Brute Force

Il 14 marzo 2002 si avvicina lento ma inesorabile. Col sopragiungere della primavera la nuova console fortemente voluta da Bill Gates si prepara a sbarcare nel vecchio continente, ormai da diversi anni inespugnabile roccaforte Sony, con la ferma intenzione di persuadere anche il più convinto degli scettici. Fra i titoli che maggiormente attireranno l'attenzione del pubblico, come lo spettacolare Dead or Alive 3 o il roccioso Halo, anche Brute Force sembra avere tutte le carte in regola per conquistarsi uno spicchio di notorietà fra gli utenti europei. Seppur passato sotto silenzio sino a poco tempo fa, Microsoft non nasconde infatti di nutrire grandi aspettative in questo gioco, tanto da prevedere una massiccia campagna di marketing per la sua console proprio basata sull'ultima fatica firmata Digital Anvil. Tanto rumore per nulla?

UN PO' DI STORIA
Lo scenario mondiale del videogioco ha subito, soprattutto negli ultimi dieci anni, un cambiamento somatico piuttosto profondo e notevole: é cambiato il modo di intendere il videogioco, é cambiato il modo di fruire del videogioco... é cambiato il modo di "fare" il videogioco. Le cause di tali metamorfosi sono indubbiamente molteplici, prima fra tutte l'incessante progresso tecnologico e del business videoludico... ma in mezzo a mille teorie, questo é sicuro, Chris Roberts (chi si ricorda Wing Commander?) ha giocato un ruolo fondamentale: la sua decisione di lasciare Origin nel 1996, allora una delle massime software house mondiali, per fondare Digital ANViL una piccola software house di sua proprietà assicurandosi il supporto di Microsoft, ha contribuito a destabilizzare gli ingranaggi del tempo in favore di un mutamento del quale, ancora adesso, stiamo osservando gli sviluppi

Tornando ai giorni nostri, lo stretto legame che intercorre fra Digital ANViL e Microsoft può indurre a due facili intuizioni: Roberts e soci hanno potuto certamente godere di un maggior grado di approfondimento sull'hardware Xbox, lavorando nelle condizioni migliori per la creazione di un titolo che, oltre a mostrare sicure potenzialità, rimarrà con tutta probabilità esclusiva della console americana