Blue Dragon

di Tommaso Alisonno
Uno dei principali campi in cui Microsoft non è mai riuscita a "sfondare" è sempre stato quello dei JRPG, vale a dire dei giochi di ruolo realizzati secondo la filosofia nipponica: c'ha tentato con Sudeki, in parte anche l'ottimo Fable di Lionheart cercava di ispirarsi, ma non è mai riuscita a ricalcare la filosofia, e il successo, di saghe più fortunate della concorrenza come Final Fantasy e Dragon Quest. Per porre definitivamente rimedio all'imbarazzante situazione, ora la casa di Redmond prende per così dire il toro per le corna e risale a monte del problema arrivando fino ai più blasonati capi-progetto del ramo. Nasce così l'idea di Blue Dragon, sviluppato in primis da Mistwalker, la software house fondata da Sakaguchi (originale creatore di Final Fantasy), su Character Design di Toriyama (papà non solo di Dragonball ma anche di Dragon Quest), affidando inoltre la colonna sonora a Uematsu (sempre Final Fantasy, dal primo al nono, più partecipazione ai seguenti).


La piattaforma su cui far girare il tutto? Naturalmente Xbox360, che con il suo comparto grafico di moderna concezione consente di fornire particolare sinuosità e morbidezza ai modelli dei personaggi, ottenendo l'effetto di un film in computer graphic piuttosto che del forse oramai abusato Cell Shading. La storia si svolgerà in un mondo che una volta all'anno da ben dieci anni viene attraversato da misteriose nubi di colore viola che portano con loro disastri e cataclismi. In questo scenario tra il bucolico e l'apocalittico, un gruppo di ragazzi capitanati dal coraggioso Shu entra in azione per individuare la fonte della maledizione e cercare di porvi rimedio. Nella loro missione, i baldi giovani saranno affiancati da alcune "ombre" o "spiriti" dall'aspetto di creature più o meno mitologiche a cui saranno legati da una certa affinità: Shu sarà associato all'ammiccante Drago Blu del logo e del titolo, il suo amico Jiro dal capo cornuto ad un Minotauro, il piccolo Marumaro ad una Tigre, Kluke ad una Fenice e la misteriosa piratessa Zora ad un Pipistrello.


Per quanto al momento non si abbiano notizie certe sul sistema di combattimento ed in che modo si avrà il controllo dei personaggi durante gli immancabili scontri, è stato piuttosto resa nota qualche indiscrezione sulla loro progressione: questa sarà fondamentalmente legata ad un sistema di "mestieri", ciascuno dei quali, una volta intrapreso, permetterà di sviluppare determinate abilità speciali, le quali poi rimarranno disponibili per sempre anche al cambio di carriera. Cosa più importante ancora, la maggior parte delle abilità saranno a prescindere legate all'Ombra Famiglia del personaggio, auspicando pertanto che comunque ogni accoppiamento personaggio-carriera genererà qualcosa di unico. Infine, le abilità sviluppate sono promesse come combinabili tra loro in modo da poter creare il proprio stile di combattimento-magia personalizzato. Il tutto è previsto entro la fine dell'anno sulle Xbox360 dell'estremo oriente, ma naturalmente si parla di una conversione perlomeno in inglese entro i dodici mesi successivi. Nell'attesa di poter visionare materiale più nutrito, pertanto, vi rimandiamo come sempre agli screenshot.

L'hands on a cura di Massimiliano Balistrieri


Nel corso del ricevimento presso il Rooswelt Hotel abbiamo avuto la ghiotta opportunità di dare un occhiata da vicino al lavoro di Mistwalker su Blue Dragon, un interessantissimo gioco di ruolo che è riuscito in questi ultimi mesi a conquistarsi l'undicesimo posto nella lista dei Most Wanted di Famitsu, una delle più autorevoli riviste cartacee di videogiochi in Giappone.
Nel corso della presentazione a cui abbiamo potuto assistere ci sono state mostrate alcune sequenze di gioco generate in real time dall'engine tridimensionale di Blue Dragon, che mostravano diversi personaggi muoversi all'interno di una serie di scenari molto pittoreschi.
Il livello dei modelli poligonali è stupefacente, sia dal punto di vista tecnico che da quello artistico, grazie anche alla sapiente mano di Akira Toryiama, che ha curato completamente il character design del gioco. Gli scenari che ci sono stati mostrati dagli sviluppatori sono molto pittoreschi, e fanno sfoggio di un utilizzo azzeccatissimo di punti di luce dinamici, con una cura per le ombre e i riflessi delle fonti di luce sull'acqua davvero splendidi. Le animazioni non sono da meno: assolutamente naturali e convincenti, riescono a riempire i personaggi di grandissima espressività. Blue Dragon per le sue doti grafiche rappresenta oggi ciò che di più vicino di potrebbe pensare ad un cartone animato in computer grafica, per l'occasione generato in tempo reale dall'hardware di Xbox 360.
Nella realizzazione della parte grafica, il gruppo di sviluppatori Artoon non si è servito di modelli in cell shading, come ad esempio è accaduto in Dragon Quest 8 di Square Enix, ma ha optato per trasportare i modelli creati su carta dal papà di Dragonball in modelli 3d realizzati in maniera molto dettagliata.
Purtroppo allo stato attuale nulla è ancora dato sapere riguarda allo stile che il gioco adotterà per la gestione dei combattimenti, una informazione che per il momento rimane top secret, anche se risulta evidente che la possibilità mostrata nella intro da parte dei personaggi di evocare creature da impiegare in battaglia rappresenterà certamente una parte importante nella meccanica degli scontri.

Il gioco dovrebbe debuttare in Giappone entro fine anno e i programmatori stanno portando avanti parallelamente allo sviluppo l'opera di traduzione in inglese, che riguarderà sia i dialoghi che i sottotitoli. L'uscita in Occidente, quindi Stati Uniti ed Europa, è prevista in una finestra temporale che dovrebbe avere come limite superiore i dodici mesi dal giorno del lancio nipponico, ma è intenzione di MistWalker e Microsoft Game Studios ridurre il più possibile l'attesa dell'adattamento, visto che il gioco risulta molto atteso anche dal pubblico occidentale

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