Brink

di Raffaele Gomiero
Brink si svolge in un ipotetico futuro, a 25 anni da oggi, su un'isola artificiale denominata Ark.Il progetto originale di Ark era quello di una sorta di paradiso terrestre, a impatto ambientale 0, dove l'umanità avrebbe dovuto vivere in pace e serenità. Qualcosa però non é andato come avrebbe dovuto, e dopo appena 5 anni dall'avvio del progetto Ark si é ritrovata ad essere meta di reietti e di rifugiati di guerra, per poi finire tagliata fuori dal resto del mondo in rovina. Vent'anni dopo, ossia nel periodo in cui il gioco si svolge, l'isola é in parte diventata una baraccopoli e in altra parte semidistrutta, spaccata in due da una guerra civile tra la “Security” al servizio dei discendenti dei fondatori e la “Resistance” dei rifugiati.



Durante i Bethesda Days abbiamo avuto modo di provare una veloce sessione multiplayer a squadre nelle modalità Deathmatch e Scorta e ci siamo fatti un'idea più precisa di quanto ci attende il prossimo mese di Maggio (Brink ha anticipato la sua uscita al 10 Maggio). Una cosa da segnalare é la possibilità di scegliere la coppia di armi da portarci appresso, così com'é ormai consuetudine in molti dei titoli multiplayer di nuova generazione.

Non appena effettuato il respawn, basterà accedere ad un pannello di controllo e scegliere tra le decine di fucili e pistole l'accoppiata più adatta in base alla mappa da affrontare o alla strategia da intraprendere. Il sistema di mira non ci ha fatto gridare al miracolo ma probabilmente deve essere ancora perfezionato in qualche dettaglio, anche quando ci ritroveremo a correre l'andatura sembra un po' impacciata.




Nella sessione successiva dovevamo far saltare una colonna attraverso un mini-cingolato da scortare fino al punto di esplosione senza ovviamente farlo distruggere dalla squadra avversaria, il tutto all'interno di un complesso simile ad un centro commerciale, con tanto di scale, terrazzini e qualche torretta fissa disseminata qua e là. Utilizzando sapientemente il sistema SMART potremo far svolgere al nostro soldato azioni completamente automatiche come arrampicarsi o scivolare dentro un passaggio per sfuggire al fuoco nemico. Potremo anche compiere queste azioni manualmente, ma se conosciamo bene la mappa si può rivelare un aiuto notevole, specialmente per velocizzare eventuali fughe concentrandosi unicamente sul fuoco e sulla direzione da seguire.

Abbiamo visto velocemente anche un livello puzzle dove si doveva passare su alcuni "checkpoint" luminosi entro un certo tempo pena la sconfitta, il tutto facendo largo uso delle capacità di arrampicarsi, saltare e scivolare che hanno caratterizzato lo sviluppo di Brink, almeno fino ad oggi.

Non abbiamo capito se il superamento di questi livelli (non sappiamo quanti saranno nella versione finale) sblocchi qualche feature particolare ma una cosa é sicura, saranno utili per padroneggiare le abilità in maniera perfetta visto che per superare queste prove é necessario avere una perfetta padronanza del sistema di controllo. Per avere la certezza che il sistema sia valido dovremo aspettare di poter mettere sopra le mani sul gioco in fase di recensione, ma non dovrebbe mancare molto all'uscita del gioco per cui i tempi non saranno lunghissimi.