Bioshock 2
di
“There's something in the sea”, é questo lo slogan scelto da Take 2 per il sito teaser di uno dei giochi più attesi dell'anno, ed é questo che gli abitanti di alcuni villaggi costieri continuano a ripetere da quando sono cominciati i rapimenti. Chi ha giocato il primo “Bioshock” sa bene cosa c'é nel mare, ma gli umili pescatori e mercanti che abitano questi paesini non possono immaginare cosa l'acqua, solitamente loro alleata, cela agli occhi del mondo intero.
La città di Rapture, il sogno diventato incubo di Andrew Ryan, é infatti sopravvissuta alla morte del suo creatore e, nutrendosi di Adam e disperazione, ha generato un figlio. Una figlia in realtà, una delle sorelline che Jack non é riuscito a salvare, che cresciuta e spinta da non si sa quale perversa ragione, ha raggiunto la terra ferma per rapire innocenti bambine. Quando una voce amica ci ridesterà dal sonno negli scomodi panni di un Big Daddy, dovremo quindi prendere le misure ad una città intimamente cambiata dal regno della Big Sister, che ne ha rotto l'isolamento, e nella quale interpreteremo un nuovo e difficile ruolo. É questo l'antefatto su cui si svilupperà la trama di “Bioshock 2 - Sea of Dreams”, seguito di uno degli sparatutto più apprezzati della corrente generazione di console, in sviluppo presso gli studi di “2K Marin” e “2K Australia”, ed é questo l'antefatto che tante discussioni ha alimentato, non solo sul nostro forum.
Dopo quello delle speculazioni, é arrivato però il tempo delle “certezze”; Take 2 ci ha invitato nei giorni scorsi a visionare quello che ha tutta l'aria di essere il primo livello dell'avventura in singolo giocatore, commentato per noi dalle parole di Jordan Thomas, creative director dello studio “Marin”, e mente dietro uno dei livelli più riusciti del primo capitolo, “Fort Frolic”. Come abbiamo scritto poco più in alto, in “Bioshock 2 - Sea of Dreams” impersoneremo un Big Daddy, ma non uno di quelli che abbiamo imparato a temere nei panni di Jack. Indosseremo infatti lo scafandro del primo Big Daddy mai creato, un prototipo più forte, più agile e sopratutto più intelligente degli altri, che ci permetterà di osservare Rapture da un nuovo punto di vista.
Uno degli aspetti più interessanti che sono emersi ammirando il giocato, riguarda infatti i nuovi rapporti di forza che intercorreranno tra il giocatore e gli abitanti della città. Essere i pesci più grossi di quell'acquario al contrario che é Rapture, avrà certamente i suoi vantaggi, ma comporterà altrettanti svantaggi, con cui dovremo fare i conti sin dai primi minuti dell'avventura. In primo luogo, saremo il bersaglio preferito della Big Sister, legata a noi ed alle sorelline da invisibili quanto forti legami, in secondo, saremo attaccati da gruppi più numerosi ed organizzati di ricombinanti, che cercheranno di compensare con il numero la loro inferiorità e paura. La nostra natura sperimentale, tuttavia, ci fornirà le armi necessarie per affrontare qualsiasi minaccia.
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Oltre alla caratteristica trivella ed allo sparachiodi, potremo infatti imbracciare armi e, sopratutto, equipaggiare plasmidi, caratteristica speciale che, per quanto utile, riproporrà la dipendenza da Adam che guidava le nostre scelte nel primo episodio. Come sappiamo le uniche figure in grado di recuperare la preziosa sostanza dai cadaveri sono infatti le sorelline, e se in “Bioshock” potevamo scegliere di salvarle od ucciderle, il nuovo ruolo che impersoneremo in questo seguito ha suggerito l'introduzione di una terza opzione. Potremo infatti scegliere di adottare una sorellina, che fidandosi ciecamente di noi, si adagierà sulle nostre spalle, guidandoci verso particolari cadaveri disseminati per i livelli. Naturalmente, qualora decidessimo di occuparci di una sorellina, dovremo in primo luogo preoccuparci della sua incolumità.
Queste creature saranno infatti particolarmente vulnerabili mentre, con la loro siringa, recupereranno il rosso Adam dai cadaveri, attirando puntualmente l'attenzione dei ricombinanti. In queste occasioni gli scontri, solitamente frenetici, acquisteranno una forte componente tattica che ci spingerà a combinare gli effetti di più plasmidi per allestire trappole, con cui creare un perimetro di sicurezza intorno alla bambina. Ancora nulla si sa sulle caratteristiche della Big Sister, che immaginiamo ci darà del filo da torcere nonostante le abilità superiori di cui disporremo. Protagonista del primo “Bioshock”, al pari di Jack e Ryan, Rapture si arricchirà in questo seguito di nuovi quartieri e distretti, che manterranno inalterata la particolare atmosfera del primo capitolo, contaminandola con nuovi elementi horror.
Gli anni di abbandono hanno infatti trasformato la città, che proporrà ambienti più cupi, da esplorare alla flebile luce proiettata dallo scafandro, ed inedite sezioni sott'acqua. Il mare, presenza costante nel gioco, ha infatti riconquistato spazi che la follia lucida di Ryan gli aveva sottratto, spazi che esploreremo con l'ausilio degli scarponi piombati e delle bombole alloggiate sulle nostre spalle. Purtroppo le sezioni ambientate all'esterno avranno un carattere prevalentemente esplorativo, un alternativa all'atmosfera opprimente di Rapture, ma non dovrebbero riservare le sorprese che in molti si aspettano. Ancora nulla si sa sul multiplayer, feature confermatissima sulla quale “2K Marin” sembra puntare parecchio e che, a detta di Take 2, non dovrebbe snaturare le meccaniche ruolistiche del primo capitolo che meno si sposano con il gioco in compagnia.
