Bruce Lee: Quest of the Dragon
di
Redazione
Il sistema di controllo dovrebbe essere abbastanza intuitivo visto che sarà fondato su una combinazione di tre tasti, rispettivamente per i pugni, i calci e la parata. Eppure attraverso questi tre tasti si potranno realizzare oltre 125 mosse e combinazioni man mano che si sbloccheranno nel gioco. In aggiunta alle mosse normali si potrà mandare Bruce "on fire" così da fargli realizzare più danno. Parecchia importanza avranno le combo di colpi, l'unica maniera per colpire più nemici contemporaneamente mentre, viceversa, un tasto apposito avrà il compito di bloccare gli attacchi su un determinato avversario e, ancora sarà possibile colpire in ogni direzione senza guardare grazie allo stick destro.
I livelli in totale dovrebbero essere una trentina, numero che fa ben sperare per quanto riguarda la longevità, ambientati in poche città tra cui Londra, San Francisco e Hong kong e ogni livello sarà diviso in sottosezioni che andranno affrontate separatamente dal punto di vista dei combattimenti proposti. Infatti in alcuni casi si verrà affrontati da più nemici tutti insieme in una tipica rissa, mentre in altri si dovrà affrontare un gruppo di nemici ma in una lotta uno contro uno oppure ci si dovrà battere anche con il tempo per arrivare a fine sezione prima della scadenza del limite oppure ci si potrà far largo grazie ad un altro marchio di fabbrica di Lee: il nunchaku.
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Il numero di nemici presenti su schermo dovrebbe variare da uno ad un massimo di 16, particolare che rivela quanto il gioco dovrebbe essere frenetico in certe situazioni. Occasionalmente si presenteranno alcuni boss di mezzo livello e alcuni boss finali. L'energia vitale di Bruce Lee sarà rappresentata dalla classica barra così come quella dell'avversario sotto attacco e sarà possibile ripristinare parte dell'energia persa grazie ai power-up che appariranno su schermo così come potenziare temporaneamente il proprio danno e guadagnare vite extra. Alla fine di ogni area alcuni scene d'intermezzo dovrebbero rivelare parte della trama e nello stesso momento si potranno salvare i progressi fatti (non si potrà salvare durante i livelli che dovranno essere completati con un massimo di tre vite).
Infine si parlava di un piccolo elemento da RPG: in effetti eliminando i nemici si otterranno delle piccole icone raffiguranti un drago che potranno essere spese tra un livello e l'altro per aumentare le capacità di Lee e soprattutto per sbloccare le nuove mosse che, probabilmente, verranno insegnate dal gioco stesso. Nello stesso modo ma per riguadagnare vite ed energia persa dovrà essere speso il denaro che i nemici lasceranno alternativamente alle icone del drago.
Per concludere qualche nota sulla grafica e il sonoro. La prima godrà del motion capture per le animazioni di Lee basate sui movimenti di uno dei suoi studenti.
Il sonoro invece mixerà musiche di stampo tipicamente orientale a qualche accordo di chitarra elettrica per accentuare i frangenti più movimentati senza dimenticare i famosi miagolii di Bruce Lee. L'ultima nota va alla mancanza dell'opzione multiplayer. Chi vorrà affrontare la sfida di QotD questo inverno dovrà farlo alla maniera di Lee: in solitaria.
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Bruce Lee: Quest of the Dragon
Bruce Lee: Quest of the Dragon
A ben vedere tra le righe QotD non offre nulla di nuovo quanto ad originalità dello schema di gioco: i temi delle ondate di nemici e dell'attraversamento di un'area sono ben presenti nei beat' em up a scorrimento fin da Final Fight. Cosa può offrire di buono allora? Ottime animazioni, un sacco di mosse, un livello di sfida adeguato e, soprattutto, l'emozione di poter impersonare Bruce Lee. E a ben guardare, non è poco.