Facciamo magie nella beta di Fairy Tail 2
Abbiamo provato il nuovo progetto di Gust dedicato al manga di Hiro Mashima!
Una beta per tornare in compagnia di Natsu e soci
Dopo un primo episodio non particolarmente esaltante, Fairy Tail torna ad affacciarsi al mondo dei videgoame e lo fa con Fairy Tail 2, nuovamente sviluppato dai ragazzi di Gust, made in Koei Tecmo. L’occasione per iniziare a prendere confidenza con questa nuova avventura è l’accesso alla beta del gioco su PC, situazione perfetta per scoprirne qualche elemento, in attesa dell’uscita che è prevista per il prossimo 13 Dicembre su PC, PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch. Questa volta il punto della trama scelto è l’arco narrativo dell’impero Alvarez che a mio modesto parere rappresenta il culmine narrativo della creazione di Hiro Mashima, con i nostri eroi impegnati a combattere il terribile Zeref e i suoi generali. Per quanto il monte ore a nostra disposizione è stato ampio e abbiamo potuto testare tantissimi aspetti di Fairy Tail 2, è chiaro che la fase beta non possa dare risposte definitive riguardo il comparto tecnico, ma quanto visto è già a buon livello, avvicinandosi di molto ai migliori titoli dedicati agli anime, ma c’è ancora qualche problema di frame rate che sicuramente troverà soluzione da qui all’uscita nei negozi. Ovviamente sarà da tenere da conto che per l’edizione Nintendo Switch sarà necessario scendere a qualche compromesso, mentre ci si augura che tutte le altre non abbiano problemi di sorta.
Abbiamo potuto saggiare già il comparto audio con discrete musiche e un buon doppiaggio, dove la lingua giapponese regna sovrana, mentre quella italica è tristemente esclusa, non solo dalle voci ma anche da tutto il testo scritto. Ad ogni modo, andiamo a esplorare il gameplay, cioè l'elemento che più ci interessa e che ha senso analizzare in questa sede. Fairy Tail 2 è un JRPG che mescola la classica esplorazione in terza persona con un combattimento a turni che, però, cerca di innovare i classici sistemi inserendo alcune importanti novità. Il cast di personaggi è enorme e va a raccogliere i tanti personaggi che abbiamo imparato a conoscere nell’opera originale che, in base al momento della storia, saranno utilizzabili liberamente con un semplice comando per switcharli. Non manca il classico fan service spesso legato alla saga e sembra proprio che i ragazzi di Gust si siano divertiti a giocare con inquadrature e animazioni per esaltare le procaci forme di Lucy, Ezra e via dicendo. Ad ogni modo ci sono davvero tantissimo protagonisti disponibili, ognuno con le proprie caratteristiche di combattimento, fortemente legate a dei classici alberi delle abilità e alle magie elementali.
Se il combat system è la vera magia
Davvero piacevole notare come tutto appaia, in questo primo incontro, ben studiato e differenziato in modo da creare uno sviluppo ruolistico singolo per ognuno dei tanti volti presenti nel cast. Presente sia la possibilità di scegliere come allocare i punti abilità in autonomia o lasciar decidere l’intelligenza artificiale del gioco, così da creare un’esperienza adatta sia a chi ha voglia di studiare alla perfezione il proprio party sia a chi preferisce un approccio più “vanilla”. Passando al combattimento in senso stretto, i nemici sono ben visibili a schermo così da poter decidere se combattere o svicolare (rinunciando a importanti punti esperienza e oggetti). Il combat system si basa su un sistema a turni, dove una volta che arriva il proprio momento si accede a diverse azioni concatenabili, a patto di avere abbastanza punti azione. Avremo tre dei nostri eroi in campo, ma potremo utilizzarne solo uno alla volta, mentre gli altri due saranno gestiti dalla CPU e avremo modo sia di passare dall'uno all’altro grazie alla croce direzionale (si, per giocare serve un controller anche su PC), con anche la possibilità di sostituire uno dei combattenti con i restanti membri del party in “panchina”.
