quando ci tocca di passare al volo dal timone di una corazzata classe Missouri alla cloche di un caccia Wildcat impegnato in un mitragliamento a bassa quota. Si fa presto però a fare l'abitudine e, una volta superata la mezz'ora di apprendimento dei rudimenti, la sensazione d'onnipotenza regalataci dal sistema di comando su tutti i mezzi coinvolti è davvero appagante.
Qualche perplessità in più la merita forse il comparto grafico. Pur potendo sperare in un aggiustamento finale, rimane l'impressione di una grafica un po' troppo old-gen, forse retaggio del progetto originario che prevedeva versioni per PS2 e vecchia Xbox.
Lo stesso vale per la colonna sonora, fatta di musichette stile film di guerra anni '40 ed effetti sonori gradevoli, ma niente di più. Il meglio, in ogni caso, esce fuori nel gioco in rete. La possibilità di scontrarsi in epiche battaglie tra un massimo di 8 giocatori per schieramento, ciascuno al comando di una diversa compagine di una delle due fazioni in lotta (solo il multiplayer consente di indossare la bianca divisa della marina imperiale del Tenno), costituisce davvero un valore aggiunto ineguagliato, in grado di riportare il nostro entusiasmo ai livellid i quando scoprimmo Battlefield 1942. Il rilascio ufficiale del gioco è previsto per l'inizio di febbraio 2007. Allettati dall'antipasto, quindi, rimaniamo in impaziente attesa di poter gustare il gioco per intero, consolandoci nel frattempo con l'ottima demo giocabile che dovrebbe consentire a tutti di farsi un'idea chiara in vista di un possibile acquisto.