Call Of Duty 2
di
Alessandro 'Alenet' Cossu
RITORNO AL PASSATO
Parafrasi d'obbligo per l'ennesima rivisitazione ludica del secondo, devastante conflitto mondiale. Quello degli sparatutto in prima persona ambientati & dedicati nell'arco temporale della WWII (la seconda guerra mondiale, appunto), pare destinato a non esaurirsi mai. Da Medal of Honor a Call of Duty, passando per il meno recente ma ancora molto apprezzato Return to Castle Wolfenstain e relativo seguito, i giochi che hanno permesso e che ci permetteranno di sviscerare in ogni loro aspetto le nude bellezze e i violenti fascini di un conflitto mai dimenticato, sono stati e con ogni probabilità saranno, moltissimi. Il primo CoD, con tutta la sua romantica violenza e la sua atmosfera degna delle migliori pellicole belliche, è stato a ragion veduta un campione di incassi e di divertimento; le relative espansioni, sia pur con alterne fortune, hanno placato la fame di pixel militari dei giocatori di mezzo globo, mentre tutti guardavamo più avanti, in fremente attesa di un nuovo capitolo.
L'attesa, ora, è quasi giunta alla fine. Ottimisticamente parlando, entro la fine dell'Autunno (o per maggior realismo, entro la fine dell'anno in corso), potremo mettere le mani su Call Of Duty 2, capolavoro annunciato dalle mille frecce al proprio arco.
Gamesurf ha messo le mani su una versione giocabile della nuova fatica dei signori della Infinity Ward, patrocinati da madre Activision. Quello che abbiamo visto durante la sessione di prova ci ha lasciati stupefatti, in un tripudio di effetti speciali e grafica di altissimo livello. Ma procediamo con ordine : CoD 2 ci porterà a vivere nell'anno del Signore 1941. In una località, di cui oggi restano solo sinistre rovine, che risponde al nome di WolfSchanze, un bassetto di nome Hitler diramava i propri ordini e i propri piani, con lo scopo di schiacciare il mondo sotto il suo tacco "Made in Germany". E' in questo luogo che il signor Fuhrer si incontrava con i suoi luogotenenti ed è sempre da li che venivano partorite le atrocità che tutti conosciamo. I nostri match, nella versione completa del gioco e nei panni di un soldatino russo che risponderà al nome di Vassili Ivanovich Koslov vedranno come teatro proprio quell'angolo di Paradiso. Come da migliore tradizione di CoD, impersoneremo anche un bravo militare britannico ed un patriota americano.
Spazieremo dalle coste Francesi al fronte nordafricano, passando per città e locazioni ambientate nel deserto o nel fitto della boscaglia, con una attenzione al dettaglio al limite del maniacale.
Fondamentalmente, questo nuovo episodio manterrà la struttura a missioni ed il taglio cinematografico del primo capitolo e relative espansioni, ma con qualche novità saliente. Se è vero, come è vero, che in CoD eravamo in quale modo confinati in "tunnel" predefiniti dai programmatori e per tunnel, si intende una città, una foresta, un campo tedesco, ma sempre con un solo ed unico percorso percorribile , ora la vera perla del gameplay di Call of Duty 2 sta nei nuovi script inseriti dai signori di Infinity Ward, che ci permetteranno, in un buon settanta per cento del gioco, di avere sempre almeno un'altra strada da percorrere, una via alternativa per superare un ostacolo, o un modo di aggirare le truppe nemiche. L' "Infinity Pensiero", quindi, si traduce in un maggiore senso di libertà per i giocatori e per gli avversari digitali, guidati da alcune routine di Intelligenza Artificiale davvero degne di nota; niente più semplice carne da macello, quindi, ma soldati che reagiscono al nostro modo di affrontare le missioni, che si chiamano per aiutarsi, che tentano di accerchiarci e tante altre amenità. Inoltre, a ulteriore cambiamento di uno stile di gioco a volte troppo affine a se stesso, è stato rimosso l'indicatore di salute del personaggio. In fondo, quale soldato della seconda guerra mondiale poteva vantare un tale sistema di verifica? Ora, non conoscendo lo status del nostro alter ego, saremo costretti a valutare bene ogni passo. Quando verremmo colpiti, vedremo il nostro monitor "macchiarsi" di sangue e il nostro soldatino perdere progressivamente precisione e velocità. In quei casi, abbassare la testa e riposarsi, sarà il solo modo di riprendersi...ovviamente, però, una pallottola conficcata nel cranio ci spedirà nei verdi pascoli prima ancora di tirare un fiato.
