Blazing Angels

Il mercato dei titoli per console talvolta si discosta nettamente da quello dei PC: la differenza delle periferiche adottate (il joypad anziché il connubio tastiera-mouse) ha spesso condizionato l'approdo di alcune tipologie di titoli, se non decretato addirittura l'insuccesso a fronte di una realizzazione tecnica comunque buona. Giusto per fare un esempio, sulla PsOne hanno latitato per lunghi anni gli sparatutto in soggettiva e solo la serie Medal of Honor è riuscita a rompere il ghiaccio, spianando la strada a quello che sarebbe diventato uno dei generi più floridi e importanti anche sulle console.


Un altro filone che (nonostante il tema trattato) stenta a decollare è quello dei simulatori di volo: se su PC sono numerosissimi gli esempi di prodotti con un aereo come protagonista, sulle console la difficoltà di governare tutte quelle tonnellate di lamiera è mal vista, tant'è che le poche apparizioni finora viste hanno adottato un approccio nettamente semplificato. Tuttavia anche in questo caso sembra che sia stata finalmente abbozzata l'inversione di tendenza: l'uscita, qualche mesetto fa, dell'ottimo Heroes of the Pacific sembra aver fatto breccia nella diffidenza degli utenti console, grazie all'ottimo abbinamento tra l'immediatezza di un sistema di controllo arcade e l'indiscusso fascino della più classica delle ambientazioni storiche: la Seconda Guerra Mondiale.

Arcade e tuttofare
Dopo il lavoro svolto da Codemasters, tocca ora a Ubisoft tappare le falle lasciate aperte dal collega inglese: la Casa di Colin McRae Rally, infatti, ha affrontato gli episodi fondamentali della Battaglia del Pacifico, "dimenticandosi" letteralmente di quanto stava accadendo in Europa. Da questo punto di vista Blazing Angels: Squadron of WWII (d'ora in poi sintetizzato in BA) promette di riproporre tutti i momenti salienti delle principali battaglie aeree della Seconda Guerra Mondiale nella sua interezza, localizzando un totale di 20 missioni nei cieli londinesi, parigini, berlinesi, marocchini, senza dimenticare le già viste (nel titolo Codemasters) battaglie di Midway, Okinawa e Pearl Harbor.
Giusto per concludere il discorso dei numeri, saranno presenti ben 40 modelli di aerei, tra cui spiccano il P-51 Mustang, il P-38 Lightning, la Fortezza Volante B-17, il tedesco Messerschmitt, lo Spitfire, il giapponese Zero e così via.

Esattamente come il suo predecessore (nonché rivale), l'approccio alla guida dei velivoli è fortemente semplificato, così come richiesto dalle abitudini degli utenti console. Il modello di guida, infatti, è di stampo prettamente arcade, anche se rispetto ad Heores of the Pacific la sensazione è di avere a che fare con apparecchi un tantino più pesanti e meno pronti ai cambiamenti di rotta. In ogni caso la conduzione di un caccia si rivela sufficientemente impegnativa e davvero convincente.
Il suo approccio immediato e intuitivo lo si nota anche nella presenza dell'apposita funzione che tiene sott'occhio l'obiettivo principale (attivabile premendo il grilletto sinistro), impedendovi di fatto di perderlo di vista ed evitandovi così di ritrovarvelo in coda, intento a rendere il vostro Spitfire una groviera (che, nonostante vi faccia gioire alla vista della bontà del modello di gestione dei danni, non è certo il massimo della vita).

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Ambientazione d'eccezione
Ma l'aspetto che più di ogni altro è capace di lasciare a bocca aperta è la ricostruzione dell'atmosfera: volare nei cieli nuvolosi di una tetra Londra, sentire le drammatiche sirene che segnalano l'avvicinarsi dei bombardieri nemici, vedere il fumo che sale dagli obiettivi colpiti e il dettaglio degli edifici visibili (potrete fare un giro attorno al Big Ben) è il classico esempio di come l'integrazione tra sonoro ed effetti grafici possa immedesimare perfettamente il giocatore nell'atmosfera. Lo stesso dicasi per le altre battaglie, in cui avrete anche la possibilità di rivestire i ruoli delle due controparti, come quella di Pearl Harbor, in cui sarete impegnati ad abbattere i bombardieri giapponesi allo stesso modo in cui dovrete bombardare le navi americane (in due missioni separate, ovviamente).

Ad accompagnarvi durante le vostre scorribande aeree, inoltre, ci saranno altri piloti dotati di un'AI avanzata (a detta degli sviluppatori: nella versione preview non è stato possibile sondarne l'efficacia), sia per quanto riguarda la personalità dei singoli, sia per quanto riguarda la loro crescita: alcuni dei componenti della vostra squadriglia (che ovviamente potrete agevolmente comandare) saranno maggiormente votati all'attacco, altri alla difesa e le loro abilità cresceranno di pari passo alla vostra bravura.
Chiude uno scenario davvero convincente il discorso del gioco in rete: il servizio Xbox Live supporterà missioni di vario tipo fino a 16 giocatori, includendo sia combattimenti in solitario, sia a squadre, senza dimenticare le classiche missioni ad obiettivi, come la protezione di un convoglio dagli attacchi dei nemici.
In conclusione, sembra proprio che l'ottimo Heroes of the Pacific avrà a breve un degno avversario, questo Blazing Angels: Squadrons of WWII, capace di ricostruire perfettamente l'atmosfera delle principali battaglie aeree della Seconda Guerra Mondiale, offrire un dettaglio grafico davvero impressionante (in questa versione preview un tantino a scapito della fluidità del frame rate) e anche un adeguato gioco online. Le premesse per un titolo da non perdere ci sono tutte...

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Blazing Angels

Blazing Angels

Dopo l'avvento sulle console di Heroes of the Pacific tocca ora a Blazing Angels: Squadrons of WWII ritagliarsi uno spazio in uno dei generi meno affollati, almeno su console: i simulatori di volo. Forte di un approccio prettamente arcade e immediato ma comunque impegnativo, di una realizzazione tecnica capace di lasciare a bocca aperta e dell'atmosfera perfettamente ricreata, questo nuovo prodotto Ubisoft sembra avere tutte le carte in regola per riscuotere il meritato successo. Staremo a vedere.

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