Bionic Commando

di Giuseppe Schirru
Capcom apre il baule dei ricordi e ripesca un classico di venti anni or sono. Le avventure di Nathan Spencer, già riproposte nel remake Bionic Commando Rearmed (uscito in forma scaricabile), stavolta si arricchiscono di un nuovo capitolo e vanno a sfruttare le potenzialità delle console next-gen. La trama prende piede dieci anni dopo gli avvenimenti del primo capitolo, catapultandoci in un mondo dilaniato da guerre intestine dove noi, nei panni di un Nathan Spencer appena scarcerato, dovremo far fuori chi minaccia Ascension City.



Rimandando trama e narrazione in sede di recensione, buttiamoci a capofitto sul gameplay. Sostanzialmente siamo di fronte a un action in terza persona:se le vostre perplessità riguardano il fatto che gli sviluppatori, gli svedesi Grin (già artefici della serie Ghost Recon: Advanced Warfighter per PC), siano riusciti a trasportare l'anima del gioco in 3D, vi leviamo subito ogni preoccupazione, perché la risposta é positiva.

Il braccio bionico del protagonista é annoverabile come la peculiarità saliente del gameplay, dato che svolge il duplice ruolo di arma e appiglio per affrontare le ambientazioni che si sviluppano, oltre che in orizzontale, soprattutto in verticale. I grattacieli che sfidano il cielo e le altezze vertiginose non sono un problema quanto una sfida, e le possibilità offerte dall'uncino trasformano il protagonista in un novello Peter Parker (calzamaglia a parte) che potrà utilizzare praticamente ogni elemento del fondale e farlo suo per sfidare la gravità. L'uncino permette infatti di aggrapparsi a un elemento dello scenario (non tutti, ma buona parte di essi), dondolarsi e con lo slancio arrivare ad altre piattaforme o appigli, raggiungendo così zone proibitive ma soprattutto velocizzando gli spostamenti. Il level design é infatti concepito in modo da minimizzare gli spostamenti a piedi e ciondolare da un punto all'altro, trovandosi spesso con il didietro per aria che non saldamente incollato a terra. La concezione dei livelli sorprende infatti non tanto per quello che si staglia nell'orizzonte visivo, quanto per quello compreso tra terra e sole, uno sviluppo architettonico verticale senza fine pregno di possibilità da sfruttare.



Se é vero che il braccio bionico é l'asso della manica per quanto concerne la deambulazione nei livelli di gioco, é doveroso comunque citarne le altre peculiarità: questo sarà infatti utilissimo negli scontri contro i nemici che popoleranno i livelli di gioco. Sarà infatti possibile agganciare un nemico e scaraventarlo via, immobilizzarlo, tenerlo fermo per poi colpirlo con un calcio volante. Inoltre potremo afferrare oggetti presenti nello scenario (come dei rottami di automobili) ed utilizzarli per scaraventarli contro le ostilità, sperando che il nostro lancio sia preciso (cosa non certo semplice). Ma gli scontri avverranno anche con l'ausilio di armi da fuoco, quali pistole, mitragliette, granate, fucili che nel corso dell'avventura avremo modo di potenziare e migliorare. Per ora non si riscontra un'intelligenza artificiale dei nemici particolarmente curata, ma é ancora presto per stilare un giudizio in proposito.

Considerato che il protagonista dovrà volteggiare di appiglio in appiglio, anche la fisica non é stata lasciata al caso ma é stata implementata degnamente. Le problematiche però ci sono e risiedono in un sistema di puntamento opinabile, che ridà al giocatore un'imprecisa percezione delle distanze, e richiede un minimo di praticantato per potersi districare a dovere tra i livelli. Certo, il gioco ci mette del suo per correggere in automatico alcune imprecisioni nei salti, spesso si può rimediare a un balzo mal effettuato agganciandoci freneticamente al primo appiglio che ci troviamo davanti, eppure si sa come la precisione sia imprescindibile in questa tipologia di giochi. Il tutorial presente a inizio gioco é comunque esaustivo e insegna le tecniche base per scalare un qualsiasi pendio.

Graficamente siamo di fronte a un titolo più che discreto. Constatati i problemi di tearing tipici dei titoli Capcom (anche Resident Evil 5 non ne é esente) propone un universo sconvolto da lotte intestine, e i risvolti sono subito agli occhi dello spettatore: palazzi fatiscenti, rovine, carcasse di auto, insegne spaccate sono lo sfondo di città distrutte dalla guerra, immortalate secondo una verticalità che farà tremare chi soffre di vertigini. Anche il comparto audio si comporta bene, con musiche a tema ed effetti decorosi.