Bethesda: tra Switch e VR

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La giornata passata in quel di Londra, utile a provare buona parte della line up che Bethesda offrirà ai giocatori nel corso dei prossimi mesi, aveva come protagonisti assoluti The Evil Within II e Wolfenstein 2.

Ad intervallare questi due hands on c’era un open space con libero accesso a postazioni VR con Doom, FallOut e Skyrim, e ben tre Switch con installati al loro interno Doom (recentemente annunciato per l’ibrida di Nintendo) e Skyrim, ormai prossimo all’uscita.

Non siamo purtroppo stati in grado di provarli tutti ma abbiamo comunque avuto modo di toccare con mano alcuni tra i prodotti più interessanti che arriveranno su queste due piattaforme.

Bethesda: tra Switch e VR

Skyrim VR (Playstation VR)

Sottolineiamo subito che la demo provata era piuttosto limitata sia nelle location che nei contenuti. Un assaggio quindi, di quelle che possono essere le potenzialità di questo prodotto. Provato con Move il titolo ci offre, in larga parte, quelle sensazioni che abbiamo avuto modo di provare giocando alle mille versioni uscite del gioco.

Con la magia nella mano sinistra e una spada nella mano destra ci siamo avventurati su un picco innevato (con uno spettacolare drago sopra le nostre teste!) che ci portava all’interno di una grotta, probabile rifugio di una banda di predoni. Un colpo d’occhio sicuramente immersivo per la VR, ma che in termini di mero dettaglio poligonale e texture, non ci ha convinto del tutto.

Il movimento in questa demo non era libero, ma avveniva attraverso un cursore che illuminava la zona dove si voleva venir teletrasportati. Al momento non è ancora prevista la possibilità di muoversi liberamente, ma lo sviluppatore che ci ha accompagnato nel corso della demo, ci ha assicurato che questa opzione sarà implementata.

Buonissimo invece il feeling con le armi con hitbox dei nemici piuttosto precise con le armi da taglio e peso specifico molto valido soprattutto per nell'impugnatura della spada; così come è davvero coinvolgente l’utilizzo dell’arco nelle sue movenze (bisogna proprio simulare lo scoccare della freccia) anche se molto più impreciso delle armi menzionate. Meno valida la magia che sembra una sorta di lanciafiamme che incenerisce tutto quello che incontriamo davanti a noi. In termini di interazione la demo era limitata a qualche oggetto da osservare, ma anche in questo caso, nella versione finale dell’esperienza l’interazione dovrebbe essere più alta.

Nel complesso dobbiamo quindi ammettere che, nonostante alcuni limiti impostati dalla demo, l’idea di addentrarsi all’interno di un mondo fantasy come quello di Skyrim, vivendolo più che mai in prima persona, potrebbe essere un’avventura che vale la pena vivere se possedete la VR.

Bethesda: tra Switch e VR

Skyrim (Switch)

Altro titolo molto atteso è sicuramente la special edition di Skyrim che fa debuttare la serie su Switch. Annunciato al lancio della console tra i titoli che sarebbero arrivati sulla portatile di Nintendo, il gioco vedrà finalmente la luce il prossimo 17 novembre.

La versione da noi provata ha in parte dipanato i dubbi che avevamo sollevato sulla possibilità, da parte della console, di gestire le necessità del gioco. Tutto gira invece in maniera discretamente fluida con dei compromessi necessari sotto l’aspetto tecnico/visivo (esattamente come per Doom) ma che grazie anche alla risoluzione dello schermo piccolo - non abbiamo avuto modo di provare il passaggio sul televisore - offre un colpo d’occhio quantomai sostanzioso.

Il gioco sarà inoltre giocabili in tutte le combinazioni possibili (single player) offerte dalla console: pad pro, joy-con attaccati a Switch e joy-con staccati. In quest’ultima variante saranno inoltre attivati i controlli motori, dandoci così la possibilità di agitare la nostra spada muovendo realmente la mano, lanciare magie, e molto altro ancora. Una trovata sicuramente divertente e che può essere utile per quei giocatori che vogliono l’immersione massima.

Non abbiamo potuto verificare i contenuti del gioco visto il poco tempo e la vastità del prodotto, ma a quelli già visti nella special edition, saranno inseriti dei riferimenti a prodotti Nintendo (Zelda!) e non saranno supportate in alcun modo le mod.

Sulla carta, pur trattandosi di un gioco visto e rivisto in mille versioni differenti, ingolosisce troppo la possibilità di rigiocarsi il titolo di Bethesda quando e come si vuole grazie a Switch. Un’opportunità che siamo certi molti giocatori non si faranno sfuggire.

Bethesda: tra Switch e VR