Call of Duty: Black Ops III
di
Fabio Cozzi
Anche quest'anno, puntuale come un orologio svizzero, tornerà sugli scaffali autunnali Call of Duty grazie ai ragazzi di Treyarch, che dopo un lavoro durato circa tre anni ha deciso di proporre il terzo capitolo della saga “Black Ops”.
Presso lo stand di Activision abbiamo assistito ad una presentazione con relativo hands on dei minuti di campagna mostrati durante l'E3, ma prima di passare all'azione facciamo il punto della situazione in merito a ciò che conosciamo della nuova storyline.
Dopo il vasto e distruttivo attacco dei droni avvenuto nel 2025 (che abbiamo vissuto nel secondo capitolo della saga) é stato deciso che i cieli fossero tenuti sotto controllo con un sistema difensivo denominato “DEAD”, questo ha fatto quindi in modo che gli scontri avvenissero sempre più a terra. Con il passare degli anni inoltre a scarsità di risorse ha portato all'insorgere di una nuova e futuristica guerra fredda combattuta tra due fazioni chiamate “Winslow Accord” e “Common Defense Pact”.
L'anno in cui si svolgono i fatti narrati é il 2065, in questa realtà futuristica avremo a che fare con delle vere e proprie innovazioni della biomeccanica come la realtà aumentata e la DNI Tech. Questa nuova tecnologia viene utilizzata sui migliori soldati della nuova generazione, consiste in un impianto sottopelle direttamente collegato al cervello per fare in modo che possano interagire tra di loro mentalmente e soprattutto nei confronti del canpo di battaglia.
Al termine di un cinematico trailer mozzafiato abbiamo conosciuto altri tre colleghi che hanno intrapreso con noi la missione che abbiamo visto giocare lo scorso Giugno all'E3.
Avendo perso il segnale di alcuni nostri commilitoni in missione a Singapore la nostra squadra ha iniziato una missione di soccorso, una volta arrivati sul luogo, alcuni elementi (che non ci sono stati svelati) hanno indirizzato la nostra ricerca in Egitto presso la città del Cairo, qui abbiamo preso il controllo dei soldati.
Subito prima di immergerci nell'azione abbiamo visitato la “Safe House”, una sorta di QG che oltre che della customizzazione dell'aspetto e delle classi del nostro personaggio servirà come vera e propria lobby per la cooperativa online. Qui infatti potremo invitare i nostri amici, oppure entrare nelle safe house dei nostri amici e, una volta pronti, lanciarci in azione.L'obiettivo della nostra missione era quello di individuare, grazie al DNI Tech, dei punti deboli sulla strada che ci si parava davanti e piantarci mine a sufficienza per far detonare l'intera via, tutto questo combattendo ondate di nemici pronti a sorprenderci su due differenti fronti.
Aldilà del gameplay, che come abbiamo già detto per il multiplayer, quest'anno presenta delle ottime migliorie in termini di bilanciamento e feeling con il gungame, la novità introdotta con la cooperazione online ci é sembrata davvero solida. Il level design di questa specifica missione ci ha spesso aiutato a selezionare i migliori spot per aiutare i nostri compagni a sconfiggere il nemico.
Un'altra feature interessante che abbiamo provato é legata alla tecnologia DNI, con il quale potremo selezionare diversi attacchi da rivolgere al nemico, come ad esempio l'hacking dei droni. Una volta in nostro possesso potremo volare per la mappa sfruttando la verticalità e chiaramente le bocche da fuoco del drone, annientando una moltitudine di nemici.
Nonostatante avessimo qualche dubbio in merito alla modalità cooperativa dobbiamo ammettere che siamo rimasti stupiti, in quanto la collaborazione, soprattutto ai livelli di sfida più alti, potrebbe diventare un elemento cruciale al fine di affrontare le missioni del titolo. Menzionando l'aspetto grafico non possiamo che fare un plauso per i ragazzi di Treyarch che, confermando i 60 fps su entrambe le console, sembra abbiano confezionato un piccolo gioiellino grafico.
