Brothers in arms

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Quello che farà la differenza in Brothers In Arms è anche la sua dose tattica non esasperata ma comunque preponderante. Come i veri capi di una squadra, dovremo studiare il terreno dove ci troveremo a combattere, localizzare i nemici e pianificare un attacco nel migliore dei modi, pena una morte atroce e senza appello. Come i soldati americani (quelli veri!)sono soliti dire, dovremmo in linea di massima agire cosi: "Trovali, costringili nella posizione che vuoi, attaccali e finiscili"!.
Stando alle notizie attuali, arriveremo a comandare fino a due mini plotoni, ciascuno composto da un massimo di tre soldati. In tale situazione, uno dei plotoni sarà equipaggiato con armi pesanti, da assalto per intenderci, il secondo invece avrà a disposizione armi da "Copertura", adatte cioè a coprire e coadiuvare il nostro assalto o l'eventuale fuga. Il dubbio spontaneo è che gestire tanti uomini in situazioni concitate sia quanto meno difficile & snervante, ma i programmatori assicurano di aver creato una comodissima interfaccia che permetterà un ottima gestione del titolo in questione, a tutto vantaggio della giocabilità. Visto che si parla intrinsecamente del gioco, una carrellata sulle armi riprodotte in maniera egregia, sia per la grafica che nei sound fx pare d'obbligo: avremo a disposizione un vasto assortimento di strumenti di morte, che vanno dal fucile M1 Garand, al mitra tedesco MG42, passando per il Thompson e una serie di granate dai vari effetti. Nota importante, che minerà, forse il divertimento a vantaggio del realismo è che tutti i componenti del team, noi compresi, potremo portare solo due armi e relativo munizionamento. Anche per quello che riguarda i colpi subiti (realismo docet) un colpo al cranio e viaggeremo in compagnia di Odino in men che non si dica. Inoltre, se il nostro stato di salute appare compromesso a causa di eccessive ferite, tutte le nostre funzioni, come ad esempio la nostra mira e la corsa, saranno falsate o rallentate.

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Ed ora, il comparto che più ci interessa, ovvero la Grafica. Sfortunatamente, i signori della GearBox non hanno voluto sbottonarsi più di tanto in dettagli tecnici, ma quello che si sa per certo è che, graficamente, BiA sarà un prodotto in linea con lo standard attuale (chi ha detto Far Cry?). Grazie alle foto aeree, alle ricostruzioni di archivio e alle vecchie mappe, i programmatori hanno ricreato un ambiente dettagliato e curatissimo, al limite del maniacale (Un esempio?In una vecchia foto di ricognizione, appariva una casetta di campagna con i vetri bianchi e rossi: è stata rigenerata al computer ed inclusa nel gioco!) Giochi di luce, lens flare e luci & ombre dinamiche saranno all'ordine del giorno, per non parlare della vasta gamma di espressioni facciali disponibili su tutti i personaggi del gioco, davvero sbalorditiva. Anche il comparto sonoro sarà all'altezza, con musiche del periodo storico in cui si svolge il titolo e sound fx all'avanguardia. Non mancherà ovviamente, il pieno supporto multigiocatore, anche se al momento non si hanno notizie certe su quali modalità saranno disponibili. Quello che invece è certo è che sarà possibile, nelle nostre sfide in multiplayer, comandare fino a tre personaggi contemporaneamente...se non è innovazione questa! In definitiva, motivi per aspettare questo BiA ne abbiamo a iosa. Se le promesse dei programmatori non verranno disattese, entro l'Autunno avremo davvero di che divertirci. Per il momento, posso solo suggerire una cosa: Stay Tuned!
Brothers in arms

Brothers in arms

BiA promette meraviglie & gaudio, ed allo stato attuale non si può negare, sulla carta, che il gioco abbia grandi potenzialità. I pochi livelli disponibili sono una festa per gli occhi e chi ama gli FPS a squadre troverà probabilmente il grande amore della sua vita in Brothers In Arms.
In buona sostanza, possiamo dire che i programmatori hanno ancora molti mesi a disposizione per regalarci un titolo che punta a scalzare MoH, CoD e Battlefield 1942 dal podio...non ci resta che aspettare.

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