Call of Duty: Advanced Warfare
di
Roberto Vicario
Ad aprire la conferenza di Microsoft ci ha pensato nientemeno che Call of Duty: Advance Warfare. Il nuovo capitolo della fortuna saga FPS di Activision, ha finalmente fatto vedere qualcosa del gameplay, attraverso una live demo di ben 9 minuti. Pochi per saziare la curiosità dei fan più accaniti, ma abbastanza per carpire qualche elemento di discussione che analizziamo in questo articolo.
Prima di addentrarci nella demo, un piccolo ripasso sulla storia. Call of Duty: Advance Warfare ci porta nel 2054. Un futuro distopico in cui il più grande esercito al mondo - quello delle corporazioni militari private - decide di entrare in lotta con gli Stati Uniti e altri paesi, con l'accusa di non essere riusciti ad instaurare la democrazia nel corso di questi anni. Il burattinaio di questa messa in scena sarà Jonathan Irons, CEO di una di queste corporazioni, chiamata Atlas. Ad interpretarlo ci sarà nientemeno che il grande Kevin Spacey, fresco dell'ottima performance ottenuta con il suo House of Cards.
Il nostro personaggio sarà il Soldato Mitchell, un ex Marine dell'esercito statunitense, entrato a far parte di queste corporazioni. Proprio attraverso i suoi occhi, abbiamo potuto ammirare quella che probabilmente é una delle missioni del gioco: chiamata “induction” ed ambientata a Seoul, Corea del Sud.
La missione é cominciata dentro una capsula di trasporto estremamente tecnologia, contenente il nostro personaggio e due commilitoni. Uno sguardo alla città per capire che ci troviamo all'interno di una furiosa battaglia che si sta combattendo proprio nella downtown della città coreana.
Dopo essere stati colpiti e aver rischiato di perdere un uomo ci ritroviamo finalmente a terra. Prima di continuare con il racconto della demo, due considerazioni tecniche. Il colpo d'occhio che si riceve grazie al nuovo motore grafico é sicuramente positivo. Gli oggetti sul campo sono tantissimi, così come gli effetti derivanti dalle esplosioni e dalle mille luci che rifletto i numerosi schermi pubblicitari. La stessa, ottima, realizzazione vale per i personaggi. I modelli poligonali sono estremamente dettagliati e futuristici, discorso che possiamo tranquillamente allargare anche alla realizzazione dei volti e delle espressioni facciali. La possibilità di aver lavorato tre anni a questo progetto, e sopratutto la possibilità di focalizzassi totalmente sulle versioni next gen, almeno sotto l'aspetto visivo, ha sicuramente giovato alla serie.
Torniamo in gioco però. Come dicevamo, l'aspetto futuristico é marcato e ben visibile in qualsisia direzione decidiamo di vedere il gioco. Le armi sono estremamente futuristiche sia a livello visivo che a livello di utilizzo vero e proprio. Avremo una carabina con visori olografici che ci segnano il numero di munizioni, un fucile a pompa che sfrutta le onde sonore (sembrerebbe) e un raggio laser dall'ingente potenziale di danno. A questo poi si aggiungono le immancabili granate. A differenza del passato, il giocatore potrà scegliere direttamente prima di lanciare la granata di che tipo detonarla, il tutto con la semplice pressione di un tasto. A quelle classiche: fumogena, esplosiva, stordente, si aggiunge quella intelligente. Una volta selezionata la granata librerà nell'aria alla ricerca di un nemico, per poi muoversi verso di lui e scoppiare. Un ottimo metodo per colpire soprattutto i nemici appostati su livelli sopraelevati.
Non é tutto però, perché oltre ad un arsenale davvero “advance”, anche il supporto sul campo non scherza minimamente. La particolarità - prese in prestito probabilmente da Titanfall - é una sorta di jet pack che permette ai soldati di compiere balzi più alti oppure di attutire gli atterraggi. Una scelta particolare, e che all'atto pratico potrebbe in parte snaturare il gameplay classico della serie, a favore di un gameplay più aperto e vario in termini di approccio allo scontro a fuoco.