Presso lo stand di Activision abbiamo assistito ad una presentazione con relativo hands on dei minuti di campagna mostrati durante l'E3, ma prima di passare all'azione facciamo il punto della situazione in merito a ciò che conosciamo della nuova storyline.
Dopo il vasto e distruttivo attacco dei droni avvenuto nel 2025 (che abbiamo vissuto nel secondo capitolo della saga) é stato deciso che i cieli fossero tenuti sotto controllo con un sistema difensivo denominato “DEAD”, questo ha fatto quindi in modo che gli scontri avvenissero sempre più a terra. Con il passare degli anni inoltre a scarsità di risorse ha portato all'insorgere di una nuova e futuristica guerra fredda combattuta tra due fazioni chiamate “Winslow Accord” e “Common Defense Pact”.
L'anno in cui si svolgono i fatti narrati é il 2065, in questa realtà futuristica avremo a che fare con delle vere e proprie innovazioni della biomeccanica come la realtà aumentata e la DNI Tech. Questa nuova tecnologia viene utilizzata sui migliori soldati della nuova generazione, consiste in un impianto sottopelle direttamente collegato al cervello per fare in modo che possano interagire tra di loro mentalmente e soprattutto nei confronti del canpo di battaglia.
Al termine di un cinematico trailer mozzafiato abbiamo conosciuto altri tre colleghi che hanno intrapreso con noi la missione che abbiamo visto giocare lo scorso Giugno all'E3.
Avendo perso il segnale di alcuni nostri commilitoni in missione a Singapore la nostra squadra ha iniziato una missione di soccorso, una volta arrivati sul luogo, alcuni elementi (che non ci sono stati svelati) hanno indirizzato la nostra ricerca in Egitto presso la città del Cairo, qui abbiamo preso il controllo dei soldati.
Subito prima di immergerci nell'azione abbiamo visitato la “Safe House”, una sorta di QG che oltre che della customizzazione dell'aspetto e delle classi del nostro personaggio servirà come vera e propria lobby per la cooperativa online. Qui infatti potremo invitare i nostri amici, oppure entrare nelle safe house dei nostri amici e, una volta pronti, lanciarci in azione.L'obiettivo della nostra missione era quello di individuare, grazie al DNI Tech, dei punti deboli sulla strada che ci si parava davanti e piantarci mine a sufficienza per far detonare l'intera via, tutto questo combattendo ondate di nemici pronti a sorprenderci su due differenti fronti.
Aldilà del gameplay, che come abbiamo già detto per il multiplayer, quest'anno presenta delle ottime migliorie in termini di bilanciamento e feeling con il gungame, la novità introdotta con la cooperazione online ci é sembrata davvero solida. Il level design di questa specifica missione ci ha spesso aiutato a selezionare i migliori spot per aiutare i nostri compagni a sconfiggere il nemico.
Un'altra feature interessante che abbiamo provato é legata alla tecnologia DNI, con il quale potremo selezionare diversi attacchi da rivolgere al nemico, come ad esempio l'hacking dei droni. Una volta in nostro possesso potremo volare per la mappa sfruttando la verticalità e chiaramente le bocche da fuoco del drone, annientando una moltitudine di nemici.
Nonostatante avessimo qualche dubbio in merito alla modalità cooperativa dobbiamo ammettere che siamo rimasti stupiti, in quanto la collaborazione, soprattutto ai livelli di sfida più alti, potrebbe diventare un elemento cruciale al fine di affrontare le missioni del titolo. Menzionando l'aspetto grafico non possiamo che fare un plauso per i ragazzi di Treyarch che, confermando i 60 fps su entrambe le console, sembra abbiano confezionato un piccolo gioiellino grafico.
Call of Duty: Black Ops III
Call of Duty: Black Ops III
I tre anni di sviluppo impiegati da Treyarch in Black Ops III stanno senza dubbio dando i loro frutti, siamo rimasti senza dubbio soddisfatti del lavoro svolto sul PVP e, cosa che non ci saremmo sinceramente aspettati, sulla campagna e relativa coop. Non resta che attendere il prossimo autunno per vedere se, come ci aspettiamo, questo nuovo capitolo sarà all'altezza della saga.