Blazing Angels 2: Secret Missions
di
Francesco Romagnoli
Partiamo da qui: Blazing Angels Squadron of WWII era un titolo divertente, dotato di spunti interessanti, ma privo di un certo appeal e soprattutto di una profondità necessaria a farlo apparire come un gioco imprescindibile e degno di attenzione.
Infatti, forse anche per via della scelta di un momento infelice per la sua distribuzione, non ha saputo ritagliarsi il giusto spazio nelle librerie titoli dei possessori della 360.
Un peccato, dato che come già detto poco sopra, il titolo possedeva diverse particolarità che, anche se non lo rendevano un capolavoro, meritavano di essere apprezzate.
Questo seguito si propone dunque di riuscire laddove il primo Blazing Angels aveva fallito.
I buoni propositi si notano già sin dai menù.
Non solo per la loro cura, già buona e originalmente caratterizzata nel primo capitolo, ma anche per il maggior numero di opzioni e di caratteristiche che faranno parte del nuovo titolo Ubisoft.
Cominciamo con la scelta dell'aereo, che già costituisce una novità per la modalità storia.
Infatti nel primo capitolo si partiva in missione con un aereo prestabilito, mentre qui si potrà scegliere tra più modelli, verificando così quale meglio si adatta alle specifiche di ogni missione.
Una volta scelto il velivolo in base alle sue caratteristiche peculiari, si passa all'acquisto di diverse componenti: dal potenziamento dei cannoni a quello dei proiettili, da un mirino particolare che facilita l'aggancio dei nemici ad armi secondarie sempre più efficaci e distruttive, per finire poi con i miglioramenti all'aerodinamica, che migliorano quindi il comportamento stesso degli aerei, ed i miglioramenti che vanno a potenziare l'efficacia dei compagni di squadra.
Infatti, come del resto nel primo capitolo, saremo affiancati da dei gregari che ci daranno una mano nello svolgimento delle missioni abbattendo nemici, oppure coprendoci le spalle, sino anche a permetterci di riparare l'aereo o salvaguardare particolari obiettivi della missione stessa.
La gestione dei compagni è molto semplice ed avviene tramite la croce direzionale ed un apposito indicatore. Questo permette di aggiungere una certa componente tattica salvaguardando però la natura arcade e la relativa immediatezza del titolo.
Anche la trama sembra ora godere di una maggior cura: si fa molto ricorso alla fantasia, introducendo avvenimenti poco realistici nei confronti del secondo conflitto mondiale, ma che risultano molto carismatici ed accattivanti.
Per descrivere la trama ci agganciamo al sottotitolo "Secret Missions": infatti le missioni che dovremo portare a termine sono tenute segrete dal governo americano.
Noi faremo parte di uno squadrone speciale con l'incarico di sabotare la compagine tedesca intenta nella costruzione di un pericoloso ordigno per la distruzione di massa. La trama si infittirà quando, durante il proseguo del gioco, scopriremo che anche il nemico ha costituito uno squadrone segreto con cui ci dovremo confrontare.
Sembra insomma che ci siano tutte le carte in regola per creare un'atmosfera fascinosa in cui immergersi. Ad accrescere ancora di più questa sensazione ci pensano i favolosi scenari ricreati dal gioco nei quali ci troveremo a svolgere le missioni: dall'Egitto alla fredda Mosca, dalle nostre alpi ai cieli di Roma.
La grafica, a sua volta migliorata e capace ora di un maggior dettaglio, fa la sua parte, anche se le scelte cromatiche, seppur molto scenografiche, alla lunga appaiono ancora stancanti.
Non è da meno il sonoro che riproduce bene gli effetti ambientali ed i rumori della guerra tra i cieli, accompagnando l'azione con una colonna sonora epica ed in sintonia con l'ambientazione.
Passando invece alla giocabilità, abbiamo riscontrato un sistema di controllo semplice ed in parte migliorato in quanto a profondità, dato che ora l'aereo risulta manovrabile più liberamente. Questo comporta anche una maggior responsabilità, dato che viene a mancare l'"auto-livellamento", una componente che nel vecchio episodio riportava il velivolo in posizione perpendicolare al terreno, evitando qualche giramento di testa ai piloti meno esperti.
Nulla comunque che non sia affrontabile anche dai novizi: infatti il volo qui presenta dinamiche tutt'altro che complesse e, anzi, potrebbe far storcere il naso a chi si aspetta un pseudo-simulatore od un gioco che impegni dal punto di vista dei controlli.
