Call to Power II
di
Redazione
Anche le civiltà saranno di più (quarantuno selezionabili e fino ad otto contemporanemente in una partita), ognuna con le proprie particolarità, come avviene tipicamente nella serie di Civilization (bonus, malus, diversa personalità del capo e via discorrendo). Tuttavia, anche per quanto riguarda questo aspetto, dobbiamo ricordare che il realismo é sacrificato in nome della giocabilità; infatti, per esempio, le civiltà non posseggono edifici o armate caratteristiche: se siete tra quelli che inorridirebbero a guidare una truppa di samurai cubani o, peggio ancora, di ebrei fascisti, lasciate perdere Call to Power II. Su tali aspetti, però, ci riserviamo di giudicare solo dopo la visione della versione definitiva del gioco, in quanto non é possibile ancora discernere con esattezza i bug provvisori dalle caratteristiche effettive. Per quanto riguarda la battaglia vera e propria, gli sviluppatori promettono che l'intelligenza artificiale sarà regolata e "finalmente" gli arcieri soccomberanno contro i carrarmati. Come nell'episodio precedente, in caso di scontro, si visualizzerà una scena del combattimento, con i due schieramenti e e lo sfondo adeguato al terreno in cui si verifica (desertico, marittimo, etc.); ma in Call to Power II sarà possibile anche scegliere l'opzione "ritirata", unica interazione permessa una volta iniziata la battaglia (non ci é dato di dirigere i nostri uomini sul campo)
La grande innovazione di Civilization: Call to Power consistette nell'aggiunta dei confini, grave carenza di Civilization I e II: finalmente furono fissati i limiti e le aree di influenza tra i diversi imperi e tra le varie città dello stesso impero. In Call to Power II quest'innovazione é ulteriormente migliorata: se truppe nemiche varcheranno i confini, anche senza attaccare o depredare, comunque ci saranno conseguenze sul piano diplomatico. Nel caso in cui volessimo evitare (temporaneamente) il conflitto, ci saranno utili le numerose nuove opzioni aggiunte nella Diplomazia, tali da rendere anche questo aspetto molto vario ed esauriente (potrete anche divertirvi, con mosse diplomatiche, a fare scontrare i vostri avversari tra di loro, aspettando che s'indeboliscano a vicenda)
La grande innovazione di Civilization: Call to Power consistette nell'aggiunta dei confini, grave carenza di Civilization I e II: finalmente furono fissati i limiti e le aree di influenza tra i diversi imperi e tra le varie città dello stesso impero. In Call to Power II quest'innovazione é ulteriormente migliorata: se truppe nemiche varcheranno i confini, anche senza attaccare o depredare, comunque ci saranno conseguenze sul piano diplomatico. Nel caso in cui volessimo evitare (temporaneamente) il conflitto, ci saranno utili le numerose nuove opzioni aggiunte nella Diplomazia, tali da rendere anche questo aspetto molto vario ed esauriente (potrete anche divertirvi, con mosse diplomatiche, a fare scontrare i vostri avversari tra di loro, aspettando che s'indeboliscano a vicenda)