Call of Duty: Ghosts

di Massimiliano Balistreri
Qualche giorno prima dell'inizio della kermesse losangelina dell'E3, siamo stati ospiti di Activision per un pomeriggio a base di Call of Duty e Skylanders. Il pezzo forte del nostro rilassante incontro con Activision é stata la possibilità di osservare alcuni filmati di giocato in presa diretta nel nuovo episodio del fortunato franchise bellico che Infinity Ward avrà l'onore e l'onere di traghettare nella nuova generazione di console.

Il primo spezzone filmato era dedicato al nostro compagno in azione di guerra, ovvero il cane di cui tanto di é parlato (e scherzato) successivamente all'evento Microsoft di presentazione di Xbox One. Al di là delle riflessioni di carattere etico riguardo all'utilizzo di cani in battaglia, nel merito delle quali preferiamo non entrare, occorre dire che gli sviluppatori hanno davvero svolto un ottimo lavoro, basandosi sull'osservazione di reali cani di razza Pastore Belga addestrati dai Seal per le missioni speciali.




Il giubotto in dotazione al cane nel gioco, in kevlar rinforzato e dotato di telecamera ed un particolare tipo di auricolare basato sulla vibrazione delle ossa craniche dell'animale, allo scopo di impartire comandi da parte del suo compagno nel corso dell'azione sul campo é analogo in tutto e per tutto alla controparte reale. Il vostro fedele partner a quattro zampe potrà essere impiegato per fiutare piazzamenti di esplosivi o di altre sostanze pericolose, grazie al suo olfatto enormemente sviluppato rispetto a quello umano; inoltre grazie alla telecamera a scomparsa sul dorso potrà essere mandato in avanscoperta e fornire informazioni vitali alla strategia da attuare per la buona riuscita della missione. Il tutto, già in questa versione molto beta del gioco, ci é sembrato davvero ben realizzato. Unica cosa da rivedere le animazioni dell'animale che, seppur valide, non arrivano ai livelli di eccellenza delle controparti umane, migliorate tantissimo rispetto al passato e caratterizzate da estremo realismo e naturalezza. Gli sviluppatori ci hanno tranquillizzato in tal senso, affermando che il lavoro sul cane é ben lungi dall'essere completato e che molto verrà ancora fatto, grazie anche a numerose sessioni aggiuntive di motion capture.

La seconda porzione di giocato prevedeva un'incursione dei Ghost dal tetto di un grattacielo, allo scopo di armare un detonatore celato in una server farm del palazzo stesso. Come nei titoli precedenti la spettacolarità e la cinematograficità la fanno da padrone, a scapito ovviamente di una grande libertà nel gestire l'azione di gioco che, seppur appagante e coinvolgente, appare fortemente guidata e scriptata. Dal punto di vista puramente grafico Call of Duty Ghosts é davvero notevolissimo, un vero piacere per gli occhi. Le strutture poligonali sono parecchio complesse e le texture evidentemente giovano del grande quantitativo di ram a disposizione.



L'ultimo spezzone riguarda un'incursione subacquea durante la quale i Seal si trovano ad utilizzare sottacqua un APS di fabbricazione russa, capace di sparare a ripetizione in profondità, arma peraltro realmente esistente. Anche in questo caso grande spettacolarità e coinvolgimento, sicuramente un piacere per gli occhi.

Facendo quattro chiacchiere con gli sviluppatori emerge che la versione mostrata gira su un Pc con caratteristiche analoghe a quelle che saranno quelle delle console di nuova generazione. Già così i risultati raggiunti sono notevoli anche se, ci spiegano, Cod Ghosts otterrà il massimo su pc high end. Ovviamente Infinity Ward tiene a precisare che Ps4 ed Xbox One potranno godere di tutti i benefici del nuovo motore, nonché delle grandi migliorie che sono state apportate dal punto di vista audio, capaci di coinvolgere ancor di più dell'atmosfera da film che il gioco é capace di offrire. Il tutto rigorosamente a 60 frame per secondo, e meno male aggiungiamo noi.

Durante la fiera, presso lo stand Activision, avremo la possibilità di veder girare il gioco in risoluzione 4K su un megaschermo fornito da LG da 84 pollici. Vi faremo sapere che impressione ne abbiamo ricavato. Per ora é tutto.