Il massimo impegno viene invece richiesto per quel giusto mix tra la scelta tattica delle missioni (scelta del giusto aereo e dei giusti potenziamenti, ordine delle azioni da compiere, ordini da impartire) e abilità nel dogfighting, ovvero nei duelli aerei.
Sicuramente la bilancia pende più dal lato dell'azione, ma dati i presupposti riteniamo sia un bene.
L'incognita a questo punto è rappresentata dal fattore longevità, uno degli aspetti di cui soffriva maggiormente anche il primo Blazing Angels.
Il numero di missioni sembra buono, ed il loro approfondimento non potrà che giovare, ma c'è bisogno di quel qualcosa in più in grado di tenere incollati per diverso tempo.
Sicuramente le componenti tattiche riguardanti i potenziamenti agli aerei aumenterà la longevità sotto il profilo della rigiocabilità.
Ci aspettiamo però anche un maggior sostegno delle componenti LIVE, soprattutto in quanto a creazione delle stanze di gioco e alla predisposizione di un qualche tutorial specifico per questa parte. Infatti il genere dei combattimenti aerei non è così diffuso, e spesso le potenzialità di questa tipologia di titoli finiscono con l'essere quasi totalmente mal sfruttate per via di una sottovalutazione da parte del pubblico nei confronti di queste possibilità.
Già il primo Blazing Angels si era rivelato molto divertente on-line, soprattutto nelle tipologie di partita più approfondite. Un vero peccato che non si sia potuto godere di tutto ciò per via dello scarsissimo sostegno della comunità on-line, spesso diffidente nei confronti del genere.
La nostra speranza è quindi quella che alle buone impressioni dei passi avanti fatti nel gioco in singolo ne corrispondano altrettanti dal lato delle componenti multyplayer.
Speranze che potremo verificare molto presto in sede di recensione.
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Infatti, forse anche per via della scelta di un momento infelice per la sua distribuzione, non ha saputo ritagliarsi il giusto spazio nelle librerie titoli dei possessori della 360.
Un peccato, dato che come già detto poco sopra, il titolo possedeva diverse particolarità che, anche se non lo rendevano un capolavoro, meritavano di essere apprezzate.
Questo seguito si propone dunque di riuscire laddove il primo Blazing Angels aveva fallito.
I buoni propositi si notano già sin dai menù.
Non solo per la loro cura, già buona e originalmente caratterizzata nel primo capitolo, ma anche per il maggior numero di opzioni e di caratteristiche che faranno parte del nuovo titolo Ubisoft.
Cominciamo con la scelta dell'aereo, che già costituisce una novità per la modalità storia.
Infatti nel primo capitolo si partiva in missione con un aereo prestabilito, mentre qui si potrà scegliere tra più modelli, verificando così quale meglio si adatta alle specifiche di ogni missione.
Una volta scelto il velivolo in base alle sue caratteristiche peculiari, si passa all'acquisto di diverse componenti: dal potenziamento dei cannoni a quello dei proiettili, da un mirino particolare che facilita l'aggancio dei nemici ad armi secondarie sempre più efficaci e distruttive, per finire poi con i miglioramenti all'aerodinamica, che migliorano quindi il comportamento stesso degli aerei, ed i miglioramenti che vanno a potenziare l'efficacia dei compagni di squadra.
Infatti, come del resto nel primo capitolo, saremo affiancati da dei gregari che ci daranno una mano nello svolgimento delle missioni abbattendo nemici, oppure coprendoci le spalle, sino anche a permetterci di riparare l'aereo o salvaguardare particolari obiettivi della missione stessa.
La gestione dei compagni è molto semplice ed avviene tramite la croce direzionale ed un apposito indicatore. Questo permette di aggiungere una certa componente tattica salvaguardando però la natura arcade e la relativa immediatezza del titolo.
Anche la trama sembra ora godere di una maggior cura: si fa molto ricorso alla fantasia, introducendo avvenimenti poco realistici nei confronti del secondo conflitto mondiale, ma che risultano molto carismatici ed accattivanti.
Per descrivere la trama ci agganciamo al sottotitolo "Secret Missions": infatti le missioni che dovremo portare a termine sono tenute segrete dal governo americano.
