Brothers in Arms: Hell's Highway
di
Luca Gambino
"Ogni battaglia è una partita a scacchi. A volte sei costretto a sacrificare una pedina e a volte quella pedina è un tuo amico". Le parole del colonnello John Antal risuonano all'interno del piccolo e affollatissimo box dove Ubisoft presenta in anteprima Brothers in Arms: Hell's Highway e per qualche secondo riescono a distogliere l'attenzione dal gigantesco schermo al plasma per riflettere sulla pesantissima affermazione. "Il terzo capitolo della serie Brothers in Arms", prosegue Antal, "riesce a concentrare l'attenzione del giocatore anche sulla trama e sulle sue sfaccettature più drammatiche". Tempismo perfetto, colonnello, perché sul monitor troviamo il protagonista dell'avventura in lacrime davanti ad un paio di occhiali, ultimo lascito di un compagno caduto in battaglia.
Brothers in Arms entra nella nextgen console con un prodotto che mira a toccare tanto il cuore, quanto gli occhi dei fan di una serie che si è imposta piuttosto facilmente all'attenzione degli amanti del tactical shooter senza troppi compromessi. Un raggiante Randy Pitchford ha mostrato alla stampa alcuni dei momenti topici di questa nuova avventura targata Gearbox. Hell's Highway abbandona il suolo francese teatro dei primi due episodi per trasferirsi in Olanda, nel bel mezzo dell'operazione Market Garden, una delle azioni belliche contro il giogo nazista che ha maggiormente visto l'utilizzo di truppe paracadutate oltre le linee nemiche. Lo stesso Pitchford si è divertito sostenendo che il paese rappresentato nel gioco esiste ancora oggi nella realtà e che memorizzando le location viste nel gioco, si potrebbe cercare lavoro in loco come guida turistica. Un modo come un altro per sostenere l'ottimo lavoro fatto dai grafici nel ricreare il realismo delle locazioni realmente esistenti. La meccanica d'azione non ha subito forti mutazioni rispetto al passato, risultando ancora una volta un più che convincente Tactical Shooter con elementi strategici da RTS con tanto di mappa tattica richiamabile in qualsiasi momento per osservare con attenzione la disposizione sul campo del propri uomini e del nemico visibile ad occhio nudo. Come sempre saranno due le squadre comandabili tramite il classico sistema di "spotting", attraverso il quale potremo dirigere i nostri uomini nei punti prefissati e deciderne di volta in volta il miglior utilizzo.
La diversa natura dei due team (uno d'assalto, l'altro di ricognizione e copertura) e il loro impiego combinato, sarà ancora l'ossatura di base di quanto richiesto al giocatore. Ancora una volta, infatti, Brothers in Arms si presenta un po' come una partita a scacchi in tempo reale su un immenso campo di battaglia, con le due fazioni a cui si richiede di disporsi dietro sicuri ripari per poi scegliere le migliori soluzioni tattiche e belliche per avere ragione l'una dell'altra. Ancora una volta troveremo i soliti indicatori posti al di sopra della testa dei nostri avversari che saranno d'aiuto nel comprendere il grado di pericolosità degli stessi. Il pallino rosso indica che il nostro avversario reagisce al fuoco e può essere realmente pericoloso, mentre il pallino grigio indica invece l'efficacia del nostro "fuoco di soppressione" e che quindi l'avversario in questione non può reagire e può quindi essere facilmente aggirato ed eliminato.
Tra le novità introdotte in Hell's Highway c'è anche una particolare visuale del protagonista che adesso cambierà, diventando offuscata, ogni qualvolta i proiettili nemici si faranno troppo vicini alla nostra posizione. Se la vista, invece, inizierà a diventare rossastra, dovremo cercare riparo il prima possibile, perché la situazione si sta facendo realmente pericolosa. Va da sé che con queste premesse l'atmosfera di gioco ne esca decisamente corroborata, permeata ancora una volta da un incredibile dose di realismo e supportata a dovere dalle rinnovate capacità tecniche della Nextgen console.