Una volta giunto il nostro turno avremo a disposizione una nutrita lista di azioni tra attacchi normali, speciali e utilizzo di oggetti. Prima di poter usare gli attacchi magici avremo bisogno di far salire il nostro numero di “SP” disponibili, che potremmo definire come “punti azione” e per farlo dovremo mettere a segno dei colpi normali. Durante ogni turno avremo un tempo limitato in cui agire e potremo fare tutto quel che vorremo senza particolari limitazioni se non, appunto, le azioni che avremo accumulato. Ogni attacco speciale consuma un certo numero di azioni e se, ad esempio, ne avremo a disposizione cinque, potremmo mettere a segno una combo fatta da un colpo normale (che non costa niente, ma anzi fa guadagnare una azione se la barra non è completa), un attacco magico da due azioni e uno da tre, andando a creare delle combo che, come è facilmente capibile, varieranno in base alle nostre scelte in maniera estremamente elastica e customizzabile. Durante lo svolgimento delle battaglie, più SP utilizzeremo, più faremo salire il nostro Fairy Rank, un'ulteriore barra che una volta riempita farà aumentare il numero massimo di SP disponibili.
Un mondo di possibilità a nostra disposizione
Va da sé che nelle battaglie più semplici non faremo quasi in tempo a salire di Fairy Rank, ma quando ci troveremo contro i nemici più coriacei o contro i boss, la meccanica prenderà un importanza enorme negli equilibri del combattimento. Il sistema dà vita a un circolo virtuoso in cui più avremo SP disponibili, più potremo usare combo devastanti, le quali faranno crescere il Fairy Rank che a sua volta farà ampliare la capienza della barra SP e via dicendo. Il Fairy Rank ha un’ulteriore funzione estremamente importante e quando avrà raggiunto una certa soglia permetterà di sfruttare le potentissime mosse dei personaggi che si saranno uniti al nostro gruppo come supporto. Questi non saranno direttamente utilizzabili in battaglia, ma una volta richiamati metteranno a segno colpi devastanti o magari potranno curare le nostre ferite, dando ulteriore profondità alla componente tattica di Fairy Tail 2. Ma tutto questo è solo una parte del combat system di Fairy Tail 2, perché una volta che avremo inflitto un certo numero di danni al nemico potremo colpirlo con un attacco combinato con uno degli altri due personaggi in campo, scegliendo quale di loro sarà più adatto alla situazione. Ogni personaggio potrà darci un bonus specifico, come danni maggiorati, aumentare la velocità, fiaccare ulteriormente la difesa avversaria e così via.
Ci sono anche altri fattori da tenere sotto controllo, come la modalità Awakening in cui i nostri eroi saranno potenziati e, naturalmente, il comportamento del nostro nemico. I boss e gli avversari più potenti potranno a loro volta attaccarci con colpi molto pericolosi, ma saremo avvisati sia da una linea che ci farà capire chi sta per ricevere l’assalto, sia da un conto alla rovescia dedicato alle loro mosse più distruttive. Entra quindi in gioco la possibilità di parare, sempre disponibile, ma che metterà in pausa il contatore che ci separerà dal nostro prossimo turno. Per intenderci: potremmo anche rimanere sempre in fase di parata, ma questo significherà che non arriverà mai il nostro turno di attaccare. Se tutto questo non vi basta, sappiate che ampliando l’albero delle skill di cui abbiamo parlato in precedenza, i nostri attacchi magici aumenteranno e avremo sempre nuove mosse più potenti da utilizzare, in un mix di status, elementi, bonus e malus che riesce a rivaleggiare a testa alta con i migliori combat system JRPG mai visti a schermo. Altra opzione interessante, ma già vista, è quella che permette di liquidare i nemici più deboli con un singolo attacco senza entrare nella vera e propria battaglia a turni, sistema molto utile per evitare di perdere tempo con scontri senza storia che ci vedrebbero comunque vincitori: più diventeremo forti, più i nemici “basici” non ci intralceranno la strada.
Aver potuto mettere mano su questa beta ci ha mostrato una marea di contenuti, con mappe ampie (qualcuno santifichi lo spostamento rapido) e piene di elementi da utilizzare, come i falò dove potremo approfondire i legami tra i diversi personaggi o i tanti tesori e elementi magici da recuperare. La trama la conosciamo e per quanto non si tratti di una storia dalle pieghe particolarmente elaborate, rimane apprezzatissima tra le varie linee narrative della saga. La grafica necessita di qualche limatura e il sonoro pare già a regime, mentre il combat system di cui tanto abbiamo parlato è probabilmente l’elemento migliore e più intrigante di Fairy Tail 2. Non resta che attendere il 12 Dicembre per avere una visione completa di questa nuova fatica del team Gust!