Broken Sword 3

L'avventura punta e clicca è morta!
In un afoso pomeriggio dell'agosto 2002, il 29 in vero, la Revolution Software ha mostrato per la prima volta quello che sarà ';Broken Sword 3 The Sleeping Dragon' alla Cromwell Conference Room, ed ovviamente le sorprese non si sono fatte attendere.
La prima, è forse più grande, viene direttamente da Charles Cecil, ancora una volta responsabile dello sviluppo e vero e proprio DeusExMachina della software house inglese: colui che da sempre ha preso le decisioni, spesso fondamentali, per la SoftHouse e l'ha fatta arrivare fino ad oggi, che ha tranquillamente affermato quanto l'avventura punta e clicca, così come abbiamo imparato a conoscerla ed apprezzarla, sia ormai morta e sepolta.
E' toccato quindi a Francesco Iorio, l'italianissimo capo programmatore, il compito di spiegarci che cosa significassero quelle parole ed al contempo di soddisfare le curiosità di chi attende così impazientemente un titolo dal grandissimo seguito.
In un intervista rilasciata recentemente, Iorio racconta come BS3 sarà innanzitutto caratterizzato da una moderna grafica 3D e quanto però scomodo possa essere muoversi in un tale ambiente con il semplice uso del mouse. Controllare un personaggio con l'interfaccia punta e clicca è stata una delle caratteristiche delle avventure 2D ma il novello gameplay e il livello d'interazione delle opere odierne richiede qualcosa di più.
Non tremino gli amanti del PC, ma BS3 è stato pensato per essere giocato con il Joypad, ebbene sì! Non v'è da stupirsi visto che l'uscita programmata per il 10 Ottobre prossimo venturo vedrà protagoniste due console come Xbox e PS2. Ovvia anche l'implementazione di un ottima interfaccia (le brutte esperienze avute con titoli come Grim Fandango sono quindi lontane) che implementi l'utilizzo della mitica e storica accoppiata mouse e tastiera.

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Gli Action Events
Questione di grande interesse, sarà di certo la nuova funzione implementata in questa novella terza avventura, si tratta dei cosiddetti 'Action Events', curiosi di sapere di cosa stiamo parlando?
E' lo stesso Iorio a spiegarcelo, definendoli dei momenti di gioco in cui ci si ritroverà al centro di una sequenza di scene e interazioni, spinte a velocità maggiore rispetto al gioco normale.
Sono stati pensati per metterci sotto pressione visto che ci ritroveremo a dover fare scelte, magari vitali, in una situazione di particolare tensione, dove avremo poco tempo per decidere il da farsi. Una delle conseguenze positive è la possibilità di creare scene dal gusto profondamente cinematografico ma pur sempre interattive, senza quindi arrivare a rendere l'azione semplice esercizio di riflessi come nei QTE di Shenmue.

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