La versione mostrata su Xbox360 non solo girava fluidamente anche nei momenti più carichi, ma ha consentito ai programmatori di aumentare significativamente l'interattività con alcuni elementi del fondale. Adesso snidare i soldati tedeschi assiepati dietro fragili staccionate in legno sarà oltremodo semplice, dal momento che le assi della staccionata potranno essere spazzate via dai precisi colpi di mitragliatrice, lasciando allo scoperto i malcapitati avversari. Allo stesso modo un rifugio organizzato con i classici "sandbags" potrà essere facilmente eliminato con un singolo colpo di Bazooka (affettuosamente chiamato "Stella"). Rinnovati e migliorati anche gli effetti di ragdoll dei nemici centrati dai nostri colpi, che potranno essere anche immortalati (un po' macabro, a dire il vero), da uno speciale zoom che evidenzierà le evoluzioni dei cadaveri saltati in aria al seguito di una qualche esplosione.
Sugli scudi anche la realizzazione grafica ed estetica, grazie all'utilizzo dell'Unreal Engine 3 , che propone un significativo aumento poligonale nelle strutture e nei modelli dei protagonisti, fino ad arrivare a texture ben rifinite e verosimili. In particolare ci ha stupito positivamente un punto preciso del livello mostrato, dove la nostra squadra tenuta sotto scacco da una mitragliatrice fissa disposta su un campanile, riesce a disfarsi con un assestato colpo di bazooka del cecchino avversario. In particolare ha attirato la nostra attenzione l'ottima risposta del motore fisico che per due volte (tante sono le prove fatte da Pitchford), ha sgretolato il campanile in modi differenti, evidenziando come ormai le sequenze precalcolate siano ormai un lontano ricordo. Insomma, anche se forse Hell's Highway non mira apertamente a rivoluzionare la saga di Brothers in Arms, è un deciso passo in avanti verso quella perfezione stilistica e bellica inseguita da Gearbox, così come sottolinea lo stesso Colonnello Antal che definisce il proprio pargolo come il miglior esempio di tattica e azione militare applicata ad un videogioco. E se lo dice lui. Appuntamento rimandato per il prossimo mese di Settembre, salvo correzioni di rotta, quando il terzo capitolo di BIA vedrà la luce su Xbox360, Ps3 e PC.
Brothers in Arms entra nella nextgen console con un prodotto che mira a toccare tanto il cuore, quanto gli occhi dei fan di una serie che si è imposta piuttosto facilmente all'attenzione degli amanti del tactical shooter senza troppi compromessi. Un raggiante Randy Pitchford ha mostrato alla stampa alcuni dei momenti topici di questa nuova avventura targata Gearbox. Hell's Highway abbandona il suolo francese teatro dei primi due episodi per trasferirsi in Olanda, nel bel mezzo dell'operazione Market Garden, una delle azioni belliche contro il giogo nazista che ha maggiormente visto l'utilizzo di truppe paracadutate oltre le linee nemiche. Lo stesso Pitchford si è divertito sostenendo che il paese rappresentato nel gioco esiste ancora oggi nella realtà e che memorizzando le location viste nel gioco, si potrebbe cercare lavoro in loco come guida turistica. Un modo come un altro per sostenere l'ottimo lavoro fatto dai grafici nel ricreare il realismo delle locazioni realmente esistenti. La meccanica d'azione non ha subito forti mutazioni rispetto al passato, risultando ancora una volta un più che convincente Tactical Shooter con elementi strategici da RTS con tanto di mappa tattica richiamabile in qualsiasi momento per osservare con attenzione la disposizione sul campo del propri uomini e del nemico visibile ad occhio nudo. Come sempre saranno due le squadre comandabili tramite il classico sistema di "spotting", attraverso il quale potremo dirigere i nostri uomini nei punti prefissati e deciderne di volta in volta il miglior utilizzo.