La città di Rapture, il sogno diventato incubo di Andrew Ryan, é infatti sopravvissuta alla morte del suo creatore e, nutrendosi di Adam e disperazione, ha generato un figlio. Una figlia in realtà, una delle sorelline che Jack non é riuscito a salvare, che cresciuta e spinta da non si sa quale perversa ragione, ha raggiunto la terra ferma per rapire innocenti bambine. Quando una voce amica ci ridesterà dal sonno negli scomodi panni di un Big Daddy, dovremo quindi prendere le misure ad una città intimamente cambiata dal regno della Big Sister, che ne ha rotto l'isolamento, e nella quale interpreteremo un nuovo e difficile ruolo. É questo l'antefatto su cui si svilupperà la trama di “Bioshock 2 - Sea of Dreams”, seguito di uno degli sparatutto più apprezzati della corrente generazione di console, in sviluppo presso gli studi di “2K Marin” e “2K Australia”, ed é questo l'antefatto che tante discussioni ha alimentato, non solo sul nostro forum.
Dopo quello delle speculazioni, é arrivato però il tempo delle “certezze”; Take 2 ci ha invitato nei giorni scorsi a visionare quello che ha tutta l'aria di essere il primo livello dell'avventura in singolo giocatore, commentato per noi dalle parole di Jordan Thomas, creative director dello studio “Marin”, e mente dietro uno dei livelli più riusciti del primo capitolo, “Fort Frolic”. Come abbiamo scritto poco più in alto, in “Bioshock 2 - Sea of Dreams” impersoneremo un Big Daddy, ma non uno di quelli che abbiamo imparato a temere nei panni di Jack. Indosseremo infatti lo scafandro del primo Big Daddy mai creato, un prototipo più forte, più agile e sopratutto più intelligente degli altri, che ci permetterà di osservare Rapture da un nuovo punto di vista.
Uno degli aspetti più interessanti che sono emersi ammirando il giocato, riguarda infatti i nuovi rapporti di forza che intercorreranno tra il giocatore e gli abitanti della città. Essere i pesci più grossi di quell'acquario al contrario che é Rapture, avrà certamente i suoi vantaggi, ma comporterà altrettanti svantaggi, con cui dovremo fare i conti sin dai primi minuti dell'avventura. In primo luogo, saremo il bersaglio preferito della Big Sister, legata a noi ed alle sorelline da invisibili quanto forti legami, in secondo, saremo attaccati da gruppi più numerosi ed organizzati di ricombinanti, che cercheranno di compensare con il numero la loro inferiorità e paura. La nostra natura sperimentale, tuttavia, ci fornirà le armi necessarie per affrontare qualsiasi minaccia.
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Oltre alla caratteristica trivella ed allo sparachiodi, potremo infatti imbracciare armi e, sopratutto, equipaggiare plasmidi, caratteristica speciale che, per quanto utile, riproporrà la dipendenza da Adam che guidava le nostre scelte nel primo episodio. Come sappiamo le uniche figure in grado di recuperare la preziosa sostanza dai cadaveri sono infatti le sorelline, e se in “Bioshock” potevamo scegliere di salvarle od ucciderle, il nuovo ruolo che impersoneremo in questo seguito ha suggerito l'introduzione di una terza opzione. Potremo infatti scegliere di adottare una sorellina, che fidandosi ciecamente di noi, si adagierà sulle nostre spalle, guidandoci verso particolari cadaveri disseminati per i livelli. Naturalmente, qualora decidessimo di occuparci di una sorellina, dovremo in primo luogo preoccuparci della sua incolumità.
Queste creature saranno infatti particolarmente vulnerabili mentre, con la loro siringa, recupereranno il rosso Adam dai cadaveri, attirando puntualmente l'attenzione dei ricombinanti. In queste occasioni gli scontri, solitamente frenetici, acquisteranno una forte componente tattica che ci spingerà a combinare gli effetti di più plasmidi per allestire trappole, con cui creare un perimetro di sicurezza intorno alla bambina. Ancora nulla si sa sulle caratteristiche della Big Sister, che immaginiamo ci darà del filo da torcere nonostante le abilità superiori di cui disporremo. Protagonista del primo “Bioshock”, al pari di Jack e Ryan, Rapture si arricchirà in questo seguito di nuovi quartieri e distretti, che manterranno inalterata la particolare atmosfera del primo capitolo, contaminandola con nuovi elementi horror.
Gli anni di abbandono hanno infatti trasformato la città, che proporrà ambienti più cupi, da esplorare alla flebile luce proiettata dallo scafandro, ed inedite sezioni sott'acqua. Il mare, presenza costante nel gioco, ha infatti riconquistato spazi che la follia lucida di Ryan gli aveva sottratto, spazi che esploreremo con l'ausilio degli scarponi piombati e delle bombole alloggiate sulle nostre spalle. Purtroppo le sezioni ambientate all'esterno avranno un carattere prevalentemente esplorativo, un alternativa all'atmosfera opprimente di Rapture, ma non dovrebbero riservare le sorprese che in molti si aspettano. Ancora nulla si sa sul multiplayer, feature confermatissima sulla quale “2K Marin” sembra puntare parecchio e che, a detta di Take 2, non dovrebbe snaturare le meccaniche ruolistiche del primo capitolo che meno si sposano con il gioco in compagnia.