Burnout: Revenge
di
Paolo Mulas
La serie di Burnout, il gioco di guida più veloce di questa generazione è quasi pronto per fare il suo ritorno su Playstation2 e X-Box, con nuovi circuiti, nuove auto e nuove modalità. La prima sostanziale differenza con le precedenti versioni è costituita dal fattore traffico, ora ancora più importante rispetto ai precedenti episodi, anche se gli incidenti ci costringeranno a restare fermi solamente per un paio di secondi. Si potrà comunque creare degli scontri ad hoc, evitando possibilmente di farsi coinvolgere in modo da riuscire a bloccare gli avversari alle nostre spalle. Un altro aspetto decisamente nuovo è la svolta verso il realismo, almeno per quel che riguarda i circuiti; per adesso sono state confermate le riproduzioni digitali di Detroit, Hong Kong, Roma e Tokio. Le piste inoltre offriranno ampi margini di libertà, con numerose strade alternative e bivi, anche se in caso d'incidente saremo ricollocati automaticamente nel trasporto principale.
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Come si può evincere anche dal sottotitolo, Burnout 4 farà distinzione tra avversari e nemici. Questi ultimi, riconoscibili dalla differenza del colore della freccia posta al di sopra della loro vettura, baseranno la loro gara nel tentativo di causarci più danni possibile facendoci incidentare. Queste nuove features renderanno le gare addirittura più adrenaliniche e coinvolgenti, ma le novità in pista non si limitato a questo; sarà possibile utilizzare l'esplosione del gamebreaker e cambiare la visuale dopo ogni incidente in modo da coinvolgere più auto possibili. Ciò ci consentirà di ottenere un "burnout" maggiore, indispensabile per farci recuperare i secondi persi nell'impatto. La nuova versione del traffic attack, sembrerebbe a prima vista analoga ad una qualsiasi modalità arcade; dato un conto alla rovescia bisognerà, infatti, cercare di rimanere in pista più tempo possibile, non ci saranno però check point, ma il tempo a nostra disposizione potrà essere prolungato, ogni danno alle macchine avversarie ci elargirà qualche secondo e qualche dollaro utilizzabile poi per sbloccare dei nuovi contenuti nei livelli. Grandi innovazioni anche sul fronte crash mode, paragonata dagli stessi sviluppatori Criterion ad un gioco di golf, tant'è che anche in questo versante il vento reciterà un ruolo importantissimo per raggiungere il proprio obbiettivo dopo un salto a 400 Km/h da una rampa.
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Nonostante si tratti di una versione ancora non completa, sembra proprio che la giocabilità, da sempre punto forte della serie, possa raggiungere in questa quarta incarnazione vette mai raggiunte di divertimento e coinvolgimento. Per quel che riguarda la parte tecnica, Burnout Revenge, dovrebbe avvalersi del motore grafico del suo predecessore ancor più potenziato. Ciò significa una velocità ed una fluidità settata davvero su valori altissimi, e vetture splendidamente realizzate sotto ogni aspetto. Dopo i circuiti la ricerca del realismo si è allargata anche lo stile, ora decisamente più cupo che lo rende vagamente simile alla serie di Need for speed. L'uscita di Burnout Revenge è prevista per settembre di quest'anno, mancano ancora tante informazioni in merito a particolari importanti tra i quali l'online, ma possiamo comunque già segnare la data in rosso sul calendario.
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Come si può evincere anche dal sottotitolo, Burnout 4 farà distinzione tra avversari e nemici. Questi ultimi, riconoscibili dalla differenza del colore della freccia posta al di sopra della loro vettura, baseranno la loro gara nel tentativo di causarci più danni possibile facendoci incidentare. Queste nuove features renderanno le gare addirittura più adrenaliniche e coinvolgenti, ma le novità in pista non si limitato a questo; sarà possibile utilizzare l'esplosione del gamebreaker e cambiare la visuale dopo ogni incidente in modo da coinvolgere più auto possibili. Ciò ci consentirà di ottenere un "burnout" maggiore, indispensabile per farci recuperare i secondi persi nell'impatto. La nuova versione del traffic attack, sembrerebbe a prima vista analoga ad una qualsiasi modalità arcade; dato un conto alla rovescia bisognerà, infatti, cercare di rimanere in pista più tempo possibile, non ci saranno però check point, ma il tempo a nostra disposizione potrà essere prolungato, ogni danno alle macchine avversarie ci elargirà qualche secondo e qualche dollaro utilizzabile poi per sbloccare dei nuovi contenuti nei livelli. Grandi innovazioni anche sul fronte crash mode, paragonata dagli stessi sviluppatori Criterion ad un gioco di golf, tant'è che anche in questo versante il vento reciterà un ruolo importantissimo per raggiungere il proprio obbiettivo dopo un salto a 400 Km/h da una rampa.
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Nonostante si tratti di una versione ancora non completa, sembra proprio che la giocabilità, da sempre punto forte della serie, possa raggiungere in questa quarta incarnazione vette mai raggiunte di divertimento e coinvolgimento. Per quel che riguarda la parte tecnica, Burnout Revenge, dovrebbe avvalersi del motore grafico del suo predecessore ancor più potenziato. Ciò significa una velocità ed una fluidità settata davvero su valori altissimi, e vetture splendidamente realizzate sotto ogni aspetto. Dopo i circuiti la ricerca del realismo si è allargata anche lo stile, ora decisamente più cupo che lo rende vagamente simile alla serie di Need for speed. L'uscita di Burnout Revenge è prevista per settembre di quest'anno, mancano ancora tante informazioni in merito a particolari importanti tra i quali l'online, ma possiamo comunque già segnare la data in rosso sul calendario.
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Burnout: Revenge
Burnout: Revenge
Sempre più veloce, sempre più ricco, sempre più divertente; queste le premesse per l'attesissimo quarto episodio di Burnout. Da ciò che abbiamo potuto vedere in questi concitati giorni dell'E3, sembra proprio che i Criterion faranno centro per l'ennesima volta. Le nuove features annunciate, tra le quali l'intrigante "Revenge" ossia la voglia di rivincita da parte dei nostri avversari (che baseranno la loro gara sull'ostacolarci) ed il nuovo traffic attack ci hanno già convinto, ed in attesa di nuovi dettagli non possiamo che rimandarvi ai futuri aggiornamenti.