Brothers in arms

di Alessandro 'Alenet' Cossu

GUERRA, TANTA GUERRA, FORTISSIMAMENTE GUERRA
A volte, è sufficiente nominare un titolo per aprire un mondo di possibilità: nella fattispecie, mi riferisco a quel Medal of Honor che tanto ha impazzato e ancora vive sui pc dei gamers di mezzo globo. Bellissimo in single player e stupefacente in multi-giocatore, questo prodotto è ancora nella mia personalissima top ten. Mentre il tempo prosegue il suo scorrere, arriva Call of Duty, degno concorrente e rivale di MoH. Entro l'autunno prossimo, grazie a Madre Ubisoft potremo calcare ancora una volta gli insanguinati campi di battaglia della seconda guerra mondiale, con un giochino basato su una storia vera che risponde al nome di Brothers in Arms. Uno degli eventi chiave della WWII (come mi piace l'Inglese!La sigla sta per World War II)fu lo storico sbarco in Normandia; ma non ci furono solo i soldati a bordo delle navi, crivellati dal fuoco nemico prima di mettere piede sulla spiaggia: anche i paracadutisti giocarono un ruolo determinante ed è qui che entreremo in scena noi. Nei panni mimetici del sergente Matt Baker, al comando del team del 101st battaglione paracadutisti, ci troveremo nella più classica situazione "Behind enemy lines", nella (poco)ridente Francia dell'epoca. Proprio come la storia ci insegna, dovremo scegliere fra il completare con successo la nostra missione o salvaguardare la vita dei nostri uomini i nostri Fratelli in Armi.

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BiA promette un viaggio storico immersivo, coinvolgente ed emozionante in quegli otto giorni cosi importanti per la nostra storia, grazie ad una serie di chicche che, sulla carta, farebbero venire l'acquolina in bocca anche al più smaliziato dei gamers. I signori della GearBox Software creatori di Opposing Force, (patrocinati, come detto, dalla Ubisoft), promettono un gameplay senza eguali, sonoro ai massimi livelli, un altissimo grado di realismo e immagini al limite della perfezione, grazie ad una fedelissima ricostruzione storica basata sull'archivio della Army Signal Corps e le foto aeree della Aerial Reconnaissance Imagery... Insomma un lavoretto di tutto rispetto! I programmatori stanno lavorando a BiA da oltre due anni e mezzo e allo stato attuale, sembra proprio che il loro parto andrà ad infoltire la schiera degli sparatutto in prima persona a squadre. Infatti, mentre noi vestiremo i panni del sergente Baker, comanderemo anche un piccolo gruppo di commilitoni; al momento in cui scrivo, non è dato sapere se avremo la possibilità di "switchare" da un membro all'altro del team o se ci "limiteremo" a dare loro ordini. Comunque, assicurano alla GearBox, le routine di Intelligenza Artificiale saranno cosi avanzate da far si che i nostri compagni simulino alla perfezione i comportamenti dei soldati in zona di guerra, anche se faranno completamente affidamento su di noi per essere condotti alla vittoria. Anche i nostri nemici saranno dotati di una notevole IA: nessuno script comportamentale, ma una capacità teorica di adattarsi alla situazione circostante.