Nel corso della demo abbiamo anche potuto intravedere i già chiacchierati esoscheletri (questi ancora più simili a quelli visti in Edge of Tomorrow con Tom Cruise) e una sorta di animale meccanico a quattro zampe, usato sia come bulldozer che come carro armato. Insomma, tutta una serie di oggetti che pur snaturando quello che é sempre stato Call of Duty, portano sicuramente una ventata d'aria fresca nella serie.
La demo ci ha anche confermato che non mancheranno momenti estremamente cinematografici e/o drammatici, in pieno stile Call of Duty, come una sorta di sciame composto da animali metallici dal quale dobbiamo proteggerci con una portiera della macchina, oppure la perdita di un braccio da parte del nostro personaggio a seguito di un'azione di sabotaggio. Contenuti che vanno ad arricchire tutta la componente narrativa del titolo.
vimager5, 6, 7
Sulla scena del sabotaggio e le perdita del braccio del nostro protagonista si é conclusa la demo portata dai ragazzi di Sledgehammer all'E3. A filmato finito le sensazioni sono state sicuramente contrastanti. Da una parte abbiamo un setting futuristico ma estremamente interessante, con diversi elementi che rimandano non solo alla fantascienza d'azione, ma anche a titoli quali Killzone e Crysis. Inoltre, grazie all'ottimo motore grafico siamo finalmente davanti ad un Call of Duty in grado di mostrare i muscoli sulle console di nuova generazione. Rimangono ovviamente alcune perplessità. L'interazione con l'ambiente ad esempio ci é sembrata tutto sommato troppo poca, così come la linearità dei livelli sembra essere ancora ben presente.
Ovviamente queste sono solamente sensazioni preliminari e date dalla visione di un filmato di gioco. Abbiamo ancora tanti dubbi da dover sciogliere prima del prossimo 4 novembre, data di uscita del gioco. Come cambierà il multiplayer? quanto dura la campagna singolo giocatore? la storia sarà valida? continuate a seguirci e proveremo a rispondere nei prossimi mesi a queste domande.
Un guerra estremamente avanzata
Prima di addentrarci nella demo, un piccolo ripasso sulla storia. Call of Duty: Advance Warfare ci porta nel 2054. Un futuro distopico in cui il più grande esercito al mondo - quello delle corporazioni militari private - decide di entrare in lotta con gli Stati Uniti e altri paesi, con l'accusa di non essere riusciti ad instaurare la democrazia nel corso di questi anni. Il burattinaio di questa messa in scena sarà Jonathan Irons, CEO di una di queste corporazioni, chiamata Atlas. Ad interpretarlo ci sarà nientemeno che il grande Kevin Spacey, fresco dell'ottima performance ottenuta con il suo House of Cards.
Il nostro personaggio sarà il Soldato Mitchell, un ex Marine dell'esercito statunitense, entrato a far parte di queste corporazioni. Proprio attraverso i suoi occhi, abbiamo potuto ammirare quella che probabilmente é una delle missioni del gioco: chiamata “induction” ed ambientata a Seoul, Corea del Sud.
La missione é cominciata dentro una capsula di trasporto estremamente tecnologia, contenente il nostro personaggio e due commilitoni. Uno sguardo alla città per capire che ci troviamo all'interno di una furiosa battaglia che si sta combattendo proprio nella downtown della città coreana.
Dopo essere stati colpiti e aver rischiato di perdere un uomo ci ritroviamo finalmente a terra. Prima di continuare con il racconto della demo, due considerazioni tecniche. Il colpo d'occhio che si riceve grazie al nuovo motore grafico é sicuramente positivo. Gli oggetti sul campo sono tantissimi, così come gli effetti derivanti dalle esplosioni e dalle mille luci che rifletto i numerosi schermi pubblicitari. La stessa, ottima, realizzazione vale per i personaggi. I modelli poligonali sono estremamente dettagliati e futuristici, discorso che possiamo tranquillamente allargare anche alla realizzazione dei volti e delle espressioni facciali. La possibilità di aver lavorato tre anni a questo progetto, e sopratutto la possibilità di focalizzassi totalmente sulle versioni next gen, almeno sotto l'aspetto visivo, ha sicuramente giovato alla serie.