Prima di omaggiare il comparto video di cui parleremo in maniera molto più approfondita in sede di recensione è quanto meno doveroso parlare del comparto audio, al limite della perfezione. Sound FX di primissimo livello si sposano con musiche tanto epiche quanto evocative; l'orecchio, per una volta, sarà soddisfatto almeno quanto l'occhio. La versione provata da noi vantava un doppiaggio in lingua Inglese decisamente ispirato e con una sincronizzazione ottimale. Scritto questo, parlando dell'aspetto che più...salta all'occhio, il nuovo titolo nascente sotto la bandiera di Activision vanta un motore grafico riscritto interamente da zero, pur partendo dal comunque potentissimo engine del primo capitolo. Tutti gli effetti a cui siamo abituati e che ormai pretendiamo da un prodotto di questo livello saranno presenti, ulteriormente migliorati (o,almeno così confidiamo), nella versione finale del prodotto. Quello che più ci ha colpito in un tripudio di poligoni e texture che sprizzavano bellezza da ogni pixel, è stato, paradossalmente, un angolo minore del gioco : la realizzazione del fumo e della polvere. In una parola, polvere e fumo risultavano semplicemente veri.
E questo basti per far capire il livello di realizzazione.
Nuove armi e nuovi mezzi (per ora non si sa se guidabili dal giocatore o meno) ci attendono; provando a mirare con precisione, balzerà all'occhio il numero di serie o i graffi sui nostri strumenti di morte. Un piccolo esempio della cura nella realizzazione. In definitiva, motivi per attendere questo nuovo capitolo di uno degli sparatutto che hanno mietuto più vittime nel cuore degli appassionati, ce ne sono a bizzeffe. Il consiglio di Gamesurf è di lucidare a fondo il proprio fucile Garamond, perché presto ne avremo di nuovo bisogno...per fortuna!
Parafrasi d'obbligo per l'ennesima rivisitazione ludica del secondo, devastante conflitto mondiale. Quello degli sparatutto in prima persona ambientati & dedicati nell'arco temporale della WWII (la seconda guerra mondiale, appunto), pare destinato a non esaurirsi mai. Da Medal of Honor a Call of Duty, passando per il meno recente ma ancora molto apprezzato Return to Castle Wolfenstain e relativo seguito, i giochi che hanno permesso e che ci permetteranno di sviscerare in ogni loro aspetto le nude bellezze e i violenti fascini di un conflitto mai dimenticato, sono stati e con ogni probabilità saranno, moltissimi. Il primo CoD, con tutta la sua romantica violenza e la sua atmosfera degna delle migliori pellicole belliche, è stato a ragion veduta un campione di incassi e di divertimento; le relative espansioni, sia pur con alterne fortune, hanno placato la fame di pixel militari dei giocatori di mezzo globo, mentre tutti guardavamo più avanti, in fremente attesa di un nuovo capitolo.
L'attesa, ora, è quasi giunta alla fine. Ottimisticamente parlando, entro la fine dell'Autunno (o per maggior realismo, entro la fine dell'anno in corso), potremo mettere le mani su Call Of Duty 2, capolavoro annunciato dalle mille frecce al proprio arco.
Gamesurf ha messo le mani su una versione giocabile della nuova fatica dei signori della Infinity Ward, patrocinati da madre Activision. Quello che abbiamo visto durante la sessione di prova ci ha lasciati stupefatti, in un tripudio di effetti speciali e grafica di altissimo livello. Ma procediamo con ordine : CoD 2 ci porterà a vivere nell'anno del Signore 1941. In una località, di cui oggi restano solo sinistre rovine, che risponde al nome di WolfSchanze, un bassetto di nome Hitler diramava i propri ordini e i propri piani, con lo scopo di schiacciare il mondo sotto il suo tacco "Made in Germany". E' in questo luogo che il signor Fuhrer si incontrava con i suoi luogotenenti ed è sempre da li che venivano partorite le atrocità che tutti conosciamo. I nostri match, nella versione completa del gioco e nei panni di un soldatino russo che risponderà al nome di Vassili Ivanovich Koslov vedranno come teatro proprio quell'angolo di Paradiso. Come da migliore tradizione di CoD, impersoneremo anche un bravo militare britannico ed un patriota americano.
