Blinx 2: Masters of time and space

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Ci si chiede come un personaggio che ambiva a diventare mascotte della console di casa Microsoft, possa ritentare il colpaccio senza apparire nel videogioco a lui dedicato. Ovviamente verremo smentiti, ma finora nessuna traccia del gatto dotato di aspirapolvere più famoso (con le dovute limitazioni) dei videogiochi in questo seguito. Nonostante la sua immagine non sia un simbolo o un'icona di questo mondo di squali (pardon, di sogni che si realizzano su schermo), è innegabile come Blinx sia stato, senza ombra di dubbio, un titolo originale, divertente e con qualche idea sfruttata alla grande. Un titolo che, ora come ora, ci piace ricordarlo in termini positivi (pur con alcune riserve), così come positivi sono i termini che spenderemo descrivendo il seguito, che abbiamo avuto modo di visionare in anteprima e che ora vi illustreremo nel nostro articolo. Il prodotto Artoon si arricchisce di quella miriade di features che ultimamente accomunano tutti i prodotti più blasonati, come la modalità cooperativa, il multiplayer in Live e la possibilità di impersonare sia i buoni che i cattivi. In game, pare che nulla sia cambiato, eppure i mutamenti sono parecchi e non certo di lieve entità, come la possibilità di customizzare totalmente il nostro gattone, scegliendo fattezze fisiche, abbigliamento e perfino stemmi vari.


La possibilità di modificare l'andamento del tempo, segno distintivo del primo capitolo, è qua riproposta con la medesima formula: tramite il d-pad è possibile accedere ai pulsanti del tempo e scegliere quello più opportuno. In alcune situazioni dovremo riavviare il tempo, per esempio in corrispondenza di un bottone distrutto (al fine di farlo tornare alla situazione originaria), altre volte direttamente stopparlo, magari per fermare il corso dell'acqua o di una lama oscillante sotto cui passare. Altre volte troveremo i cattivi di turno che ci spareranno contro una serie di pallettoni: potremo ora scegliere se fermare il tempo premendo x, e quindi levarci dal pericolo incombente, o premere y, schivando i colpi tramite la pressione dei pulsanti indicati su schermo: sostanzialmente una sorta di QTE. La nota più importante riguarda le gemme collezionabili per beneficiare dei poteri del tempo, che stavolta potranno essere accumulate e non sprecate come nello scorso episodio se non raccolte consecutivamente.


Ancora una volta giocherà un ruolo fondamentale l'aspirapolvere, in grado di risucchiare al suo interno vari tipi di oggetti per poi poterli sparare e ammazzare i nemici o distruggere pezzi del fondale. Come poco sopra accennato, la possibilità di utilizzare i membri della TomTom Gang renderà varia e sfaccettata l'esperienza di gioco, mentre si dimostra sottotono per quanto i tempi siano immaturi per un giudizio la modalità cooperativa con lo schermo diviso in split screen. Da un prodotto simile è quantomeno logico aspettarsi il reparto grafico delle grandi occasioni, ma quanto visto finora fa dubitare circa l'operato dei programmatori: fondali nella media e texture non sempre a grandi livelli fanno storcere il naso a chi come noi si aspettava che, davanti agli occhi, gli si animasse uno spettacolo grandioso. Giocano però un ruolo fondamentale le maggiori dimensioni degli stage e la possibilità di superare alcuni passaggi in diversi modi, donando un accenno di libertà al giocatore. I tempi sono ancora troppo prematuri perché Gamesurf possa pronunciarsi in un giudizio ottimistico, ma soppesando i pro e i contro di quel che abbiamo visto, possiamo quasi sicuramente asserire che il prodotto Artoon potrà dire la sua in un genere dove i pezzi d'autore non mancano. Ma la mancanza di un vero protagonista si fa sentire.


Blinx 2: Masters of time and space

Blinx 2: Masters of time and space

Blinx: The Time Sweeper è stato indubbiamente un buon titolo, ma per competere con colossi del calibro di Ratchet & Clank 3 o Jak 3 che imperversano sul monolite nero, gli Artoon dovranno togliere fuori dal cilindro, con questo seguito, un prodotto davvero fuori dall'ordinario. L'X-Box sta per tornare alla carica, e presto anche il reparto platform avrà un nuovo portabandiera: speriamo solamente che sia all'altezza della situazione.

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