Torniamo in gioco però. Come dicevamo, l'aspetto futuristico é marcato e ben visibile in qualsisia direzione decidiamo di vedere il gioco. Le armi sono estremamente futuristiche sia a livello visivo che a livello di utilizzo vero e proprio. Avremo una carabina con visori olografici che ci segnano il numero di munizioni, un fucile a pompa che sfrutta le onde sonore (sembrerebbe) e un raggio laser dall'ingente potenziale di danno. A questo poi si aggiungono le immancabili granate. A differenza del passato, il giocatore potrà scegliere direttamente prima di lanciare la granata di che tipo detonarla, il tutto con la semplice pressione di un tasto. A quelle classiche: fumogena, esplosiva, stordente, si aggiunge quella intelligente. Una volta selezionata la granata librerà nell'aria alla ricerca di un nemico, per poi muoversi verso di lui e scoppiare. Un ottimo metodo per colpire soprattutto i nemici appostati su livelli sopraelevati.
Non é tutto però, perché oltre ad un arsenale davvero “advance”, anche il supporto sul campo non scherza minimamente. La particolarità - prese in prestito probabilmente da Titanfall - é una sorta di jet pack che permette ai soldati di compiere balzi più alti oppure di attutire gli atterraggi. Una scelta particolare, e che all'atto pratico potrebbe in parte snaturare il gameplay classico della serie, a favore di un gameplay più aperto e vario in termini di approccio allo scontro a fuoco.
Nel corso della demo abbiamo anche potuto intravedere i già chiacchierati esoscheletri (questi ancora più simili a quelli visti in Edge of Tomorrow con Tom Cruise) e una sorta di animale meccanico a quattro zampe, usato sia come bulldozer che come carro armato. Insomma, tutta una serie di oggetti che pur snaturando quello che é sempre stato Call of Duty, portano sicuramente una ventata d'aria fresca nella serie.
La demo ci ha anche confermato che non mancheranno momenti estremamente cinematografici e/o drammatici, in pieno stile Call of Duty, come una sorta di sciame composto da animali metallici dal quale dobbiamo proteggerci con una portiera della macchina, oppure la perdita di un braccio da parte del nostro personaggio a seguito di un'azione di sabotaggio. Contenuti che vanno ad arricchire tutta la componente narrativa del titolo.
vimager5, 6, 7
Sulla scena del sabotaggio e le perdita del braccio del nostro protagonista si é conclusa la demo portata dai ragazzi di Sledgehammer all'E3. A filmato finito le sensazioni sono state sicuramente contrastanti. Da una parte abbiamo un setting futuristico ma estremamente interessante, con diversi elementi che rimandano non solo alla fantascienza d'azione, ma anche a titoli quali Killzone e Crysis. Inoltre, grazie all'ottimo motore grafico siamo finalmente davanti ad un Call of Duty in grado di mostrare i muscoli sulle console di nuova generazione. Rimangono ovviamente alcune perplessità. L'interazione con l'ambiente ad esempio ci é sembrata tutto sommato troppo poca, così come la linearità dei livelli sembra essere ancora ben presente.
Ovviamente queste sono solamente sensazioni preliminari e date dalla visione di un filmato di gioco. Abbiamo ancora tanti dubbi da dover sciogliere prima del prossimo 4 novembre, data di uscita del gioco. Come cambierà il multiplayer? quanto dura la campagna singolo giocatore? la storia sarà valida? continuate a seguirci e proveremo a rispondere nei prossimi mesi a queste domande.
Call of Duty: Advanced Warfare
Call of Duty: Advanced Warfare
Sorvolando su tutte le questioni che ogni capitolo di questa serie genera, dobbiamo ammettere che i ragazzi di Sledgehammer hanno sicuramente cercato di mischiare le carte sul tavolo proponendo un'ambientazione diversa, un set di armi e abilità inedite e sopratutto un comparto tecnico di tutto rispetto. Abbastanza per decretare il successo di questo Advance Warfare? assolutamente no, ma di sicuro questo é un argomento che vogliamo approfondire nei prossimi mesi.