Bladestorm
A cavallo tra il XIV e il XV secolo, la Francia e le regioni circostanti hanno subito uno dei più devastanti, dispendiosi, discontinui e cruenti (ma soprattutto lunghi) conflitti della storia, tanto da essere poi raccolti nell'imponente nome di "Guerra dei Cent'Anni": l'eterna rivalità tra Francesi ed Inglesi raggiunse in quello scenario il suo apice, e sappiamo bene che gli strascichi di antipatia si trascinano ancora oggi. La Guerra dei Cent'Anni è anche famosa perché in essa combatté, seppure per appena un paio di anni, Giovanna d'Arco: la "Pulzella di Orleans", accusata di stregoneria dagli Inglesi e da questi condannata al Rogo, per la sua purezza è stata in seguito canonizzata ed ora è riconosciuta come Santa Patrona della Francia.
E questa, bene o male, è Storia, Storia con la S maiuscola, soprattutto per noi Europei. Non è dunque un caso che persino i Giapponesi della KOEI, precedentemente occupatisi esclusivamente di conflitti storici orientali (Cinesi o Giapponesi) abbiano scelto questo scenario per ambientare il loro prossimo gioco di battaglie: Bladestorm, appunto. Non aspettatevi però che il gioco sia un "clone" di Dynasty Warriors o che comunque segua la falsariga del filone guerresco che tanto è caro alla Software House nipponica: grazie anche all'esperienza acquisita con la serie di Kessen, gli sviluppatori hanno infatti optato per un approccio più tattico, prediligendo al combattimento frenetico il corretto utilizzo delle varie tipologie di truppe.
All'inizio de gioco saremo chiamati a creare il nostro "generale mercenario": non saremo infatti obbligatoriamente legati ad una delle due bandiere Inglese o Francese, ma volta per volta potremo scegliere lo scenario in cui combattere e al fianco di quale schieramento, decidendo noi se essere fedeli ad una delle due cause o preferire gli innegabili vantaggi di combattere per i migliori guadagni. Con l'esperienza, i risultati in battaglia ed i soldi avremo poi modo di ampliare la nostra armata sia nel numero, sia nell'equipaggiamento, sia nelle capacità delle truppe, con un sistema a metà strada tra la gestione economica ed il gioco di ruolo.
Ma come si svolgeranno le battaglie vere e proprie? Avremo il controllo diretto del nostro generale, ma come già detto è da escludersi la possibilità di lanciarlo a testa bassa contro il nemico e sperare di poter falciare anime impunemente: si tratterà certamente di una truppa di elite, ma da sola non potrà fare poi tanto. Avvicinandoci ad uno dei nostri plotoni potremo però "assumerne il comando diretto": da quel momento i soldati ci seguiranno e combatteranno con noi, e persino l'equipaggiamento bellico del nostro generale si modificherà di conseguenza per adattarsi al plotone scelto. Resta da scoprire quanto le perdite e la morale in battaglia andranno ad influire sul comportamento delle truppe nel bel mezzo delle mischie furibonde che abbiamo visto nei roller-demo.
Una cosa certa è che le varie unità saranno piuttosto varie: oltre alle differenze ovvie (gli arcieri attaccano a distanza, i cavalieri di muovono più velocemente dei fanti, i soldati in armatura sono più duri da buttare giù) saranno infatti implementati attacchi "speciali" per ogni specifico tipo di truppa, rendendo così meno scontata, ad esempio, la scelta tra arcieri e balestrieri. Lo scopo delle singole missioni, questo si, dovrebbe comunque ricalcare il plot di DW e simili, ossia il tentativo di conquistare le varie "roccaforti" presenti sulla mappa fino allo scontro col generale nemico.
Tecnicamente, l'unica cosa che possiamo dire è che sia dagli screenshot sia dai rolling-demo si evince un gran numero di modelli su schermo, tutti decisamente dettagliati: ovviamente è troppo presto per sbilanciarsi in un giudizio, ma abbiamo di che sperare per il meglio. Per qualsiasi altra informazione, però, dobbiamo rimandarvi al banco di prova: l'uscita è prevista per il prossimo novembre.
