Bioshock
di
Alessandro Cossu
PAURA DELL'ACQUA
Sette anni fa una eternità in termini tecnologici la Irrational Games sbalordì critica e pubblico con un gioco impresso a fuoco nelle retine dei videogiocatori, quel System Shock 2 che lasciò esterrefatti anche i più cinici detrattori del genere; un connubio perfetto di azione, tensione, sequenze adrenaliniche e paura allo stato puro, decretarono la nascita e la consacrazione di un piccolo capolavoro e di un modello da imitare. Successivamente, i talentuosi programmatori, che si dividono in due realtà presenti in Australia (Canberra), e negli Stati Uniti (Quincy, Boston), hanno sfornato altri titoli degni di nota, quali Freedom Force, Tribes : Vengeance e il quarto capitolo della saga poliziesca più famosa del mondo ludico, SWAT.
Oggi, possiamo ammirare uno scorcio di quello che si profila come un capolavoro annunciato, quel BioShock presentato all'ultimo E3, il quale richiamerà atmosfere cinematografiche di pellicole culto quali, ad esempio, Abyss o Leviathan.
Ci troviamo a cavallo degli anni '60, e l'inizio della nostra avventura non è dei più promettenti : siamo senza aria! Basta dare una veloce occhiata attorno, per accorgerci di essere immersi fino al collo o ancora più su! in gelide acque oscure; già, ma come ci siamo capitati? Il tempo di dare qualche possente colpo di gambe e la tanto sospirata aria riempirà di nuovo i polmoni, concedendoci il tempo di guardarci attorno...anche se, tutto sommato, sarebbe forse stata meglio l'immota tranquillità delle acque dove eravamo immersi poco prima. A quanto pare, infatti, siamo ammarati in modo piuttosto brusco con un aeroplano di non meglio specificate dimensioni, il quale giace spezzato ed in fiamme sulla superficie delle acque, mentre i suoi miseri resti affondano lentamente verso gli abissi oceanici. A quanto pare non esistono altri superstiti...girando su noi stessi, vediamo qualcosa che certamente non ci saremmo aspettati : un enorme faro si staglia contro l'orizzonte e la sua luce fioca rende ancor più spettrale l'umido paesaggio nel quale ci troviamo.
Raggiuntolo a nuoto, troviamo un regalino di quelli che non si possono rifiutare : una batisfera perfettamente funzionante giace ai piedi del faro e sembra chiamarci a gran voce. Non avendo scelta, ci appropinquiamo ad eseguire una terrificante discesa verso l'Ignoto, nascosto sotto i gelidi e inviolati fondali oceanici.
Il buio è completo. I fari posti sul nostro mezzo non riescono a perforare le tenebre che ammantano lo scafo, impaludandoci in una sorta di ancestrale terrore...fino a quando non vedremo qualcosa di familiare : una insegna pubblicitaria. Poi un'altra. Ed ancora. Le sommità di sontuosi palazzi fanno capolino dall'oscurità, rivelandoci successivamente case, strade, negozi, viali e quant'altro ci aspetteremmo di trovare in una città qualsiasi. Ma quella che ci apprestiamo a visitare non è una città come le altre!Nata dalla mente brillante dello scienziato Russo Andrew Ryan (più russo di così, non si può!), nel 1946, Rapture tale è il nome della città sommersa era nata come epitome dell'utopico sogno del geniale scienziato : un luogo dove le migliori menti, di ogni credo, nazionalità e ideologia, potessero vivere pacificamente, dando libero sfogo alla loro creatività, volta a scoperte che avrebbero migliorato la razza umana.
Ma Ryan non aveva fatto i conti con il male più antico : la cupidigia. Mentre era immerso nel suo lavoro, scoprì per caso che una fino ad allora sconosciuta forma di lumaca marina, secerneva una sostanza contenente delle potentissime cellule staminali.
Ribattezzata col biblico nome di Adam, la sostanza in questione venne studiata a fondo, fino a realizzare che, grazie ad essa, era possibile potenziare gli uomini e curarli da malattie devastanti, come il cancro; inutile dire che la lotta per il possesso dell'Adam divenne violenta in brevissimo tempo, in quanto essa costituiva la via d'accesso per una ricchezza senza fine.
Autorità civili e militari giunsero rapidamente allo scontro armato e, ciascuno di loro, utilizzò l'Adam in modo sproporzionato per dominare l'avversario...con il risultato che Rapture divenne una città morta, con un carico di aberrazioni fisiologiche e violente che la percorrevano!
Il nostro scopo sarà riuscire a fuggire dalla città sommersa, ed impedire ai suoi mostruosi abitanti di abbandonarla...
L'idea di base, pur attingendo a piene mani ai classici della fantascienza, ci è parsa molto intrigante, senza contare che numerose chicche ci sono state ancora tenute segrete ma delle quali contiamo di darvi notizia appena possibile.
Il titolo in via di sviluppo, patrocinato dalla 2K Games, pare avere le carte in regola per fondare un saldo sposalizio fra Paura e Azione, con occasionali salti nel mondo dei GDR; a quanto pare, infatti, sarà possibile utilizzare l'Adam per migliorare le prestazioni del nostro alter-ego ed anche le armi disponibili sulle quali, per ora, non si sa praticamente nulla saranno upgradabili a piacimento.
Sul fronte meramente tecnico, è indubbio che Bioshock vanterà una grafica di prim'ordine, vantando l'utilizzo del potentissimo Unreal Engine 3. Quanto alla fisica, apprendiamo per bocca dei programmatori stessi che sarà limitata al minimo indispensabile.