Noi faremo parte di uno squadrone speciale con l'incarico di sabotare la compagine tedesca intenta nella costruzione di un pericoloso ordigno per la distruzione di massa. La trama si infittirà quando, durante il proseguo del gioco, scopriremo che anche il nemico ha costituito uno squadrone segreto con cui ci dovremo confrontare.
Sembra insomma che ci siano tutte le carte in regola per creare un'atmosfera fascinosa in cui immergersi. Ad accrescere ancora di più questa sensazione ci pensano i favolosi scenari ricreati dal gioco nei quali ci troveremo a svolgere le missioni: dall'Egitto alla fredda Mosca, dalle nostre alpi ai cieli di Roma.
La grafica, a sua volta migliorata e capace ora di un maggior dettaglio, fa la sua parte, anche se le scelte cromatiche, seppur molto scenografiche, alla lunga appaiono ancora stancanti.
Non è da meno il sonoro che riproduce bene gli effetti ambientali ed i rumori della guerra tra i cieli, accompagnando l'azione con una colonna sonora epica ed in sintonia con l'ambientazione.
Passando invece alla giocabilità, abbiamo riscontrato un sistema di controllo semplice ed in parte migliorato in quanto a profondità, dato che ora l'aereo risulta manovrabile più liberamente. Questo comporta anche una maggior responsabilità, dato che viene a mancare l'"auto-livellamento", una componente che nel vecchio episodio riportava il velivolo in posizione perpendicolare al terreno, evitando qualche giramento di testa ai piloti meno esperti.
Nulla comunque che non sia affrontabile anche dai novizi: infatti il volo qui presenta dinamiche tutt'altro che complesse e, anzi, potrebbe far storcere il naso a chi si aspetta un pseudo-simulatore od un gioco che impegni dal punto di vista dei controlli.
Il massimo impegno viene invece richiesto per quel giusto mix tra la scelta tattica delle missioni (scelta del giusto aereo e dei giusti potenziamenti, ordine delle azioni da compiere, ordini da impartire) e abilità nel dogfighting, ovvero nei duelli aerei.
Sicuramente la bilancia pende più dal lato dell'azione, ma dati i presupposti riteniamo sia un bene.
L'incognita a questo punto è rappresentata dal fattore longevità, uno degli aspetti di cui soffriva maggiormente anche il primo Blazing Angels.
Il numero di missioni sembra buono, ed il loro approfondimento non potrà che giovare, ma c'è bisogno di quel qualcosa in più in grado di tenere incollati per diverso tempo.
Sicuramente le componenti tattiche riguardanti i potenziamenti agli aerei aumenterà la longevità sotto il profilo della rigiocabilità.
Ci aspettiamo però anche un maggior sostegno delle componenti LIVE, soprattutto in quanto a creazione delle stanze di gioco e alla predisposizione di un qualche tutorial specifico per questa parte. Infatti il genere dei combattimenti aerei non è così diffuso, e spesso le potenzialità di questa tipologia di titoli finiscono con l'essere quasi totalmente mal sfruttate per via di una sottovalutazione da parte del pubblico nei confronti di queste possibilità.
Già il primo Blazing Angels si era rivelato molto divertente on-line, soprattutto nelle tipologie di partita più approfondite. Un vero peccato che non si sia potuto godere di tutto ciò per via dello scarsissimo sostegno della comunità on-line, spesso diffidente nei confronti del genere.
La nostra speranza è quindi quella che alle buone impressioni dei passi avanti fatti nel gioco in singolo ne corrispondano altrettanti dal lato delle componenti multyplayer.
Speranze che potremo verificare molto presto in sede di recensione.
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Blazing Angels 2: Secret Missions
Blazing Angels 2: Secret Missions
Blazing Angels in questa sua seconda apparizione su 360 merita tutta la nostra attenzione. Sembra che i programmatori siano intervenuti nella direzione giusta per aggiustare il tiro della loro serie sul dogfighting Arcade. Ora questo nuovo capitolo appare più curato e meglio definito. Insomma, in forma per dimostrare tutte le proprie qualità non solo ai cultori del genere ma a tutta quella larga schiera di pubblico che sino ad oggi ha avuto una sola certezza sul campo dei videogames a base di aerei su console e che risponde al nome di Ace Combat. Qui lo scenario è diverso, siamo infatti nella seconda guerra mondiale, ma la filosofia è la stessa: massimo divertimento servito con abbondanti dosi di immediatezza e azione frenetica ben coreografata. A breve sapremo se la ricetta è davvero completa o se qualche ingrediente andava realizzato meglio.