E questa, bene o male, è Storia, Storia con la S maiuscola, soprattutto per noi Europei. Non è dunque un caso che persino i Giapponesi della KOEI, precedentemente occupatisi esclusivamente di conflitti storici orientali (Cinesi o Giapponesi) abbiano scelto questo scenario per ambientare il loro prossimo gioco di battaglie: Bladestorm, appunto. Non aspettatevi però che il gioco sia un "clone" di Dynasty Warriors o che comunque segua la falsariga del filone guerresco che tanto è caro alla Software House nipponica: grazie anche all'esperienza acquisita con la serie di Kessen, gli sviluppatori hanno infatti optato per un approccio più tattico, prediligendo al combattimento frenetico il corretto utilizzo delle varie tipologie di truppe.
All'inizio de gioco saremo chiamati a creare il nostro "generale mercenario": non saremo infatti obbligatoriamente legati ad una delle due bandiere Inglese o Francese, ma volta per volta potremo scegliere lo scenario in cui combattere e al fianco di quale schieramento, decidendo noi se essere fedeli ad una delle due cause o preferire gli innegabili vantaggi di combattere per i migliori guadagni. Con l'esperienza, i risultati in battaglia ed i soldi avremo poi modo di ampliare la nostra armata sia nel numero, sia nell'equipaggiamento, sia nelle capacità delle truppe, con un sistema a metà strada tra la gestione economica ed il gioco di ruolo.
Ma come si svolgeranno le battaglie vere e proprie? Avremo il controllo diretto del nostro generale, ma come già detto è da escludersi la possibilità di lanciarlo a testa bassa contro il nemico e sperare di poter falciare anime impunemente: si tratterà certamente di una truppa di elite, ma da sola non potrà fare poi tanto. Avvicinandoci ad uno dei nostri plotoni potremo però "assumerne il comando diretto": da quel momento i soldati ci seguiranno e combatteranno con noi, e persino l'equipaggiamento bellico del nostro generale si modificherà di conseguenza per adattarsi al plotone scelto. Resta da scoprire quanto le perdite e la morale in battaglia andranno ad influire sul comportamento delle truppe nel bel mezzo delle mischie furibonde che abbiamo visto nei roller-demo.
Una cosa certa è che le varie unità saranno piuttosto varie: oltre alle differenze ovvie (gli arcieri attaccano a distanza, i cavalieri di muovono più velocemente dei fanti, i soldati in armatura sono più duri da buttare giù) saranno infatti implementati attacchi "speciali" per ogni specifico tipo di truppa, rendendo così meno scontata, ad esempio, la scelta tra arcieri e balestrieri. Lo scopo delle singole missioni, questo si, dovrebbe comunque ricalcare il plot di DW e simili, ossia il tentativo di conquistare le varie "roccaforti" presenti sulla mappa fino allo scontro col generale nemico.
Tecnicamente, l'unica cosa che possiamo dire è che sia dagli screenshot sia dai rolling-demo si evince un gran numero di modelli su schermo, tutti decisamente dettagliati: ovviamente è troppo presto per sbilanciarsi in un giudizio, ma abbiamo di che sperare per il meglio. Per qualsiasi altra informazione, però, dobbiamo rimandarvi al banco di prova: l'uscita è prevista per il prossimo novembre.
Bladestorm
Bladestorm
Bladestorm potrebbe simboleggiare un'interessante novità nel campo delle simulazioni di guerra: non più un "picchiaduro su larga scala" come Dynasty Warriors, frenetico ed improbabile, ma neanche uno "strategico in tempo reale" come Kessen, più realistico ma anche meno coinvolgente. La possibilità di prendere per mano le truppe e cercare di utilizzarle strategicamente al meglio, infatti, potrebbe essere la chiave di successo di questo gioco, sempre che naturalmente si riveli funzionale e ben realizzato tecnicamente. Stay tuned per i nostri commenti al prima possibile!!