Detto questo, non resta che aspettare pazientemente di poterci immergere!
Sette anni fa una eternità in termini tecnologici la Irrational Games sbalordì critica e pubblico con un gioco impresso a fuoco nelle retine dei videogiocatori, quel System Shock 2 che lasciò esterrefatti anche i più cinici detrattori del genere; un connubio perfetto di azione, tensione, sequenze adrenaliniche e paura allo stato puro, decretarono la nascita e la consacrazione di un piccolo capolavoro e di un modello da imitare. Successivamente, i talentuosi programmatori, che si dividono in due realtà presenti in Australia (Canberra), e negli Stati Uniti (Quincy, Boston), hanno sfornato altri titoli degni di nota, quali Freedom Force, Tribes : Vengeance e il quarto capitolo della saga poliziesca più famosa del mondo ludico, SWAT.
Oggi, possiamo ammirare uno scorcio di quello che si profila come un capolavoro annunciato, quel BioShock presentato all'ultimo E3, il quale richiamerà atmosfere cinematografiche di pellicole culto quali, ad esempio, Abyss o Leviathan.
Ci troviamo a cavallo degli anni '60, e l'inizio della nostra avventura non è dei più promettenti : siamo senza aria! Basta dare una veloce occhiata attorno, per accorgerci di essere immersi fino al collo o ancora più su! in gelide acque oscure; già, ma come ci siamo capitati? Il tempo di dare qualche possente colpo di gambe e la tanto sospirata aria riempirà di nuovo i polmoni, concedendoci il tempo di guardarci attorno...anche se, tutto sommato, sarebbe forse stata meglio l'immota tranquillità delle acque dove eravamo immersi poco prima. A quanto pare, infatti, siamo ammarati in modo piuttosto brusco con un aeroplano di non meglio specificate dimensioni, il quale giace spezzato ed in fiamme sulla superficie delle acque, mentre i suoi miseri resti affondano lentamente verso gli abissi oceanici. A quanto pare non esistono altri superstiti...girando su noi stessi, vediamo qualcosa che certamente non ci saremmo aspettati : un enorme faro si staglia contro l'orizzonte e la sua luce fioca rende ancor più spettrale l'umido paesaggio nel quale ci troviamo.
Raggiuntolo a nuoto, troviamo un regalino di quelli che non si possono rifiutare : una batisfera perfettamente funzionante giace ai piedi del faro e sembra chiamarci a gran voce. Non avendo scelta, ci appropinquiamo ad eseguire una terrificante discesa verso l'Ignoto, nascosto sotto i gelidi e inviolati fondali oceanici.
Il buio è completo. I fari posti sul nostro mezzo non riescono a perforare le tenebre che ammantano lo scafo, impaludandoci in una sorta di ancestrale terrore...fino a quando non vedremo qualcosa di familiare : una insegna pubblicitaria. Poi un'altra. Ed ancora. Le sommità di sontuosi palazzi fanno capolino dall'oscurità, rivelandoci successivamente case, strade, negozi, viali e quant'altro ci aspetteremmo di trovare in una città qualsiasi. Ma quella che ci apprestiamo a visitare non è una città come le altre!Nata dalla mente brillante dello scienziato Russo Andrew Ryan (più russo di così, non si può!), nel 1946, Rapture tale è il nome della città sommersa era nata come epitome dell'utopico sogno del geniale scienziato : un luogo dove le migliori menti, di ogni credo, nazionalità e ideologia, potessero vivere pacificamente, dando libero sfogo alla loro creatività, volta a scoperte che avrebbero migliorato la razza umana.
Ma Ryan non aveva fatto i conti con il male più antico : la cupidigia. Mentre era immerso nel suo lavoro, scoprì per caso che una fino ad allora sconosciuta forma di lumaca marina, secerneva una sostanza contenente delle potentissime cellule staminali.
Ribattezzata col biblico nome di Adam, la sostanza in questione venne studiata a fondo, fino a realizzare che, grazie ad essa, era possibile potenziare gli uomini e curarli da malattie devastanti, come il cancro; inutile dire che la lotta per il possesso dell'Adam divenne violenta in brevissimo tempo, in quanto essa costituiva la via d'accesso per una ricchezza senza fine.
Autorità civili e militari giunsero rapidamente allo scontro armato e, ciascuno di loro, utilizzò l'Adam in modo sproporzionato per dominare l'avversario...con il risultato che Rapture divenne una città morta, con un carico di aberrazioni fisiologiche e violente che la percorrevano!
Il nostro scopo sarà riuscire a fuggire dalla città sommersa, ed impedire ai suoi mostruosi abitanti di abbandonarla...
L'idea di base, pur attingendo a piene mani ai classici della fantascienza, ci è parsa molto intrigante, senza contare che numerose chicche ci sono state ancora tenute segrete ma delle quali contiamo di darvi notizia appena possibile.
Il titolo in via di sviluppo, patrocinato dalla 2K Games, pare avere le carte in regola per fondare un saldo sposalizio fra Paura e Azione, con occasionali salti nel mondo dei GDR; a quanto pare, infatti, sarà possibile utilizzare l'Adam per migliorare le prestazioni del nostro alter-ego ed anche le armi disponibili sulle quali, per ora, non si sa praticamente nulla saranno upgradabili a piacimento.
Sul fronte meramente tecnico, è indubbio che Bioshock vanterà una grafica di prim'ordine, vantando l'utilizzo del potentissimo Unreal Engine 3. Quanto alla fisica, apprendiamo per bocca dei programmatori stessi che sarà limitata al minimo indispensabile.
Detto questo, non resta che aspettare pazientemente di poterci immergere!