La diversa natura dei due team (uno d'assalto, l'altro di ricognizione e copertura) e il loro impiego combinato, sarà ancora l'ossatura di base di quanto richiesto al giocatore. Ancora una volta, infatti, Brothers in Arms si presenta un po' come una partita a scacchi in tempo reale su un immenso campo di battaglia, con le due fazioni a cui si richiede di disporsi dietro sicuri ripari per poi scegliere le migliori soluzioni tattiche e belliche per avere ragione l'una dell'altra. Ancora una volta troveremo i soliti indicatori posti al di sopra della testa dei nostri avversari che saranno d'aiuto nel comprendere il grado di pericolosità degli stessi. Il pallino rosso indica che il nostro avversario reagisce al fuoco e può essere realmente pericoloso, mentre il pallino grigio indica invece l'efficacia del nostro "fuoco di soppressione" e che quindi l'avversario in questione non può reagire e può quindi essere facilmente aggirato ed eliminato.
Tra le novità introdotte in Hell's Highway c'è anche una particolare visuale del protagonista che adesso cambierà, diventando offuscata, ogni qualvolta i proiettili nemici si faranno troppo vicini alla nostra posizione. Se la vista, invece, inizierà a diventare rossastra, dovremo cercare riparo il prima possibile, perché la situazione si sta facendo realmente pericolosa. Va da sé che con queste premesse l'atmosfera di gioco ne esca decisamente corroborata, permeata ancora una volta da un incredibile dose di realismo e supportata a dovere dalle rinnovate capacità tecniche della Nextgen console.
La versione mostrata su Xbox360 non solo girava fluidamente anche nei momenti più carichi, ma ha consentito ai programmatori di aumentare significativamente l'interattività con alcuni elementi del fondale. Adesso snidare i soldati tedeschi assiepati dietro fragili staccionate in legno sarà oltremodo semplice, dal momento che le assi della staccionata potranno essere spazzate via dai precisi colpi di mitragliatrice, lasciando allo scoperto i malcapitati avversari. Allo stesso modo un rifugio organizzato con i classici "sandbags" potrà essere facilmente eliminato con un singolo colpo di Bazooka (affettuosamente chiamato "Stella"). Rinnovati e migliorati anche gli effetti di ragdoll dei nemici centrati dai nostri colpi, che potranno essere anche immortalati (un po' macabro, a dire il vero), da uno speciale zoom che evidenzierà le evoluzioni dei cadaveri saltati in aria al seguito di una qualche esplosione.
Sugli scudi anche la realizzazione grafica ed estetica, grazie all'utilizzo dell'Unreal Engine 3 , che propone un significativo aumento poligonale nelle strutture e nei modelli dei protagonisti, fino ad arrivare a texture ben rifinite e verosimili. In particolare ci ha stupito positivamente un punto preciso del livello mostrato, dove la nostra squadra tenuta sotto scacco da una mitragliatrice fissa disposta su un campanile, riesce a disfarsi con un assestato colpo di bazooka del cecchino avversario. In particolare ha attirato la nostra attenzione l'ottima risposta del motore fisico che per due volte (tante sono le prove fatte da Pitchford), ha sgretolato il campanile in modi differenti, evidenziando come ormai le sequenze precalcolate siano ormai un lontano ricordo. Insomma, anche se forse Hell's Highway non mira apertamente a rivoluzionare la saga di Brothers in Arms, è un deciso passo in avanti verso quella perfezione stilistica e bellica inseguita da Gearbox, così come sottolinea lo stesso Colonnello Antal che definisce il proprio pargolo come il miglior esempio di tattica e azione militare applicata ad un videogioco. E se lo dice lui. Appuntamento rimandato per il prossimo mese di Settembre, salvo correzioni di rotta, quando il terzo capitolo di BIA vedrà la luce su Xbox360, Ps3 e PC.