Spazieremo dalle coste Francesi al fronte nordafricano, passando per città e locazioni ambientate nel deserto o nel fitto della boscaglia, con una attenzione al dettaglio al limite del maniacale.
Fondamentalmente, questo nuovo episodio manterrà la struttura a missioni ed il taglio cinematografico del primo capitolo e relative espansioni, ma con qualche novità saliente. Se è vero, come è vero, che in CoD eravamo in quale modo confinati in "tunnel" predefiniti dai programmatori e per tunnel, si intende una città, una foresta, un campo tedesco, ma sempre con un solo ed unico percorso percorribile , ora la vera perla del gameplay di Call of Duty 2 sta nei nuovi script inseriti dai signori di Infinity Ward, che ci permetteranno, in un buon settanta per cento del gioco, di avere sempre almeno un'altra strada da percorrere, una via alternativa per superare un ostacolo, o un modo di aggirare le truppe nemiche. L' "Infinity Pensiero", quindi, si traduce in un maggiore senso di libertà per i giocatori e per gli avversari digitali, guidati da alcune routine di Intelligenza Artificiale davvero degne di nota; niente più semplice carne da macello, quindi, ma soldati che reagiscono al nostro modo di affrontare le missioni, che si chiamano per aiutarsi, che tentano di accerchiarci e tante altre amenità. Inoltre, a ulteriore cambiamento di uno stile di gioco a volte troppo affine a se stesso, è stato rimosso l'indicatore di salute del personaggio. In fondo, quale soldato della seconda guerra mondiale poteva vantare un tale sistema di verifica? Ora, non conoscendo lo status del nostro alter ego, saremo costretti a valutare bene ogni passo. Quando verremmo colpiti, vedremo il nostro monitor "macchiarsi" di sangue e il nostro soldatino perdere progressivamente precisione e velocità. In quei casi, abbassare la testa e riposarsi, sarà il solo modo di riprendersi...ovviamente, però, una pallottola conficcata nel cranio ci spedirà nei verdi pascoli prima ancora di tirare un fiato.
Prima di omaggiare il comparto video di cui parleremo in maniera molto più approfondita in sede di recensione è quanto meno doveroso parlare del comparto audio, al limite della perfezione. Sound FX di primissimo livello si sposano con musiche tanto epiche quanto evocative; l'orecchio, per una volta, sarà soddisfatto almeno quanto l'occhio. La versione provata da noi vantava un doppiaggio in lingua Inglese decisamente ispirato e con una sincronizzazione ottimale. Scritto questo, parlando dell'aspetto che più...salta all'occhio, il nuovo titolo nascente sotto la bandiera di Activision vanta un motore grafico riscritto interamente da zero, pur partendo dal comunque potentissimo engine del primo capitolo. Tutti gli effetti a cui siamo abituati e che ormai pretendiamo da un prodotto di questo livello saranno presenti, ulteriormente migliorati (o,almeno così confidiamo), nella versione finale del prodotto. Quello che più ci ha colpito in un tripudio di poligoni e texture che sprizzavano bellezza da ogni pixel, è stato, paradossalmente, un angolo minore del gioco : la realizzazione del fumo e della polvere. In una parola, polvere e fumo risultavano semplicemente veri.
E questo basti per far capire il livello di realizzazione.
Nuove armi e nuovi mezzi (per ora non si sa se guidabili dal giocatore o meno) ci attendono; provando a mirare con precisione, balzerà all'occhio il numero di serie o i graffi sui nostri strumenti di morte. Un piccolo esempio della cura nella realizzazione. In definitiva, motivi per attendere questo nuovo capitolo di uno degli sparatutto che hanno mietuto più vittime nel cuore degli appassionati, ce ne sono a bizzeffe. Il consiglio di Gamesurf è di lucidare a fondo il proprio fucile Garamond, perché presto ne avremo di nuovo bisogno...per fortuna!
Call Of Duty 2
Call Of Duty 2
Call Of Duty 2 si candida ad essere uno degli sparatutto bellici più atteso della stagione. Brillante, con un motore grafico nuovo (o quasi) di zecca, un comparto audio ai massimi livelli di oggi e un gameplay che ha saputo rinnovarsi senza perdere i pregi dei suoi illustri predecessori, il titolo della Infinity Ward donerà ai fans della serie un nuovo motivo di gioire. Non resta che aspettare.